Viking. Creed presenta un millesimato da fine del mondo
Si dice che abbiano scoperto l’America quattro o cinque secoli prima di Colombo. Si dice – furono essi stessi a raccontarlo – che spinti fuori rotta dai capricci della natura, prima di risalire verso i loro insediamenti in Groenlandia, visitarono terre dove, al posto dei ghiacciai, poterono osservare coste pianeggianti, pascoli erbosi e terreni boschivi.
Nelle loro narrazioni chiamarono quelle terre Vinland, perché – dicevano – vi cresceva spontaneamente la vite. Gli scavi archeologici confermano il dato e identificano in quelle terre l’odierna isola di Terranova, dove è possibile visitare il sito archeologico di Anse aux Meadows, il primo approdo europeo nel Nuovo Mondo. Vi arrivarono dall’Islanda, sebbene le origini profonde del loro popolo fossero norvegesi o comunque scandinave.
La loro civiltà cominciò a tramontare dal 1066, con la battaglia di Hastings in cui Guglielmo il Conquistatore respinse il loro ultimo tentativo di colonizzare una terra straniera, l’Inghilterra.
I miti che li riguardano tuttavia resistono e ci affascinano ancora oggi.
Attorno a loro si è formato, nei secoli, un immaginario collettivo che li vuole alti e nerboruti, di pelo biondo o rosso e contraddistinti dal tipico elmo con le corna, divenuto un emblema dell’iconografia che li ricorda.
Tuttavia i vichinghi, avrete intuito che è di loro che stiamo parlando, non sono solo questo. Le loro saghe restituiscono l’immagine di audaci navigatori, pronti a percorrere tutti mari a bordo delle loro veloci imbarcazioni fino a raggiungere i confini del mondo e della sua conoscenza e spingendosi anche oltre quando ciò si rendesse necessario a soddisfare la loro sete di scoperta e di conquista e la loro volontà di rendere noto l’ignoto, prima di tutto a se stessi. Non importava se ciò dovesse voler dire sfidare divinità avverse, venti contrari e acque in burrasca: costasse pure pagare il pegno del non ritorno, essi dovevano seguire l’imperativo categorico dell’andare oltre e del non fermarsi mai, ad ogni costo e contro ogni auspicio. Una semantica di audacia che può significare molto anche per l’uomo contemporaneo a cui spesso sembra di aver perso la bussola e il controllo del timone.
Una semantica che può trovare il suo simbolo proprio nel drakkar, la caratteristica imbarcazione norrena che è stata scelta da Creed quale effigie da imprimere sulla bottiglia e sulla scatola di Viking, il nuovo millesimato maschile che rappresenta la novità della Maison francese per l’autunno 2017.
Un lancio tanto atteso, quello di Viking, perché avviene sette anni dopo quello di Aventus, una fragranza il cui successo e la cui popolarità hanno dell’incredibile e che è lecito presumere si voglia ripetere con il nuovo profumo e perché si colloca nel medesimo solco di Aventus: quello di proporre un’essenza che, da un lato, sia capace di riprodurre un ritratto dell’uomo contemporaneo e, al tempo stesso, dall’altro, sia in grado di offrire un supporto olfattivo ai valori e agli ideali che il celebre marchio ritiene debbano contraddistinguere l’uomo che al giorno d’oggi voglia affermare se stesso; un uomo che, nelle parole del creatore della fragranza, Olivier Creed, “vive una vita piena e non rinuncia mai a perseguire le proprie ambizioni”, un uomo che procede “contro vento, mentre lotta per affermarsi in ogni istante del suo viaggio, con un’insaziabile sete di scoperta. Una sfida costante con se stesso per abbattere i limiti, in ogni circostanza della sua esistenza“.
Quale profumo, allora, per il vichingo dei tempi moderni? Per raccontarcelo la Maison Creed sceglie di trarre ispirazione della terra di provenienza dei norreni, vale a dire l’estremo Nord Europa, in particolar l’Islanda, di cui vuole catturare la natura di terra di contrasti tra i ghiacci che la ricoprono e le origini vulcaniche.
Viking vuole raffigurare la lotta per il superamento dei limiti cercando di descrivere il punto in cui si scontrano e si fondono il freddo iperboreo portato nel cuore dell’essenza dalle note di menta piperita, rinforzate dalla freschezza di bergamotto e limone di Sicilia riposte nella testa e il calore incandescente che proviene dal sottosuolo, consegnato a un intenso bouquet di spezie in cui spicca, tra le diverse note di pepe, il pepe rosa di Reunion. Note perfettamente organizzate in un buon equilibrio, aggiustato da una rosa bulgara ottima ad esaltare la sensazione che le note crepitino sulla pelle come resine arse su un braciere o l’idea del ribollire dell’acqua del mare quando si incontra con la lava dei vulcani.
Il fondo è legnoso, morbido e rotondo, caratterizzato dalla dolce nota del sandalo e da un patchouli che non spicca troppo, amalgamati entrambi da un’assoluta di lavandino che dona alla fragranza un’accentazione fougère dal tenore signorile ed elegante, non lontanissimo dalle note di fondo del suo celebre predecessore Aventus che, rispetto a Viking, risulta un poco più secco.
Nel nuovo millesimato di Creed si possono sentire diverse intuizioni che riconducono a tematiche olfattive riconoscibili nella tradizione profumiera della Maison, ripensate in una formula più consona ad uno stile urbano e presentate sotto una veste più accattivante.
Il tema principale della fragranza è introdotto, visivamente, dal packaging di Viking che si presenta con il colore caldo della scatola rosso fuoco sulla quale si staglia una fredda etichetta d’acciaio, riflettente quasi come uno specchio, al centro della quale campeggia, come abbiamo accennato, l’immagine stilizzata di un drakkar.
Riuscirà Viking a ripetere l’intramontabile successo di Aventus? Anche se la nuova fragranza firmata Creed presenta tutte le carte in regola per essere una profumo da fine del mondo, anzi – dato che si parla di vichinghi – da Ragnarok, che nella mitologia norrena rappresenta la battaglia finale tra le calde potenze della luce e quelle gelide delle tenebre, noi di Extrait vi invitiamo a recarvi nel concessionario Creed più vicino a voi, indossarlo e tornare a raccontarci le vostre suggestioni.
Piramide olfattiva Viking – Creed
Note di testa: bergamotto di Calabria, limone di Sicilia, pepe rosa di Réunion
Note di cuore: pepe Peppercorn, rosa di Bulgaria, menta peperita
Note di fondo: sandalo indiano, vetiver di Haiti, patchouli, assoluta di lavandino
Concentrazione e formato Viking – Creed
Eau de Parfum – 50 ml e 100 ml
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