What about Pop. L’ossimoro gourmand firmato THoO
Chi mai può concepire un gourmand che rinnega se stesso rivelando nuance salate, presentandolo dentro una bottiglia che sfida la legge di gravità stando a testa in giù? Un folle, oppure qualcuno che coltiva con solerzia il pensiero laterale, una dote rara da riscontrare nella profumeria artistica ma di cui è altamento fornito Andrea Casotti, fondatore di The House of Oud e genius di THoO, linea di profumi anti-convenzionali.
Porta la sua firma, infatti, la fragranza a tema gourmand più sorprendente delle ultime stagioni, What about Pop, un ossimoro liquido che ribadisce la mission perseguita dalla collezione THoO fin dal suo debutto nel 2018: frantumare i bias cognitivi e far ricredere coloro abituati ad etichettare la profumeria made in Italy come noiosa, prevedibile, soporifera, ma non con astrusi esercizi di composizione impossibili da indossare. Così sarebbe troppo facile, così sono capaci tutti.

La sfida di THoO è scardinare i pregiudizi con creazioni amabili per chi le sceglie e addicted per chi entra nella loro orbita, che uniscono il saper fare italiano e un ardire creativo che si alimenta di contaminazioni e di materie prime di altissima qualità, spudorato nell’ignorare i sacri comandamenti della profumeria, atto sovversivo compiuto ogni volta con eleganza.
D’altronde, cosa aspettarsi da un progetto nel cui nome si cela l’acronimo “the out ordinary”? Una fragranza come What about Pop, appunto. Una nota popcorn che non si nasconde ma si percepisce distintamente sulla pelle nei primi minuti dell’evoluzione, mentre galleggia placidamente tra suadenti sentori di vaniglia, crema di latte e caramello. Una trama golosa che, anziché essere immediatamente dolce e morbida, ricorre – un vero colpo di genio – alla legge del contrasto percettivo: all’inizio disorienta con note salate e croccanti, e solo dopo – quando il naso sta ancora pronunciando un incredulo “no, ma davvero?” – abbaglia le sinapsi con passaggi floreali, parentesi ambrate, innesti legnosi e naturalmente nuance gourmand.

La regola numero uno dell’ars seduttoria è saper sorprendere restando se stessi: nel dimostrare di suscitare stupore rimanendo un profumo e non diventando un numero da circo in essenza, la sesta eau de parfum di THoO mostra una grande carica seduttiva. Il sillage importante, l’ampia proiezione, la sua evoluzione languida e armoniosa, la potenza aromatica ma soprattutto l’effetto psicoeccitante degli ingredienti selezionati e “cucinati” da Cristian Calabrò – autore della formula – ne fanno un profumo conturbante dalla scia assuefacente, uno di quei profumi che lasciano un ricordo indelebile di te negli altri.
Al contempo, What about Pop offre un secondo e contrario piano di lettura, la sua natura ossimorica glielo impone. Come la bottiglia top-down che lo custodisce, la fragranza ribalta le percezioni e contraddice se stessa evocando atmosfere intime e rilassate.
Dove prima il magnetismo delle note ebbre di dolcezza suscitavano pensieri peccaminosi e l’envol salato dato dall’accordo popcorn eccitava i sensi come il buio in sala all’inizio di un film tanto atteso, nel riflesso speculare di What about Pop si trasformano in un racconto di ricordi felici costellato di sorrisi, gesti gentili e pensieri positivi. L’andatura suadente della fragranza, invece di attirare gli sguardi e generare tensione erotica, diventa una scia accogliente, calda e rassicurante, come un abbraccio donato con amore. Un’arma di persuasione di massa o un profumo tenero e confortevole dentro cui sprofondare? Scegliete voi. Il peccato, o l’innocenza, è nelle narici di chi annusa…
L’analisi olfattiva ritrae una creazione calda, vellutata, decisamente attraente, con spiccate inflessioni lattee, floreali e legnose. Glassato di caramello, il gusto scoppiettante del popcorn che connota le note di testa esplode con esuberanza sulla mouillette, mentre è meno snack – più burroso e soffice – quando entra a contatto con pelle. In entrambe le esperienze, questa partenza inusuale si aggancia a reminiscenze infantili regalando alla fragranza ciò che ogni profumo dovrebbe possedere: il potere di infondere felicità.
Ma non è questo che rende così particolare questa creazione, non è il suo flacone di fattura artigianale, senza spigoli e mai uguale nelle venature di colore che lo percorrono. Il segreto di What about Pop è un elemento dalla natura camaleontica, il captive Exavanilla, un prodigio alchemico di Keva e CFF che nessun altro profumo, fino ad oggi, può vantare. Ha lo stesso aroma del baccello del Madagascar ma con sfaccettature saline e muschiate, e una corposità aromatica di gran lunga superiore all’estratto naturale. Una volta sfumata l’entrata pop, è l’Exavanilla a polarizzare la formula, a catturare l’attenzione dell’olfatto, senza però mettere in ombra gli altri ingredienti. La sua presenza, infatti, esalta i tempi centrali della composizione dove è protagonista l’accordo molecolare “lunar flower” che ricrea l’aroma dell’Epiphyllum oxypetalum (fiore detto anche “queen of the night”). Anche nelle note di cuore, la creazione di THoO mantiene il suo carattere atipico: elegante senza essere convenzionale, goloso ma senza picchi glicemici.
La coda, che arriva dopo molte ore, è costruita su note asciutte e fumose – vetiver, benzoino e ambra grigia di sintesi – conferendo un rigore quasi maschile all’epilogo di What about Pop e un finale così affascinante che non ha nulla da invidiare ai “titoli di testa” della fragranza.
What about Pop è molto più di un buon profumo, è molto più di un bel gourmand: è il segnale che la profumeria made in Italy è in ottima salute ed è in grado di stupire con creazioni innovative!
Piramide olfattiva What about Pop – THoO
Note di testa: popcorn salato, biancospino, caramello
Note di cuore: lunar flower, crema di latte, exavanilla
Note di fondo: ambra, ebano, vetiver, benzoino
Concentrazione e formato What about Pop – THoO
Eau de Parfum – 75 ml
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