Virtù ~ Bois 1920

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Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.
Dante Alighieri

La fine dell’anno si avvicina a grandi passi circondandosi di addobbi, regali e incontri. Presto, dopo i pranzi e i regali inquietanti delle zie, sentiremo l’odore del capodanno e l’idea di un nuovo inizio comincerà a farsi strada tra i pensieri infreddoliti. Ci assalirà un bisogno di far ordine nelle nostre vite e qualcuno penserà al bilancio dell’anno che sta per finire, per poi cominciare a stilare una non proprio realistica lista dei buoni propositi che verrà affissa sul frigo come un severo promemoria.

Quest’anno, però, si potrebbe percorrere una strada nuova. Scegliere di cambiare è già un modo molto interessante di salutare un anno che se ne va e uno che sta per arrivare.
Come scriveva Dante, siamo fatti per cercare, e possibilmente raggiungere, virtù e conoscenza. E allora, anziché prendere carta e penna, forse è più saggio indossare un profumo che custodisca in sé virtù e conoscenza. La conoscenza che nasce dalla tradizione italiana, come quella di Bois 1920 che ci offre il jus per un perfetto inizio di anno.

Virtù fa parte della nuova collezione Youth, ispirata all’immortalità delle passioni, e ha tutte le carte in regola per introdurci nel mood giusto per il periodo.

L’effetto vivificante del pompelmo sferzato da striature di verde bergamotto introducono l’anima mai doma di Virtù che sin dai primi attimi presenta la sua personalità decisa, come un giovane cavaliere impegnato in una corsa sfrenata e incosciente. La testa frizzante parla di una virtù appena nata, pura, tenace, ma anche un po’ insolente, dove echi lontani di rosa si intrecciano col geranio per conferire una sfumatura pallidamente fiorita a un’apertura decisamente agrumata. Tempo qualche istante, però, la composizione cambia e le prime note vengono raggiunte da sentori più complessi di spezie che, in questa fase della piramide, ancora non si distinguono pienamente ma riescono a dare una prospettiva di profondità più matura al ritmo gioioso dell’apertura.

Dopo il dinamismo iniziale, la fragranza svela note di cardamomo e bacche di ginepro che conferiscono vivacità al cuore nel quale palpita legno di cedro e pepe nero. E’ un cuore dove legno e spezie dominano quasi incontrastati, le bizzarrie degli agrumi sono lontane e della rosa rimane una traccia lontana. Virtù sta percorrendo il suo naturale cammino e ci porta verso una tridimensionalità quasi solida, equilibrata nel suo incedere, potente, avvolgente, senza però indulgere nella leziosità.

Presto le ombre e la luce disegnano i contorni di una fragranza matura, longeva sulla pelle grazie alla scelta di materie prime di ottima qualità. Le note di fondo giungono a offrirci un armonioso dialogare con le spezie, che resteranno presenti sino alla fine. Virtù si fa improvvisamente più pacato, ma mostra sempre un carattere che non ammette tentennamenti. Le note di patchouli si fanno evidenti, con la terrosità asciutta che richiama a profumi maschili di un tempo. Un ottimo dosaggio di oud regala ulteriore spessore alla fragranza, senza però corromperne lo stile, il legno di sandalo completa e asciuga la composizione. Solo dopo molto tempo, la fragranza svela note più morbide di ambra e cipriolo che si confondono nelle molecole di eliotropina e portano così Virtù verso le sue ultime odi.

Anche nel finale Virtù non cede, non indulge, ma si lascia assaporare concedendosi col giusto tempo. Gli annusatori frettolosi non sono i benvenuti, Virtù conduce la danza con una precisione millimetrica e ad ogni sua evoluzione lascia messaggi sulla nostra pelle.

L’invito è chiaro e induce ad abbandonare le strade note, i giuramenti e i “mai più farò” a favore di un’impresa nuova, fatta di scelte consapevoli, di maturità, di autonome decisioni che ci fanno preferire Virtù a mille liste di buoni propositi.
In fondo Virtù significa avere una disposizione d’animo volta al bene al di fuori di qualsiasi ricompensa. Quale migliore proposito per il prossimo anno?