Esxence 10. Creazioni che profumano di speranza, affetto e innocenza
Possono le parole descrivere la fragranza
del respiro della primavera?
Neltje Blanchan
Una settimana di primavera è trascorsa dalla radiosa edizione, la decima quest’anno, di Esxence – The Scent of Excellence. Tutto trepida, tutto si prepara a celebrare la vita che rinasce in spumose fioriture sotto i tiepidi cieli di aprile. Riluce di una pioggia dorata l’ingresso del The Mall: un giardino che dei cromatismi e della poesia della luce ne fa la magica location di un pittore impressionista, intento a dipingere la natura non per ritrarre un soggetto, ma concretizzando sensazioni (parafrasando Paul Cezanne). Sono sempre più numerosi gli “impressionisti dell’olfatto” che arrivano ogni anno a Milano, consacrando l’Evento ad imperdibile esperienza per chi la profumeria artistica la ama e la ammira, come opera d’arte appunto.
Anno dopo anno la regina delle stagioni ci passa accanto: nel gioire di tutti i sensi, la natura sfoggia nuovi colori, musiche e note profumate: così Esxence 10 fa splendere ciclicamente la Primavera della profumeria d’autore, difende e propone fragranze sempre più intrise di emozioni, ricerca e selezione di materie prime pregiate.
Certo non mancano le audaci scommesse olfattive, ma se si ha una personale inclinazione a tenere il naso rivolto al cielo e fantasticare sull’odore di un viaggio tra le stelle, e un colpo d’occhio tenero verso l’orizzonte, ormai sbocciato in un’incalzante febbre del divenire, sarà naturale scoprire capolavori legati tra loro da un filo sottile, fragranze che lasciano scoprire una parte di cuore di cui talvolta non si è consapevoli. Si prendono l’anima e restituiscono lo splendore di sentire la vita nell’aria, vita che profuma di spensieratezza, d’amicizia e senso d’appartenenza, di speranza e innocenti sogni, puri come candide nuvole stemperate nel blu profondo dell’età adulta, quando a respiro lento si ripensa all’innocenza perduta e il ricordo diventa vibrante emozione che accende astratti quesiti sul nostro esistere.
È un foglio bianco sul quale scrivere e riscrivere la vita la visione di Angela Ciampagna: con Laetitia rinnova la tradizione delle antiche case profumiere italiane di inizio secolo di dedicare almeno una fragranza ai bambini, col nobile intento di avvicinarli all’arte del profumarsi come arricchimento di un animo sensibile. Quella che Ciampagna ha presentato a Esxence 10 è una scentedwater for children lontana dai classici talcati e agrumati che siamo soliti associare ai “piccoli nasi”, Laetitia è un formulato di alta profumeria che ritrae un bimbo libero, che gioca e si sporca le mani di anguria e biscotti.
Purezza visiva, di gusto e di concetto, la fragranza anticipa e convive con le altre due novità del brand, le creazioni Miracula e Materia in De Vita, collezione-osservazione delle fasi dell’esistenza umana tradotte in emozioni olfattive; il rosone sacro che sormonta le bottiglie, firma dell’artigianalità di Angela Ciampagna, si veste di albicante bianco. Senza alcol, senza fronzoli, semplice solo in apparenza, Laetitia esprime l’umanità più nivea del vitale battito dell’infanzia in un’immagine verista e vivace: l’accordo acquatico dell’avvio corre su ciclamini in fiore, si sporca di melone e succo di anguria, si pulisce di fresco muschio, si gusta la dolcezza di un dolce biscotto, si porta al naso le mani zuccherine, nuovamente impiastricciate di vita.
“Un ritorno all’infanzia, all’accudire, alla casa che ci abita dentro”: così l’attesissima novità firmata Gabriella Chieffo ci viene raccontata, col calore di una confessione intima che solo un’amica vera sa ascoltare. Lattedoro è una carezza rigenerante, un rifugio per un’anima ferita da un amore sbagliato. Nel nome è racchiusa l’aurea luminosa e vivificante del golden milk, rimedio ayurvedico naturale prezioso per depurare, fortificare, ampliare il respiro e digerire, chissà, anche i mali dello spirito. Alchimia olfattiva che esprime fragilità e forza per rinascere, Lattedoro è un tiepido elisir con accenti speziati che nasconde un cuore caldo ed avvolgente come un abbraccio materno.
Un ritratto di donna illuminato da lunari bagliori; ora che è libera, è determinata a pretendere affetto, rispetto; grintosa nel desiderio di rinascere, sospira la speranza di un’esistenza più dolce. Le creazioni Gabriella Chieffo nascono da profonde analisi introspettive di straordinaria capacità comunicativa, talvolta di un realismo disarmante: dalla sua capacità di abbandonarsi alle emozioni più vere e raccontarle in profumi nasce questa fragranza femminilissima che si preannuncia già amata da qualunque donna si riveda bisognosa di qualche goccia di Lattedoro.
L’ambientazione olfattiva esprime al meglio la dimensione luminosa della fragranza nel cuore tondo e liquido: deliziose note lattee, non troppo zuccherine, rilasciano echi fioriti di iris e gelsomino, una spruzzata di esotico cocco anticipa l’ultimo sorso di questo miracoloso jus, che lascia in bocca un retrogusto vanigliato; nell’aria riscaldata da sandalo e cuoio si avverte la sottile sensualità di Lattedoro. Dall’impronta speziata-gourmand nell’avvio di cannella, pepe nero e zenzero, questo nettare per l’anima si svela ad Esxence in un’installazione artistica raffigurante tre seni femminili, metafora “di affetto, di rotondità…, di una morbidezza da difendere”.
Amore e amicizia, importanza del non-detto, favola delicata e senza età, Il Piccolo Principe di Antoine Saint-Exupery non smette di far sognare dal 1943. Il pianeta da cui proveniva era a malapena poco più grande di una casa. Era l’asteroide B-612, la cui scoperta venne annunciata nel 1909 da un astronomo poco credibile, che venne poi nel 1920 preso in considerazione presentandosi in abito elegante.
Fantasticando sul possibile odore che il Piccolo Principe avvertiva sul suo piccolo asteroide, Nishane Istanbul concentra la bellezza di una mente libera e la sensibilità dell’infanzia perduta nel nuovo extrait de parfum B-612. La fragranza si presenta come un enlightenment through exploration, ossia una luce speciale che illumina l’avventurosa esplorazione dell’universo e in senso più ampio della propria scoperta del mondo, coi suoi valori, le meraviglie, la consapevolezza del proprio Io individuale. La collezione, che non poteva non chiamarsi che Little Prince, include una seconda fragranza, Vain & Naïve, ovvero vana e ingenua, come la rosa che il Piccolo Principe accudisce con tanto amore.
B-612 Extrait de Parfum odora di un pianeta sospeso tra cieli aperti e ariosi campi di lavanda e geranio, di cipresso e legni di sandalo e cedro. Il Naso creativo di Chris Maurice lo immagina in dolci e trasparenti note di cashmeran nel nucleo centrale, e intorno un cielo costellato di muschi e licheni del nord. Sembra opera di un bambino la grafica del flacone: un tappeto blu punteggiato di stelle e pianeti, circolari come una giostra delle orbite. È la luce fiera nello sguardo di Mert Guzel in persona a ricordarci che quell’astronomo che scoprì B-612 era turco!
Quanto è vero che “tutti gli adulti prima di diventare adulti sono stati bambini”!?
Nello stesso cielo brilla la più luminosa delle stelle: Sirio. Così chiama la sua nuova fragranza di Stefania Squeglia, straordinaria art director di Talisman. Dopo Le Mat, Nettuno e Sogno Reale, Sirio è il nuovo amuleto intriso di energia, da indossare per proteggerci e amarci.
Siamo nel paradiso dell’Eden, un paradiso per tutti senza dogmi religiosi né razziali. Ci chiediamo da dove arriviamo e dove torneremo nel nostro cammino di vita. Sirio, probabilmente, è la risposta a questo quesito esistenziale? Sole dietro al sole, per i misterici vera fonte di energia del Sole, che illumina il mondo materico, Sirio è la luce spirituale. Stella occulta dell’est dai riflessi bianco-blu, Stella Splendente nelle logge massoniche, viva e onorata in tutte le civiltà, stella del “cane custode” a guardia del Sentiero delle Anime: carica di simbolismi e misteri legati all’origine dell’umanità, dagli antichi Egizi fino a Geppetto nel celebre Pinocchio di Carlo Collodi, che prega Sirio perché gli conceda “un bambino vero”.
Talisman sappiamo essere, insieme a Mendittorosa, un universo trasparente quanto esuberante, misterioso e introspettivo, nel quale la scelta delle materie e delle visioni artistico-olfattive sono sempre frutto di una sensibilità artistica sempre rinnovata. Originalissima nella composizione, il Naso Amelie Bourgeois vede in Sirio una forza di gravità ascensionale che porta il muschio nelle note di testa, quasi a capovolgere la classica piramide. Ricca di interessanti contrasti, si apre con l’amaro rabarbaro e la dolcezza della mela. Nel cuore la primavera che sboccia in peonie, rose e polpose prugne. La base fa convivere legnose sfumature di guaiaco, cashmeran, vaniglia, ambra e oud. Un profumo che ha un riflesso divino, illumina il futuro, odora di destino, ragiona d’infinito e tra le mani ha la bussola dell’andare.
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Qui i profumi ti conducono per mano attraverso stagioni artistiche ed emozionali, attraverso luoghi impolverati di castelli di sale.
Direi che mi sono tuffata in un bouquet di ricordi misti a scenari onirici.
Per me è difficile intrufolarmi fra le essenze commerciali.. ora capisco perché: nessuna è capace di portarmi nei luoghi che odorano dei miei sogni.
Bellissimo articolo ……entri mente … Vista .. e olfatto …..nel Profumo !
Complimenti Silvia !!
Grazie cara Lia🙏🏻 Io so che tu sai come tutto all’unisono È un Celebrare La Vita!
L’articolo diventa per me, ignorante in materia, scoperta di un mondo sconosciuto. Questo mondo dei profumi che si trasformano in emozioni, sensazioni è bellezza pura. Cara Silvia complimenti per questo articolo , sono sempre più stupita .
Grazie Rita❤️…continua a seguirci su Extrait….Il mondo ,profumato , è davvero più bello❤️
parole belle. parole sagge. una luce si aggira tra le altre luci. grazie. silvia
Grazie a Voi Stefania ❤️
Talisman & Mendittorosa creano e propongono sempre fragranze Intrise di uno spessore artistico riconoscibile…visioni ricche di dettagli e messaggi intrisechi.