Scent in Vogue #4 Tralala Penhaligon’s, Viktor & Rolf Haute Couture A/I 2014-2015
Semplice, slanciato, con gli spigoli e in vetro trasparente (perchè il jus si deve vedere). Il successo di un profumo è determinato anche dal flacone, che deve avere un design elegante e non passare di moda troppo in fretta. In poche parole: meglio classico che trendy. Forse è per questo che, almeno in apparenza, i profumi sembrano un po’ tutti uguali e i brand non osano più di tanto. A parte qualche rara eccezione come Moschino che ha sempre giocato la carta dell’ironia (anche in profumeria) con un flacone ispirato a Olivia Oyl e con la nuova fragranza femminile Toy che si presenta sotto le mentite spoglie di un orsetto di peluche.
Giocano con il profumo anche le Harajuku Lovers di Gwen Stefani, la Dolly Girl di Anna Sui e la boule de neige Fragile di Jean Paul Gaultier. Lo stilista francese non ha mai nascosto una devozione per colei che per prima osò scegliere per le sue fragranze un packaging che tutto sembrava eccetto che un flacone di profumo: madame Schiap, al secolo Elsa Schiaparelli. Celebri sono la pipa del maschile Snuff, la fiaschetta di Chianti di Sì (citata anche Moschino), la silhouette di Shocking che ha ispirato Classique del solito Gaultier e Le Roi Soleil disegnato da Salvador Dalì. Irriverente, provocatoria, eccentrica. Oggi se entrasse in profumeria si innamorebbe di Tralala, la poupée dagli occhioni sgranati rinchiusa da Penhaligon’s in un armadio delle bambole.

Tralala Penhaligon’s, Viktor & Rolf Haute Couture A/I 2014-2015. Crediti Style.com
Bambole vestite con un enorme fiocco di velluto rosso. L’Haute Couture di Viktor & Rolf sembra disegnata su bambine in procinto di entrare nell’adolescenza. Gote rosa, trucco acqua e sapone, ai piedi stringate senza tacco e tanti abitini in rosso sbocciati da un gioco di nodi e fiocchi che mettono in risalto l’abilità sartoriale del duo olandese. Only for girls.
Morbida e dolcissima come le gelatine alla frutta che si mangiavano da bambini quando il conteggio delle calorie era ancora una pratica sconosciuta, Tralala di Penhaligon’s si ispira al fantastico e colorato universo di Edward Meadham e Benjamin Kirchhoff. Composta da Bertrand Duchaufour, ha una scia che ricorda il borotalco e il lattice delle bambole. E’ stracolma di note languide e morbide: burro di ambretta, talco di iris, crema di vaniglia ed eliotropio, grani di muschio, lacrime di mirra, petali di tuberosa e ylang ylang. E quando si indossa fa tornare bambine.
Lascia il tuo commento…
Geniali!
Fragranza sublime presentata in modo spettacolare!! Se la si sente ad occhi chiusi si stenta a credere che sia di Penhaligons. Mi auguro che continui su questa strada, con collaborazioni con altri designers fuori di testa come Mead&Kirch così svecchia un po’ la sua immagine.
Ciao Teodorissima,
mi spiace deluderti ma Penhaligon’s ha appena annunciato un nuovo profumo e mi pare sia rientrato nei ranghi. E’ un vero peccato!
Io sono davvero curiosa di sentire Tralala… La descrizione è davvero intrigante.