Angela Ciampagna presenta Label Collection. La creatività ha il suo layering
“Siamo popoli fieri, artigiani di mentalità, nobili per retaggio, cristiani d’educazione ma allo stesso tempo pagani per ascendenza”
Ricordiamo come fosse ieri questa introduzione impressa sulle eleganti brochure di Label, l’opificio creato da Angela Ciampagna ed Enrico Maraffino, che dal 2011 produce alta profumeria artigianale. Una dimensione autentica la loro, un concetto di profumeria che ha la forza simbolica di un fuoco nella notte: l’universo artistico di Angela Ciampagna apre una soglia poetica sullo stretto rapporto che lega l’uomo alla terra, sulla propensione umana a cercare risposte nella storia e nel cielo, sul mistero di vivere i legami profondi, sui silenzi che svelano la nobile umiltà del quotidiano.

Label nasce come fucina di sogni e sapienti tecniche che ha ideato molte fragranze per marchi di nicchia come ghost nose: il direttore artistico è da sempre il naso di Angela, in strettissima collaborazione con Enrico, nella veste di production manager.
La firma olfattiva della creatrice è conosciuta per le sue inconfondibili collezioni che dal 2015 – anno di debutto di Hatria Collection, a cui hanno fatto seguito Cineres e De Vita – riscontrano crescente interesse e successo nel mondo. Il rosone romanico della cattedrale di Atri, borgo medievale in Abruzzo, sua terra natia, è il tappo dei flaconi Angela Ciampagna: maestoso ma semplice, esemplare come le sue fragranze, ruba lo sguardo nella vastità di bottiglie presenti in profumeria.
Dopo la recente comunicazione ufficiale di posticipazione di Esxence a febbraio 2021, evento al quale il brand partecipa da diverse edizioni, non potevamo frenare la curiosità di conoscere le ultime novità riguardanti questa casa di profumi, anche se metterci il naso dal vivo sarà tutt’altra emozione. Per ora vi regaliamo questa piacevole chiacchierata “a distanza” con Angela Ciampagna, che oggi vive e lavora nella verdissima isola di Tenerife.

Ci siamo salutate ad Esxence con lo sguardo sincero di un bambino, puro come il latte, buono come un biscotto: le note di Laetitia. Dove ti ha portato il “viaggio della vita” dopo il lancio e il successo di De Vita Collection?
In ogni collezione cerco di farmi nuove domande, senza la pretesa di rispondermi esattamente, piuttosto provo a riflettere, provo a farmi un’idea; che poi come accade ad un parfum, deve evolvere.
De Vita è una trilogia che parla attraverso le molecole odorose di tre momenti chiave dell’esistere: la vita, la morte e i miracoli, quelli semplici e splendidi quotidiani. Laetitia, che è un’acqua profumata dal formulato ricercato adatto anche ai bambini, parla della vita: è l’invito a nascere ogni giorno, è l’invito a rinnovarsi e a continuare a guardare la realtà con gli occhi curiosi e limpidi di un bambino. Mi chiedi dove mi abbia condotto questa collezione. Bene, direi lontano dall’Italia, a Tenerife. Vedi, a volte gli stessi creatori sono stimolati dalle riflessioni che scaturiscono da un formulato. La collezione De Vita nel 2018 ha vinto il FiFi Award in Russia, come miglior collezione di nicchia, un gran bel riconoscimento, e per me e il laboratorio Label ha significato uno stimolo a continuare la nostra ricerca, preoccupandoci di fare ancora meglio, sperimentando, migliorando le nostre pratiche produttive e continuando a nutrire la nostra vena esploratrice.

Hatria, Cineres, De Vita sono le tue intense collezioni create nel cuore dell’Italia, tua terra radice, gelosa delle tradizioni, maestra di genuinità. Da quasi un anno hai portato il tuo naso sull’isola di Tenerife: natura lussureggiante, alito fresco dell’oceano, energia viscerale del vulcano; una pagina nuova della tua vita privata e professionale. Quanto, anzi fin dove, ti ha influenzata nel processo creativo questa nuova terra?
Mi piace molto assaporare i luoghi nei quali ho la fortuna di stare. A volte traggo maggior piacere nel contemplare un paesaggio che nel guardare gli uomini, non sempre ovviamente, ma i luoghi fisici hanno un enorme ascendente su di me. Colori, suoni, forme, profumi, ombre, consistenze: che meraviglia!
Qui a Tenerife ho trovato un paesaggio fatto di tanti differenti microclimi e quindi differenti stimoli. La natura subtropicale è vaporosa, generosa, non conosce le mezze misure e questo mi incanta. Attualmente il mondo dei parfums sta cavalcando un’onda fresca, green, botanica, mentolata, succosa di frutti esotici, muschiata, frizzante e stare a Tenerife certamente renderà più semplice trovare spazi olfattivi da riprodurre o da qui trarre ispirazione.

Appassionata ricerca di materie prime pregiate e lunghe, operose processi di maturazione/macerazione/filtrazione sono sempre importanti nel vostro laboratorio di alta profumeria artigianale. Quanto e dove una creatrice di fragranze come te deve intervenire con aromi di sintesi per “correggere” o “accordare” le giuste imperfezioni della natura?
Mai avere la superbia di correggere la natura, ma solo l’umiltà, seguirne la nota, e per farlo i chimici ci propongono una valanga di molecole di sintesi straordinarie. Pennellare e dare una certa facette a una materia prima naturale è un piacere orgasmico. Per curvare in un certo modo i “naturali” abbiamo sia le materie prime di sintesi, ma anche gli stessi processi produttivi, e ogni casa profumiera si diverte a creare sue procedure e prassi capaci di aggiungere un tono unico agli accordi, che poi andranno a comporre il parfum finale.
Immagini mai l’emozione che accende un tuo profumo nell’intimità di una casa, nelle pieghe profonde dello spirito di chi lo indossa?
Creare un profumo è per me il dono che faccio a chi non conosco, il dono di un essere umano ad un altro esser umano. Sperando che sia umano. Lo so, detta così fa ridere!

La coscienza di un profumo, la sua memoria. Il desiderio di profumarsi, di emozionarsi grazie ad una fragranza: come metteresti in formula l’odore del dolore di questo difficile momento per noi tutti? Come lo racconteresti il “domani” con un profumo?
Lasciami una doppia strada, quella pessimista che a volte prende il sopravvento e quella positiva che ci permette di continuare ad essere forti e concentrati anche nelle situazioni più difficili. La prima: cajeput, melaleuca alternafolia, abete bianco e polvere, quella delle strade vuote. La seconda ha l’odore delle torte sfornate a casa con i bambini in quarantena, della lana delle coperte e dei pigiamoni, della carta dei libri e delle storie incantate da raccontare per passare il tempo, delle matite appuntite per scarabocchiare buoni propositi e progetti e delle voci colorate che i nostri mille device ci hanno mandato in continuazione tenendoci stretti, anche se distanti.
L’opificio Label oggi ha una sua linea. Raccontaci questa tua nuova avventura che avevi intenzione di presentare a Esxence 2020.
Label, oggi, ha una collezione. Apre le sue composizioni alla creatività e alla soggettività del pubblico. Le piramidi olfattive sono costruite in modo da funzionare perfettamente con il layering: un parfum Label può essere indossato così come lo abbiamo composto oppure “colorato” combinandolo con una seconda fragranza, in base al mood personale di ogni fragrance lover.

Il sito web e il packaging si cambiano d’abito, proponendo come main color un arancione acceso, vitaminico, finemente accostato all’eleganza immortale del nero.
Frangipani, Ylang Ylang & Musk, Lily & Tangerine, Olive Wood & Leather, Amber & Rosewood, Salt & Cyclamen, Juniper Wood, Maltol & Cinnamon, Amber & Fig: questi i nove parfum che inaugurano la Label Collection, con i consigli dei creatori (disponibili nella sezione shop online di www.labelperfumes.com) per avvincenti effetti “combining”.
La realise 1.0 della collezione è stata presentata al pubblico attraverso i negozi rivenditori più affezionati, ma in una versione di packaging non definitiva. Ci sono fragranze che funzionano come booster e poi altre che possono essere considerate una sorta di nuance. Ovviamente le nove fragranze sono pensate per essere magnifiche senza che sia indispensabile effettuare giochi di sovrapposizione: alcuni parfum hanno un carattere più fresco, e altri un effetto più “bold”. Come ad esempio Lily & Tangerine da combinare con Frangipani, per un tocco floreale unico e delicatamente talcato, oppure con Amber & Rosewood, per un combining particolarmente voluminoso, dove il sapore citrus e zuccherino del tangerino è il preludio alla carnalità del palissandro.
E per quanto riguarda le novità a firma Angela Ciampagna?
Manteniamole ancora per un po’ segrete. Ci sbottoniamo nel confidarvi che la prossima collezione sarà un inno alla “virtù del giusto mezzo”, e curiosamente le due fragranze saranno leggere e fresche, insolite per il tipo di composizioni che scegliamo di presentare. Li vogliamo immaginare come dei distillati di natura lussureggiante, una seconda pelle fervida e feconda, come terra soffiata dall’oceano Atlantico.
Concentrazione e formato Label Perfumes – Label
Eau de Parfum, 50 ml
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