Santo Incienso. The Different Company celebra le visioni sciamaniche dell’Ayahuasca
Vedrai la mia luce senza vederla,
attraverso i sensi.
E il mio calore ti seguirà
oltre il freddo.
E farò parte di te,
la Terra lanciata all’infinito.
Il filosofo Cartesio individuava nella ghiandola pineale il punto di congiunzione tra res cogitans e res extensa e, per la sua unicità, la indica come sede dello spirito umano. Per la teosofia la ghiandola rappresentava l’occhio di Shiva, il “terzo occhio” che conferisce all’uomo la capacità di visione spirituale.
Questa piccola ghiandola, situata in un punto tra i più remoti del cervello umano e grande poco meno di un centimetro è ancora oggi uno scrigno di segreti inesplorati, ma si sa che è responsabile ogni notte di illuminare quei meandri incontrollabili della nostra coscienza per attivare la fase rem del sonno, quella dei sogni e degli incubi, delle rivelazioni e dei messaggi.
La “magia” si attiva dal primo sonno sino a ventiquattro ore dopo il decesso e viene innescata dalla produzione di dimetiltriptamina (dmt), una sostanza dal potere allucinogeno naturalmente prodotta dal nostro “terzo occhio”. Non è un caso che proprio la dmt sia la sostanza cardine che si assume bevendo la Ayahuasca, infuso prodotto facendo bollire per lunghe ore la liana Banisteriopsis caapi e le foglie dell’arbusto Psychotria viridis, utilizzato sin dai tempi remoti nei riti sciamanici dell’Amazzonia.
Ayahuasca significa “liana degli spiriti” e il potere psicotropo della bevanda è in grado di attivare primariamente e selettivamente le capacità visive, inducendo il soggetto ad allucinazioni vivide e molto rivelatrici. Tutto diviene più intenso e ogni segreto sembra svelato con naturalezza, tanto che chi è stato coinvolto nel rito sciamanico desidererà riviverlo ancora o non riviverlo mai più, fuggendone terrorizzato.
The Different Company, da sempre nota per la sapienza magistrale nell’utilizzo di materie prime di origine naturale, celebra l’esperienza sciamanica capace di aprire a nuove visioni con il suo nuovo extrait de parfum Santo Incienso (Sillage Sacré) e promette di condurci in un primo discreto viaggio iniziatico.
L’officiante del rito è Alexandra Monet, già firma di altre opere della Maison come Adjatay Cuir Narcotique, che qui rende il senso del sacro nell’aerodinamicità dei fumi che durante il rito di Ayahuasca restano sospesi in connessione costante con la terra e il cielo.
Santo Incienso si apre con inaspettate note fresche di bergamotto di Calabria, petit grain e noce moscata che dipingono i sentori di una luce accecante e improvvisa, primo sintomo degli effettivi della bevanda. Tutto è più nitido, come illuminato da una luce interna alle cose stesse che le note di testa ben rendono olfattivamente e per un tempo sufficientemente lungo affinché i sensi si rilassino e scivolino nel livello successivo.
I sentori amari del bergamotto sono molto presenti e rendono la fragranza quasi refrigerante sulla pelle. In effetti, Santo Incienso resterà sempre sospeso tra obnubilamento e iperreattività per tutta la sua evoluzione, offrendoci un’interpretazione insolita della ritualità antica, per nulla spiacevole.
È nel cuore che però troviamo il fulcro del rito sciamanico e dove le visioni si fanno concrete, attraverso un accordo di palo santo che riesce a rendere in pieno il potere purificatore di questo legno, capace di svelare il proprio aroma solo attraverso il fuoco che lo consuma. Le note verdi iniziali si stemperano nel fumo lattiginoso del cuore che diviene estremamente aereo e volerebbe via in pochissimi minuti, se non venisse ancorato dal cedro dell’Atlante che trattiene le spire nello spazio rituale. Il rito dell’Ayahuasca è al suo parossismo, le visioni si moltiplicano occupando lo spazio e salendo al cielo grazie alle note floreali dell’hedione, trasportando anche gli ignari astanti che partecipano al compimento dell’atto sciamanico e che ne diverranno custodi.
La visione si adagia infine su un letto di muschi pregiati, di incenso e soprattutto di mirra che si fanno scrigno morbido e rotondo, chiudendo un viaggio così vivido da sembrare reale… o forse era proprio realtà?
The Different Company centra ancora una volta il bersaglio dell’impossibile, riuscendo a tradurre la ritualità antica dello sciamanesimo amazzonico in pregiate note odorose che permangono sulla pelle con un sillage leggermente skin to skin, ma persistente e capace di mantenere il fortunato custode sulla linea di confine che separa quotidianità da visione.
Santo Incienso (Sillage Sacré) è un lasciapassare verso altre dimensioni, per tutte le persone che non smettono di cercare. Un vecchio detto recita “chi cerca, trova”, The Different Company ci indica la via attraverso il liquido dorato di Santo Incienso.
Piramide olfattiva Santo Incienso (Sillage Sacré) – The Different Company
Note di testa: bergamotto, petit grain bigarade, noce moscata
Note di cuore: accordo “palo santo”, hedione, cedro dell’Atlas
Note di fondo: incenso, mirra, muschi
Concentrazione e formato Santo Incienso (Sillage Sacré) – The Different Company
Extrait de Parfum, 100 ml
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