Simone Andreoli Diario Olfattivo. Quando il profumo diventa un viaggio sulla pelle
Una mappa, un quaderno e una Leica. Fino allo scorso secolo erano i compagni inseparabili di chi si metteva in cammino alla ricerca di nuovi orizzonti e quello che era un diario di viaggio dove annotare le proprie scoperte, tappa dopo tappa, pagina dopo pagina, diventava una memoria di emozioni da lasciare in eredità al mondo. E’ così che sono nati i capolavori di Bruce Chatwin, Norman Lewis, Paul Theroux e Mark Twain.
Oggi, con l’avvento dell’era digitale, si preferisce far scivolare le dita sul tablet, si sceglie di conoscere la meta guardando lo schermo del navigatore satellitare, si ama fissare con lo smartphone gli attimi più intensi del proprio itinerario. Tutti gesti che appiattiscono l’emozione della scoperta e dissolvono la capacità di conoscere i luoghi attraverso i sensi, un’esperienza che vuole offrire il Diario Olfattivo di Simone Andreoli che raccoglie quattro racconti di viaggio trasformati in profumo.
“Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate, sognate, scoprite“, diceva Mark Twain, un invito colto in pieno da questo giovane creatore che ha usato la mouillette come fosse l’ago magnetico di una bussola, puntandola verso luoghi saturi di aromi.
Il deserto arabico, la campagna inglese e l’Estremo Oriente sono le mete che si raggiungono con Camouflage, Business Man, Sentosa e Deep Island, pagine sulle quali Simone Andreoli ha scritto, con un inchiostro invisibile alla vista ma non all’olfatto, i ricordi e memorie di paesi lontani. La collezione Simone Andreoli Diario Olfattivo si declina in due capitoli: Sinestesia di Odori (Business Man e Deep Island), composizioni che viaggiano sulla pelle con note frizzanti e luminose, e Scritture nel Buio (Camouflage e Sentosa), jus caldi che, con la complicità della notte, amano passeggiare tra le pieghe più dolci del corpo. Quattro itinerari per i quali non sono richiesti bagagli, visti e passaporti, ma solo il desiderio di uscire dai propri confini, anche interiori, per seguire l’istinto e il fremito del proprio naso.
“Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre ‘Andiamo’, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.” Charles Baudelaire
Noi abbiamo già scelto la prima destinazione, è Camouflage. Venite anche voi?
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Sapete dirmi la piramide di Sentosa? Mi piace il nome…
Questi non li conosco, ci fate un giveaway?
Camouflage is very very very strong!
Ho conosciuto la linea di Simone Andreoli presso la profumeria della signora Jelly, in Via Storari a Milano, e mi ha subito preso.
D’istinto, ho comprato Deep Island.
E’ una mirra interpretata in maniera così eccentrica che non rimanda sensazioni legate a templi o chiese… Direi che sulla mia pelle è quasi… fresca… Da provare non sulla mouillette, ma con calma e sulla pelle.