Un Extrait di Neela Vermeire (Video)
Neela Vermerie ha l’India nel cuore, ma prima ancora nel naso. Ed è grazie a lei e alla determinazione di imprenditrice se oggi possiamo esplorare con l’olfatto e portare sulla pelle l’essenza della sua terra d’origine, affascinante quanto complessa e misteriosa. “Attraverso i miei profumi vi racconto l’India più vera e sincera, quella che ho vissuto, camminato e inevitabilmente anche annusato”, così ama presentare le sue creazioni che spesso chiama “le mie creature“.
Dopo la trilogia creata con Bertrand Duchaufour che ha segnato il debutto della collezione Neela Vermeire Creations – Trayee, Mohur e Bombay Bling – seguita nel 2013 da Ashoka, finalista all’Art and Olfaction Award 2014 per la categoria Independent Perfume House, la creatrice indiana presenta una versione più intensa di Mohur, “il risultato di lacrime, sudore e sangue”, come l’ha definita durante l’intervista che ha rilasciato a Milano. Un lancio che nessuno si aspettava, poiché lo scorso anno la stessa Neela aveva pìù volte dichiarato di stare lavorando su una creazione dedicata alla tuberosa indiana, fragranza che a quanto pare dovremo aspettare per un po’, visto che le prove finora prodotte non hanno ancora convinto sia lei che Bertrand Duchaufour. A conferma che nella profumeria d’autore c’è ancora qualcuno che lavora seriamente.
Abbiamo lanciato il brand due anni fa e oggi abbiamo cinque fragranze. Siamo partiti con tre profumi: Trayee, Mohur e Bombay Bling e l’anno scorso abbiamo presentato Ashoka. Oggi ti presento l’extrait di Mohur. Noi siamo un brand indipendente senza una struttura commerciale alle spalle, ci preoccupiamo esclusivamente che la nostra visione arrivi al cliente finale. Personalmente non arrivo da un background di marketing del mondo delle fragranze, sono qui perché nasco come collezionista e oggi voglio creare profumi che mi piace indossare e che possano essere apprezzati dal pubblico. Sono una direttrice molto difficile, perché lavoro fianco a fianco del profumiere in ogni singolo passaggio e non mi limito mai ad un semplice brief sull’idea, per me è importante che il naso comprenda esattamente la mia visione.
Ci sono sempre alti e bassi in questo lavoro e non tutti i progetti vedono la luce, alcuni sì altri no, ma questa è la realtà della vita e non tutte le cose vanno come vorremo. Quello che vi presento oggi è il risultato di lacrime, sudore e sangue. Il processo di creazione poi è stato intenso e abbiamo curato ogni minimo dettaglio: il tappo, la bottiglia, il jus. Non abbiamo lavorato con un consulente che ha preso il nostro brief e ha creato per noi un profumo; non è il modo in cui operiamo. Non potrei mai lavorare così con un brand che porta il mio nome. Il motivo per il quale, insieme a Bertrand Duchaufour, abbiamo realizzato l’estratto di Mohur è che oltre ad essere il mio profumo preferito della collezione, volevamo portarlo al massimo consentito dall’IFRA.
Gli altri profumi sono già molto concentrati e questo ci impedisce di creare una loro versione più intensa, ma Mohur meritava di salire di livello. Non abbiamo assolutamente alterato la formula, gli ingredienti sono gli stessi, cambia solo la concentrazione. Quello che vedi oggi è la fioritura di Mohur, questa fragranza nella sua concentrazione originale è una bellissima giovane donna, l’estratto invece è una diva. Mohur extrait è una fragranza splendida ma particolare, da indossare nelle occasioni speciali. Senza voler offendere nessuno, devo dire che le mie fragranze non hanno un grande sillage, io non credo nei grandi sillage, sono convinta piuttosto nell’uso intimo del profumo. Se ti avvicini a me puoi sentire il mio profumo, se sei distante non mi senti.
Mohur Extrait ~ Neela Vermeire Creations (Perfume Review)
Il nome “caleidoscopio” deriva dal greco e significa vedere bello. Chiunque subisce il fascino di questi strumenti ottici meravigliosi dove cristalli coloratissimi formano centinaia di luminose combinazioni sempre diverse, riflesse dagli specchi all’interno in decine e decine di immagini.
Se potessimo dare un odore a questi pattern variopinti, ne risulterebbe un profumo complesso e sfaccettato, tale da suscitare nuove emozioni olfattive ogni volta che viene indossato. E questo accade esattamente per Mohur Extrait, la concentrazione più intensa dell’eau de parfum creata nel 2012 da Bertrand Duchaufour per Neela Vermeire Creations.
Mohur è un orientale legnoso, disponibile nel formato 50 ml in tiratura limitata e se già nella concentrazione eau de parfum possiede un sillage importante e una persistenza straordinaria, nella versione extrait ha una presenza sulla pelle ancora più prolungata e intensa. Come racconta la stessa Neela Vermeire nel descrivere il concept che sta alla base di questo profumo, l’extrait ha stessa piramide olfattiva dell’eau de parfum, ma è pensato per convivere più intensamente e a lungo con chi lo indossa e lo ama.
La testa è ricchissima di un mix di spezie ed erbe aromatiche che stimolano il naso. Pepe, coriandolo e cardamomo vivacizzano un accordo pungente che vibra sottile e si dissolve raccontando di terre lontane dove splende il sole di levante. Pur trattandosi di note di testa, l’accordo è già molto intenso grazie all’utilizzo di essenze sotto forma di oli, formulazione tipica della tradizione profumiera indiana che dà un particolare vigore alla fragranza.
Il cuore arriva con una voluttà quasi narcotica. Rose aulentissime travolgono i sensi e li avvolgono tra i loro petali carnosi e sensuali. L’opulenza delle note fiorite viene equilibrata da un tocco terroso di iris e da un accordo di cuoio che scalda profondamente il cuore. Come giardini orientali dove il calore del sole risucchia ogni stilla di olio profumato dai roseti in fiore e si fonde all’aroma delle spezie, la fragranza si trasforma in una cascata di note dorate che confluiscono lentamente nel fondo legnoso. Emerge la lucentezza del legno di sandalo e del benzoino che amplifica l’intensità del jus prima di evolvere in un elegante abbraccio di patchouli e ambra, accordo molto amato da Duchaufour, quasi una sorta di firma del grande creatore.
Il jus ha una composizione molto ricca che, come in un caleidoscopio, si illumina dell’energia che sprigiona la pelle che lo indossa e si rifrange in una miriade di avvolgenti sfumature olfattive. Dopo aver annusato Mohur Extrait il passaggio in India non è mai stato così vicino e la visione dei roseti d’oriente mai così bella.
Perfume Review a cura di Gabriela Guidetti
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Personalmente sono felice di una versione di Mohur più potente ! Mohur è effettivamente molto skinscent,una rosa bellissima ma troppo delicata,garbata,sussurrata…I profumi di Neela non sono da scia (per una sua scelta personale)ma con questo prodotto accontenterà sicuramente chi ricerca un’eccellenza più intensa e inebriante…
Ashoka,poi,crea dipendenza da quanto è raffinato e sensuale, un sandalo dolce da “contemplazione”.