Un tocco di profumo sulla pelle
Spesso si associa la parola “profumo” ad un jus trasparente racchiuso in un flacone di vetro. Una creazione liquida che si nebulizza con un gesto trasparente sulla pelle e nell’aria. Non è stato sempre così. Se si viaggia indietro nel tempo, fino alle sue origini, il profumo era una pasta solida e grassa ottenuta dalla macerazione di materie prime odorose e cere vegetali.
I “coni tebani”, ad esempio, che i nobili dell’aristocrazia egizia depositavano sulle parrucche affinché fusi con il caldo dell’ambiente diffondessero piacevoli aromi erano fatti di sego, resina e spezie mentre, diversi secoli più tardi, nel medioevo era d’uso comune indossare il pomander, una pasta di profumo da portare appesa al collo. Tutto questo prima che la distillazione e la diluizione in alcol degli oli essenziali divenisse d’uso comune e sciogliesse il profumo fino a farlo diventare un piacere liquido impalpabile ed evanescente.
Dimenticati per molto tempo, negli ultimi anni diverse maison stanno riscoprendo la preziosità delle fragranze solide. Profumi che non si indossano frettolosamente con uno pschitt nell’aria ma che vanno raccolti delicatamente con un tocco delle dita e si scaldano con il calore della pelle. Morbidi e setosi come balsami antichi vanno posati con la punta delle dita nelle zone hot del corpo dove il sangue affluisce più in superfice (dietro i lobi delle orecchie, all’interno dei polsi, nell’incavo del collo e delle ginocchia). Particolarità di questo tipo di profumi è la loro texture, ricca di essenze e densa di ingredienti idratanti che umettano la pelle e le consentono di trattenere più a lungo il profumo.
Un occhio di riguardo merita il packaging dei profumi solidi che sostituisce le forme trasparenti del vetro con contenitori ultra-preziosi in metallo.
Se nel 1925 Molinard edita la prima versione di profumo solido della profumeria moderna dentro un piccola scatola finemente decorata come un gioiello, i “solid perfumes” prodotti da Estée Lauder, a partire degli anni ’60, sono tuttora oggetto di collezionismo con valutazioni che superano i 500 euro.
Diptyque presenta due delle sue fragranze cult, Philosykos e L’ombre dans l’eau, in versione solida dentro una boite nera mentre Amuoage per i profumi Gold e Dia propone un packaging dorato con specchietto dentro una trousse di seta nera.
Stessa scelta da Penhaligon’s con i profumi solidi Bluebell, Lily&Spicy e Artemisia presentati in piccole e preziose scatoline in argento. Non sono solidi ma simili ad un balsamo-unguento Noix de Tuberéuse e Geranium Bourbon di Miller Harris, fiori conturbanti, petali speziati e ingredienti emollienti trasformano il profumo in un rituale molto sensuale.
Packaging in legno africano, cere naturali e materie prime prodotte da coltivazioni biologiche danno vita alla prima linea di profumi soldi organici made in Sud Africa firmata Frazer Parfum. E’ bene ricordare che i profumi solidi, grazie alla loro particolare composizione priva di alcol, fissano più a lungo la fragranza sulla pelle ma non hanno una lunga scia. Vanno scelti se si desidera una profumazione poco invadente e vivere il profumo come un piacere segreto.
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Sono stata in vacanza nell ‘Oman ed ho conosciuto questo meraviglioso profumo che mi ha conquistata subito. Strano ho pensato poiché sono da piu di 30 anni innamorata di Aromatics elisir