ZarkoPerfume. La Coolessence che arriva dal Grande Nord
La chiamano profumeria molecolare e promette di dare del filo da torcere alla lobby del 100% organic e di mettere in ombra tutte quelle produzioni artistiche che vantano piramidi “synthetic free”, in particolare di conquistare i paladini del “natural always better” e chi è convinto che le molecole di sintesi siano meno nobili, preziose ed emozionanti di quelle naturali. Aspettiamoci nei prossimi anni un’invasione di marchi che ricorrono totalmente all’artificio della sintesi, inseguendo la scia e sperando di replicare il successo di Escentric Molecules, pioniere di questa corrente dal lontano 2006.
I segnali sono già nell’aria. Dopo il lancio nel 2015 di Nomenclature, è notizia di questi giorni la nascita di un nuovo brand a firma del direttore artistico Le Galion Nicolas Chabot: si chiama Aether Parfums e vuole essere un manifesto al conformismo della profumeria tradizionale e un omaggio all’ineffabile e ancora misterioso universo della sintesi che con una sola molecola riesce a sostituire accordi e piramidi, come ha fatto Juliette Has a Gun con Not A Perfume (Ambroxan) e What We Do Is Secret con Monoscent G (Galaxolide). Oltre questi esempi (estremi), viene da domandarsi se Feminite du Bois sarebbe stato il capolavoro quale è senza il contributo dell’Iso E Super e se Eau Sauvage avrebbe avuto lo stesso successo senza l’Hedione. Lo stesso dubbio viene per Shalimar privato della dolcezza sintetica dell’Ethyl-Vanillina e per L’Eau d’Issey mancante del Calone. Ma soprattutto, quale sarebbe stato il destino di Chanel N.5 senza le mitiche aldeidi?
Oggi, più di ieri, la profumeria non può fare a meno della sintesi, senza la quale sarebbe a rischio di estinzione, una verità che molte maison fanno ancora fatica ad ammettere. Chi invece non si vergogna a dichiarare molecole di sintesi nelle proprie composizioni e non ha paura di scriverlo sulle etichette è ZarkoPerfume, maison danese che insieme a Byredo, Agonist, Andrea Maack, Malbrum, Verso e L.A:Bruket tiene alto il vessillo del nordic style nella profumeria d’autore.
Minimalismo scandinavo e celebrazione della sintesi sono i due elementi che rendono speciale il progetto olfattivo creato nel 2008 da Zarko Ahlmann Pavlov, eletto nel 2014 Brand of the Year nell’ambito del Danish Beauty Award, tra i più importanti premi dei paesi scandinavi. Quello espresso nelle sei creazioni ZarkoPerfume (Pink Molécule 090.09, Molécule 234.38, Molécule No8, e’L, Ouid’Ish e Inception) è un mix di ricerca e originalità compositiva che colloca il brand tra i nomi più interessanti del momento, con fragranze che si concedono il lusso di un sillage intenso e quasi infinito senza tenere conto della costruzione piramidale e si presentano in alcuni casi con nomi in codice che celano la loro identità olfattiva ma al contempo suggeriscono jus per nulla scontati. Nonostante siano animate da uno spirito innovativo e da un’estetica minimalista e asciutta, richiamata anche nel design essenziale dei flaconi, quelle di Zarko non sono creazioni concettuali, fredde e astratte. Non sono difficili da comprendere e amare, tutt’altro. In ognuna è possibile ritrovare un frammento olfattivo del Grande Nord, un luogo dove il silenzio è poesia e la natura ha un fascino sconfinato.
Legni neri dei boschi, fiori dei fiordi, licheni ghiacciati, riflessi di laghi di cristallo e brezza della costa danese incontrano rose turche, oud, patchouli, foglie di giada e tante, tante molecole di sintesi che regalano alla collezione limpidezza, energia, passione e un alto potere suggestivo. Come quello espresso da Pink Molécule 090.09, fragranza dal perlage inebriante le cui note di cuore sono sostituite da una “molecola rosa” che consente al jus di esprimersi sulla pelle con sentimento e di mantenersi effervescente e brillante a lungo. L’interazione tra sintesi e natura, la fusione di accordi contrastanti e di note apparentemente inconciliabili è la cifra stilistica del brand danese che infatti combina oud e tè verde nell’orientale Ouid’Ish, mette nella stessa scia damascenone, norlimbanol e olio essenziale di patchouli nel legnoso Molécule No8, seleziona note eteree e ozoniche per il femminile e’L con le quali riesce a creare un profumo dal carattere sensuale. Ingredienti non pervenuti invece per Inception che si evolve in sei tempi anziché nei tradizionali tre, affascinante e misterioso, tanto quanto Molécule 234.38, jus monotheme ma non monotono, a cui basta una sola battuta e un tocco di galaxolide per scatenare un love affair. Potenza della chimica. E’ il caso di scriverlo: la sintesi salverà la profumeria… dalla morte dei sensi e dalla noia.
Concentrazione e Formato Collezione ZarkoPerfume
Eau de Parfum, 100ml
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La lobby del 100% organic esiste qusai tanto quanto la lobby gay. Fondamentale è un invenzione. Solo 4 sparuti “giocatori d’azzardo” in tutto il mondo usano solo sostanze naturarli al 100%. E quelli che ne fanno uso lo scrivono a lettere cubitali sulle confezioni. Non per nulla. E non li si trova praticamente mai ne a Pitti Fragranze ne nelle Profumeria Artistica o di nicchia. Dove anzi molti usano le stesse sostanze che si usano per profumare i detersivi che costano meno e si mescolano meglio. Qualcuno più onesto o che vuol far profumi più elaborati un paio di gocce di vero o.e. le mette. I prezzi alti son soggettivi e dipendono spesso dalla poca produzione (meno compri dai fornitori e più ti costa) o scelte di marketing. Per cui ben venga la total sintesi. Ma non che sia una novità.
“Over the top”