Velvet Haze. Note suadenti e ipnotiche stordiscono il jus vellutato di Byredo
Gli sguardi si fanno attoniti, languidi e incapaci di competere con l’impatto seducente di un fuoco che brucia e bruciando alimenta ed inebria come una droga i pensieri storditi.
È un viaggio immersivo quello di Byredo, una conferma che l’irresistibile fascino dell’epoca più ribelle e iconica di sempre, quella dell’evasione, della libertà, degli eccessi e della trasgressione, sono tutt’altro che un clichè sorpassato: Velvet Haze è la sua ultima percezione, il suo nuovo parfum.
Se non si ha avuto l’onore di vivere in prima persona l’atmosfera fantastica dei paradisiaci anni ’70, dei mega raduni e dei concerti rock che hanno fatto la storia, se vi sentite dei contemporary-hippie e vi travolge la condivisione di performance artistiche e stravaganti costumi, Velvet Haze è lo speciale pass olfattivo per il più surreale dei party: dispersi nel deserto del Nevada, una città fantasma raduna ogni anno migliaia di anime che aspettano l’incanto e il calore di un grande falò, cornice e momento ardente del Burning Man Festival.
Sul finire dell’estate, realtà e fantasia si perdono in una foschia vellutata, sontuose note si susseguono in un virtuosismo ipnotico al ritmo di un respiro che si fa lento e anticipa l’ingresso di una scintillante eternità.
Byredo distilla tutto il fascino evocativo della vera droga di quell’intenso momento ipercreativo, la musica, e come un musicista “arrangia” l’armonia di Velvet Haze con un andirivieni di note suadenti: un assolo di pura e preziosa ambretta, materia antica e magica perché capace di infondere pace, delinea note muschiate con sentori di noce, rinfrescata dall’acqua di cocco e dalla sensazione fiorita dell’ibisco; un riff melodico nel cuore con foglie secche di patchouli, quasi fosse l’influenza orientale che vide rock e blues fondersi sperimentalmente.
È intenso come il jazz il vero groove empatico della fragranza. La base si scalda su un morbido velluto di assoluta di cacao, graffiato dall’impronta ruvida del muschio animale che conferisce concretezza e corpo alla fragranza. Con una fragranza così sulla pelle, come non sentirsi perdutamente cullati dalle note di “Light my Fire” dei trascendentali The Doors o non ritrovarsi nell’America del 1967 nell’apocalittica “Last Day on Earth” dei Velvet Haze?
La 49a creazione di Byredo è la trasposizione olfattiva più che mai moderna dell’atmosfera psichedelica che trascina in un vortice infinito i sensi, come le infinite sfumature di una fiamma illuminano i confini ammalianti dell’eternità.
Piramide olfattiva Velvet Haze – Byredo
Note di testa: semi di ambretta, acqua di cocco
Note di cuore: foglie di patchouli
Note di fondo: assoluta di cacao, muschio selvatico
Concentrazione e Formato Velvet Haze – Byredo
Eau de Parfum – 50 ml e 100 ml
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