Sbocciano nuove rose nel giardino della Milano Perfume Week 2017
Nella Divina Commedia, Dante pone il paradiso terrestre sulla sommità del monte del purgatorio e lo eleva a simbolo del compimento di purificazione delle anime, prima di poter accedere al paradiso. Il giardino dell’Eden è una folgorante immagine di bellezza e abbondanza custodito tra il fiume Letè, che toglie la memoria dei mali commessi, e il fiume Eunoè, che accende i ricordi del bene compiuto. In queste terre lussureggianti ogni fiore è al suo massimo effluvio, ogni pianta trionfa lussureggiante. Proprio all’estatica abbondanza del giardino dell’Eden si è ispirata l’ultima kermesse milanese della profumeria artistica.
A Esxence 2017, infatti, una pioggia di rami fioriti, illuminati di luce divina, introducevano al mondo dell’olfatto: fiori, legni e resine non sono stati lesinati, ma più di tutto abbiamo ritrovato la rosa, regina incontrastata di molte Maison che hanno voluto renderle omaggio, riuscendo nell’ardita impresa di declinarla in modi differenti e finalmente inaspettati. Non è facile proporre jus capaci di esaltare, senza cadere nel déjà senti, una delle materie prime più utilizzate sin dalla notte dei tempi, ma possiamo affermare che nel giardino dell’Eden meneghino sono sbocciate nuove sorprendenti rose.
Parfums de Nicolai, da sempre emblema di artigianalità e raffinatezza, cattura il profumo acerbo di un bocciolo che si schiude, spogliando la rosa della sua carnalità matura. Rose Royale, proposta in eau de toilette, è un simbolo di purezza e innocenza un po’ scanzonata, lontana dall’opulenza della regina dei fiori. La fragranza si apre con un’assoluta di cassis che incontra la succosità del frutto della passione e solo un gesto di bergamotto impedisce un sentore eccessivamente zuccherino. Il cuore è tutto occupato da questa rosa in assoluta, gioiosa, sbarazzina, acerba eppure già invitante, circondata da coriandolo e semi di ambretta che scivola poi in un fondo d’immortelle, sandalo, legno di guaiaco e muschio.
Jovoy propone, invece, tutto il lusso della rosa nel suo pieno fiorire con Rose Millesimée, eau de parfum prodotta in numero limitato di pezzi. Sontuosa, ma di straordinaria eleganza, le rose contenute nel flacone nero con scritta in corsivo oro provengono da una delle cinque coltivazioni presenti a Grasse. Esclusiva, pressoché introvabile, poiché in vendita soltanto nella boutique Jovoy di Parigi, Rose Millesimée è firmata dalla creatrice Vanina Muracciole, già autrice del mirabile L’Art de la Guerre, nonché di Aesthete e Cuir di Le Galion.
Anche nel secondo capitolo della collezione Fath’s Essential fa capolino una rosa, questa volta ammiccante e deliziosamente maliziosa. Les Frivolités, questo il nome della fragranza, si ispira alla lingerie francese e alla civetteria di Maria Antonietta di Francia. Nel liquido rosa pallido, Luca Maffei, autore delle quattro nuove fragranze presentate in esclusiva a Milano, condensa una rosa succosa e sfacciata che flirta senza ritegno con il litchi e un accordo gourmand di macarons, per scivolare poi in un fondo super muschiato dove è piacevolissimo indugiare.
Nella Maison Dorin, interprete perfetta della profumeria che onora la scuola classica francese, scoviamo tra le sue nuove Eau Poudrée, il cui nome è tutto un programma, il legnoso talcato Rose des Bois. Una rosa circondata da fiori che dimora placida accanto a un bosco umido di terra e ombra. Sentori acquatici si mescolano con i petali della regina dei fiori per declamare la soave bellezza che sempre incanta. Fragranza delicata, lieve come un sospiro pur nella sua persistenza, capace di imprimersi nella memoria come un ricordo caro.
Nata nel 1905 come produttrice di cosmetici, Detaille creò ben presto una sua linea di eaux de toilette dal sapore classico declinate per lui e per lei. Quest’anno lancia sei eaux de parfum e cerca di conferire a questa collezione un tratto più moderno, senza dimenticare le proprie origini. Le confezioni diventano più minimal e riportano una decorazione stilizzata di chiaro sapore art nouveau, richiamo evidente alla storia della Maison. Ed è proprio tra le sei novità che sboccia Rose Nuit, dove la delicatezza dei petali di rosa incontra l’estremo oriente della peonia e dell’osmanto. L’apertura leggermente agrumata di mandarino e pompelmo sono solo un gioco di specchi che inganna affinché il cuore caldo e fiorito si riveli senza compromessi e senza essere annunciato. Una notte che ci sfiora la pelle come un soffio e imprime su di noi una rosa carnosa, fruttata e fiorita, super femminile.
Un tuffo profondo nella poesia, nell’incanto di un legame eterno con le proprie origini è il racconto olfattivo di Dusita, Maison nata nel 2015 per volontà e ispirazione di Pissara Umavijani. Due nuove eau de parfum si uniscono alla già fortunata collezione, che hanno fatto di Dusita la più giovane azienda di alta profumeria francese. La Douceur de Siam racchiude tutto il profumo di una terra misteriosa ed esotica, luogo d’origine di Pissara, spiritualmente magica e dalla naturale sensualità. L’apertura è carica di fiori strepitosi, una luminosa rosa di maggio è circondata da frangipani, champaca, ylang ylang e foglie di viola. La rosa resta sempre al centro della fragranza, come il cuore attorno al quale folate di vento caldo portano cannella, thay chalood bark e vaniglia speziata, per poi adagiarsi su un fondo più legnoso talcato di sandalo Mysore e ambra. La Douceur de Siam è un volo diretto verso terre dai contorni immensi, sfocati dal calore umido che invoglia a gesti lenti, mentre lontano echeggia il suono attutito della natura.
“Di rose non ce n’è mai abbastanza” sembra dire la profumeria artistica internazionale e non si può che essere d’accordo. In fondo, la prima età felicissima magari non tornerà più e noi saremo pur stati allontanati dal giardino dell’Eden, ma ciò non significa che non lo si possa annusare!
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