Star Musk e Amber Star ~ Xerjoff
L’inverno sceglie ritmi e tempi tutti suoi, così sospeso tra l’attesa di un pallido sole e il bianco abbagliante della neve.
Una stagione che ribolle sotto le coltri ma lascia, al cielo azzurro polvere e all’aria lucida di ghiaccio, il compito di dettare il lento passo del risveglio stagionale. Non è solo il freddo e la ridotta luce a rivelare il suo arrivo ma alcune visioni olfattive, confortevoli e conosciute. La brina candida mattiniera che conserva intatta la fresca bellezza vegetale, l’odore soffice e indefinibile della prima neve che àncora a sé tutte le aromatiche presenze nell’aria, restituendole attutite e avvolte di soffice cotone.
Che profumi indosserà l’inverno? Due fragranze cadute dal firmamento, due stelle come Star Musk e Amber Star della Maison Xerjoff, il brand italiano nato dal talento imprenditoriale di Sergio Momo. Star Musk e Amber Star sono composizioni olfattive della collezione Shooting Star, ispirata alla pioggia di meteoriti caduta in Siberia nel 1947: un evento raro e prezioso come le due ambiziose composizioni.
Star Musk è il risveglio all’alba silenziosa, oscura e dicembrina, è aprire la porta a un mondo che ci catapulta in un’atmosfera rarefatta di un’apparente notte infinita. Una di quelle mattine dove i colori sembrano triplicare la loro nitidezza cristallina, come se lo sguardo mettesse per la prima volta a fuoco le sfumature e i contorni della natura. Il piccolo frammento di meteorite profumato sceglie materie prime confortevoli, lontane da discutibili tendenze del momento ma lavorate in modo inusuale disorientando, così, i punti cardine materici.
L’avvio ruvido, acuto e squillante del mandarino invernale, ricorda l’aria pungente di una passeggiata ad alta quota: le sue acidule proprietà accompagnano a lungo fino a lasciare il posto a un bouquet di delicati petali e corolle bianche, stilizzate come piccole ikebana. La parte propriamente floreale è assai sfumata e prevale, sottotraccia, un iris attutito, come immerso nel latte tiepido: il sandalo è il responsabile di quel tocco opalescente che dona una sensazione tattile di tepore.
Le temperature aumentano con il cuore fragrante di chiodi di garofano, molto presenti e ben supportati da una cannella asciutta, polverosa e depotenziata da eccessi culinari. Gli echi gentili delle radici di patchouli e vetiver, private della loro parte più umida, terrosa e dei sentori umidi di pioggia, si uniscono alla lattescente pozione, elargendo profondità e mistero. Il finale è un tenace e nascosto trionfo di resine dolci come il benzoino dal tocco vanigliato e l’aspetto di un caramello, color velluto, che ancora non ha acquistato completamente la sua brunita bellezza. L’opoponax scalda la fragranza di mille piccole fiammelle boschive e fumé e l’apporto balsamico e lievemente salino dell’ambra grigia arrotonda questa eau de parfum di gentilezza e languore.
Se Star Musk vive le prime luci di dicembre, Amber Star è l’attesa della sera, le volute aromatiche provenienti da camini accesi e scoppiettanti, è l’intimità scintillante delle luci delle case, visibili dall’alto di una montagna innevata. I suoi timbri sono quelli crepuscolari di terra castana, del porpora, del rosso cupo e del giallo ocra.
Ambra di nome e di fatto, suadente e voluttuosa: una materia resinosa incandescente che sembra provenire dalle profondità del pianeta. Il primo contatto con l’epidermide evoca sensazioni forti e nostalgiche di un profumo orientale d’altri tempi, impregnato dal ricordo di una persona cara.
Una composizione astrale che si apre con una suggestiva combinazione di cedro e ylang ylang: la corteccia legnosa e schietta si ammorbidisce con l’esotico aroma del fiore dell’albero di Cananga odorata. Le cremose volute di questo fastoso e ricco tesoro floreale si fanno ancora più sensuali con il costante apporto, alla composizione, della sua assoluta protagonista. Le cangianti note, ora animali, ora fiorite, ora muschiate di questo misterioso fossile lasciano un’impronta setosa sulla pelle.
Il suo enigma si rafforza con il balsamo di gurjum, proveniente dall’India, che amplifica il suono legnoso e dolce del cedro con un’aggiunta boisé di lacrime di conifere, esaltate all’ennesima potenza dalle sfumature più speziate e dagli echi di noce moscata, del legno di guaiaco.
La più fredda delle stagioni si ritrova nell’armonico dualismo della mirra che contiene, dentro di sé, sia il consueto scenario vestito di nevoso bianco sia il calore vanigliato di un luogo protetto dal gelo e corroborato da benzoino e opoponax, una base meravigliosamente intossicante che riproduce la parte più ferina dell’ambra.
Il primo giorno d’inverno è arrivato: Star Musk e Amber Star sono i suoi profumi.
Piramide olfattiva Star Musk – Xerjoff
Note di testa: mandarino, note floreali, ambra grigia
Note di cuore: patchouli, sandalo, vetiver, iris, chiodi di garofano, cannella
Note di base: muschio, vaniglia del Madagascar, legno di sandalo, opoponax, mirra, benzoino
Piramide olfattiva Amber Star – Xerjoff
Note di testa: ylang ylang, ambra, cedro
Note di cuore: gurjum, legno di gaiac, mirra
Note di fondo: vaniglia, legno di sandalo, benzoino, opoponax
Concentrazione e formato Star Musk e Amber Star – Xerjoff
Eau de Parfum – 50 ml
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