Super Cedar. Il legnoso superlativo di Byredo
Il suo profumo ha un potere sovrannaturale. E’ una navicella spaziale che permette di viaggiare indietro nel tempo. Meno leggendario dell’omonimo albero proveniente dal Libano (Cedrus atlantica), il cedro della Virginia è un legno che ha il potere di riportare agli anni della scuola, anche chi ha superato gli anta da un pezzo: ricorda l’odore delle matite mordicchiate aspettando le interrogazioni, efficace metodo anti-stress in grado di placare l’ansia di un voto sotto il cinque.
Il suo aroma, asciutto e morbido, è parte integrante della memoria olfattiva di chiunque abbia trascorso l’adolescenza tra quaderni, temperini e gomme da cancellare, quando l’inchiostro macchiava le dita di blu e i libri erano di carta e non byte da scaricare. Se gli imponenti tronchi del cedro dell’Atlas, si dice, sostenessero i soffitti di edifici biblici, quali il tempio di Salomone, il labirinto di Minosse e il palazzo della regina di Saba, sui sottili steli intagliati nel cedro della Virginia si sorregge l’infanzia e l’adolescenza di intere generazioni.
Un legno quasi magico, che nella nuova fragranza Byredo diventa super. Dopo la rosa compassionevole lanciata a settembre 2015, Ben Gorham apre il nuovo anno con l’annuncio di un boisé superlativo in qualità e capacità evocativa rispetto alle fragranze dello stesso genere, caratteristiche che hanno suggerito alla maison svedese il nome Super Cedar. Quella di Byredo non sarà quindi una primavera invasa da note fiorite, ma da una sottile scia nostalgica.
Creata da Jérôme Epinette, questa nuova eau de parfum presenta una formula corta e semplice, ma altamente emozionante: custodisce un cuore distillato dalla polpa rossa dello Juniperus virginiana, incoronato da note di petali di rosa che addolciscono e levigano la piramide, infondendo un tocco femminile al jus asciutto e balsamico e che fa da contrappunto alla coda lunga e maschile di vetiver haitiano e muschio.
Concentrazione e Formato Super Cedar – Byredo
Eau de Parfum, 50 ml e 100 ml
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Oh lalala… ma che bel legnoso! lo proverò anche se tra l’americano e il marocchino preferisco di gran lunga il secondo perché lo trovo più femminile, invece dentro la viriginana ci sento troppo la resina dell’albero…
Ciao Miriam, la penso come te, tra i legni è quello che amo di più e lo porto tutto l’anno alternando il sublime CEDRE al CEDRE BLANC di Heeley.
salve, conosci bois de coton della giacobetti? è un favoloso legno cedrato stile nordico e sa di trucioli di matita sul serio!!! peccato sia solo per l’ambiente : (