Vespri Aromatico e Vespri Orientale ~ Nobile 1942 (Perfume Review)
Che si tratti di pittura, di musica o d’ogni altra forma di espressione, sono sempre la passione e l’amore per la ricerca a fare la differenza tra un artista vero e un bravo artigiano, fra genio e mestiere. Ricorderemo Miles Davis (1926-1991) anche tra duecento anni non tanto per la sua perizia tecnica con lo strumento (ci sono stati trombettisti tecnicamente più dotati) ma senza dubbio per la sua appassionata capacità di ridiscutere le regole del jazz come lo si conosceva al tempo e per la voglia di sperimentare linguaggi nuovi, che hanno portato alla realizzazione di opere supreme come “Kind of Blue”, il disco jazz più venduto della storia e prototipo perfetto del cosiddetto Modal Jazz, o “In a Silent Way”, insieme a “Bitches Brew” una clamorosa contaminazione con il mondo del rock e della musica “elettrica”, da cui discende tutto il genere Fusion.
Allo stesso modo in Profumeria Artistica riconosciamo come geni quelli che inventano e reinventano fragranze, superando le convenzioni comuni e le regole sull’utilizzo e la combinazione delle essenze. Si pensi all’opera di Edmond Roudnitska (1905-1996), che nel 1966 ebbe la geniale intuizione di utilizzare per la prima volta in una fragranza da uomo la nota floreale sintetica dell’hedione (un estere che si trova in natura nell’assoluta di gelsomino) come ingrediente importante e in concentrazione elevata per realizzare Eau Sauvage, il profumo maschile più venduto di tutti i tempi, paradigma e riferimento per tutti gli esperidati a seguire.
In questo spirito di evoluzione, contaminazione e reinvenzione si collocano anche le due nuove fragranze della famiglia dei Vespri di Nobile 1942, Vespri Aromatico e Vespri Orientale che sono state presentate in versione eau de parfum lo scorso settembre a Firenze in occasione dell’undicesima edizione di Pitti Fragranze. Questa firma nostrana di Profumeria Artistica si è affermata negli anni a livello internazionale per la passione con cui da tre generazioni si dedica ai profumi, al gusto del bello e alla magia di un mondo fatto di sensazioni, con una produzione tutta italiana basata su procedimenti artigianali accuratamente eseguiti, utilizzando ove possibile materie prime naturali e comunque sempre assai pregiate.
Vespri Aromatico può essere visto come un’evoluzione del classico Vespri Esperidati Colonia Maxima, modificato e reso più moderno grazie all’eliminazione di quella componente molto fougère che era data dalla presenza della lavanda nelle note di cuore e che qui viene sostituita da finocchio e note verdi in testa e soprattutto da finocchietto marino nel cuore. Il risultato è un nuovo “colore” più marino e mediterraneo che rievoca gli odori aromatici dal sapore salino che si risvegliano col vento dopo un temporale estivo sulle coste della Riviera, o quell’aria corroborante che si sente sulle coste della Sardegna quando si va al mare. Particolarmente bella la fase di fondo dell’eau de parfum che scivola dolcemente su un accordo legnoso-ambrato, risultato sapiente della fusione di legni eleganti e maestosi come il sandalo e il cedro con la calda luminosità della fava tonka, tenuta però a freno da una combinazione di muschi e arricchita da una nota di cashmere, con un effetto complessivo più originale di quanto solitamente si trova in questa fase dell’evoluzione di un jus.
Vespri Orientale, il nostro preferito tra le due novità, è nato dalla richiesta di realizzare un profumo agrumato che però fosse ricco di note legnose e di richiami al mondo della profumeria d’Oriente. Ritroviamo la consueta apertura esperidata del classico Vespri, qui realizzata da un accordo di bergamotto, pompelmo, mandarino giallo e limone di Sicilia, che viene traghettata mediante una nota di neroli verso un cuore legnoso-floreale di oud e gelsomino indiano, dando vita ad una composizione davvero originale di cui colpisce il grande equilibrio raggiunto tra le note aspre di testa e quelle molto profonde del cuore, con elementi in apparenza polarmente opposti che invece si associano in maniera armoniosa e per nulla contrastante. Questa bella contaminazione di esperidato e orientale va ad adagiarsi lentamente sul fondo del jus, in cui troviamo ancora un rinforzo della nota di oud, associata al consueto binomio sandalo-cedro e impreziosita, come nei Vespri Aromatico, dalla presenza di muschio vegetale con in più una misurata dose di patchouli che richiama la leggera sfumatura animalica presente nella variante di gelsomino impiegata.
Non ci sono particolari evoluzioni nel packaging che resta quello consueto, sobrio ed elegante, della famiglia delle Fragranze Supreme, ossia una rigorosa boccetta alta e stretta a forma di parallelepipedo dagli angoli smussati, qui ornata da etichetta identificativa e tappo dorati, a racchiudere un jus appena appena ambrato, il tutto custodito in una scatola di cartone semplice e curata, impreziosita da motivi in rilievo, un voluto segno di continuità con una linea di fragranze orgogliosamente italiana, nata bene e che continua a crescere nel segno della ricerca costante del bello e della qualità.
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Ringrazio Extrait di aver interpretato il nostro desiderio di creare evoluzioni eleganti per dare prestigio alla creazione italiana in tutto il mondo.
Sono favorevolmente stupito e grato delle parole usate sul nostro impegno in tal senso.
Grazie Grazie Grazie.
Noi c’è la mettiamo tutta e sono fiero che qualcuno se ne sia accorto.
Mi piace l’idea di una minicollezione che segue un percorso tutto suo, indipendente ma coerente comunque con lo spirito del marchio. A quando un vespro verde?