Tulsivivah! Miller et Bertaux presenta un nuovo capitolo della serie indiana
Da sempre, il ciclo delle stagioni ha condotto la vita dell’uomo, indirizzandone non solo il lavoro e la biochimica, ma anche le ritualità, la cultura, le tradizioni.
Anche se siamo sotto un’inaspettata coltre di neve, questo improvviso ritorno d’inverno non scalfisce la sensazione che qualcosa stia di nuovo cambiando. La primavera sta smuovendo la terra e gli animi annunciando la rinascita dei colori e dei profumi gioiosi che sostituiscono quelli più avvolgenti che abbiamo amato indossare nella stagione fredda.
Anche nell’induismo, molte feste si associano all’alternarsi delle stagioni, ancor più intrecciate al ritmo e alle ritualità di vita. La straordinaria capacità degli indiani di festeggiare è quasi leggendaria, lasciando tracce indelebili nel ricordo di chi vi ha preso parte. I cortei infiniti di divinità spesso incarnate in giovani poco più che bambini, il fruscio dei tessuti tra le strade brulicanti, lo scintillio delle perline colorate che riverberano al sole e poi musica, musica per ore e odori di cibo da strada che si miscelano come un ossimoro all’odore dell’incenso e della pasta di curcuma sui visi sudati.
Miller et Bertaux quest’anno celebrano con la loro ultima eau de parfum, Tulsivivah!, una delle feste più importanti dell’universo induista, chiudendo così la serie dedicata al loro legame con l’India che ci ha permesso di godere di indimenticabili creazioni come Shanti Shanti, A Quiet Morning e Indian Study/Sandalo.
Tulsi Vivah è la festa che onora la fine della stagione dei monsoni e l’inizio della stagione delle nozze suggellando così il sodalizio profondo tra natura e tradizioni. Se Shanti Shanti è la celebrazione della rosa, A Quiet Morning quella della curcuma e del riso, Indian Study/Sandalo è una dedica alla corteccia sacra a Shiva condita di curry, masala e cumino, Tulsivivah! chiude il cerchio inneggiando senza mezzi termini a un’altra pianta santa: il tulsi, detto anche basilico sacro.
Tulasi in sanscrito, il tulsi è una pianta direttamente collegata alla dea Lakshmi, simbolo di bellezza e protettrice della fertilità. Durante il Tulsi Vivah si celebra il matrimonio simbolico tra la pianta e Vishnu, divinità protettrice del mondo e dell’umanità. Il “matrimonio dei matrimoni” dunque, che Miller et Bertaux celebrano con il loro Tulsivivah!
Il nome della fragranza è già un’invocazione, che immaginiamo cantata gioiosamente, un’esclamazione alla vita che rinasce nell’unione tradotta in note olfattive. L’eau de parfum è una celebrazione del tulsi e attorno ad essa si struttura, esaltando l’aroma particolare della pianta che ricorda un mélange di liquirizia, limone, menta piperita e chiodi di garofano.
L’apertura è interamente occupata dalle tipiche note verdi agrumate speziate che conferiscono un corpo frizzante e molto vivificante. La festa è cominciata all’improvviso, senza il bisogno di annunciarsi e il tourbillon delle danze ci prende quasi alla sprovvista. La sensazione, nelle prime note di Tulsivivah!, è proprio questa: un’ondata di sole carica di odori, a volte confusi a volte netti tanto da sembrar solidi, che ci pervade e ci conduce nel parossismo della celebrazione. Il basilico sacro è circondato da note di tè tulsi, bevanda fondamentale della medicina ayurvedica, conosciuta da più di tremila anni.
Le note, quindi, perdono in parte la loro caratteristica verde agrumata e si scaldano appena rimanendo ancorate alle loro parti speziate. Lakshmi sta per incontrare Vishnu, il matrimonio tra bellezza e potenza si compie nelle note di cuore dove il tulsi incontra il sandalo. L’intenso profumo dolce lattonico dell’albero del Mysore ha il potere di far scendere sulla terra il tulsi, ancorandolo a sé in un abbraccio olfattivo di estrema luminosità. Solo dopo arrivano sentori di legno di cashmere che ammorbidiscono ulteriormente la fragranza, spostandola dai sentori più marcatamente speziati e asciutti dell’apertura.
Il calore della celebrazione scalda la fragranza calmandone, forse, i guizzi verso il cielo, gli sbuffi di colore lanciati in aria, per cominciare a radicarla nella terra morbida. Si arriva così alle note di fondo che rimandano all’India più antica. Note di calamansi si insinuano sottili, ma soprattutto avvertiamo il gelsomino del Sambac con il suo potente odore che rende la fragranza più oscura e profonda.
La serie indiana di Miller et Bertaux non poteva chiudersi in modo migliore: Tulsivivah! è davvero la celebrazione delle celebrazioni, un abbraccio che fonde la gioiosa carnalità con il misticismo più antico, i colori dei festoni di plastica con la millenaria tradizione induista. Il richiamo alle tradizioni ayurvediche è molto presente nella scelta delle materie prime, così come l’invito a un atteggiamento più positivo e solare si avverte nell’evoluzione della fragranza, in perfetto equilibrio tra umano e divino.
La Maison anche questa volta non sbaglia il colpo e quasi dispiace che il loro racconto indiano debba finire. Ma finirà davvero?
Note olfattive Tulsivivah! – Miller et Bertaux: basilico sacro/tè tulsi, sandalo, legno di cashmere, scorza di calamansi, gelsomino delle Indie.
Concentrazione e formato Tulsivivah! – Miller et Bertaux
Eau de Parfum – 100 ml
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