Sandalia. Sei storie in profumo che raccontano l’essenza più autentica della Sardegna
Fragranze concepite come pozioni magiche, che decifrano e narrano i misteri, le leggende e le tradizioni di una terra tanto aspra e selvaggia, quanto travolgente e rigogliosa di bellezza, un’isola che lo scrittore e poeta David Herbert Lawrence definì “un posto fuori dal tempo e dalla storia”, la Sardegna. Comincia con sei storie raccontate in essenza l’avventura di Sandalia nella profumeria d’autore, ambizioso progetto olfattivo del brand Acqua di Sardegna, nato per raccontare la parte più autentica e sconosciuta di questa regione.
Dimenticate la Sardegna da cartolina, della dolce vita luccicante e levigata della Costa Smeralda, quella rappresentata nei rotocalchi estivi che fa da sfondo a gossip internazionali e a storie d’amore ritoccate con Photoshop. Tra le note e gli accordi delle sei eau de parfum LÒ, Karaly, Miana, Coros, Boeli e Othoca che segnano il debutto di Sandalia non c’è traccia degli stereotipi nati e cresciuti nel tempo attorno a questa isola, non c’è la mera esibizione dei suoi scorci da cartolina, al contrario c’è infuso dentro il desiderio di tradurre in profumo le tradizioni centenarie di un popolo fiero e leale, c’è la voglia di celebrare una terra di pietra e vento le cui leggende si perdono nella notte dei tempi e di cristallizzare in un jus riti, memorie e radici fino a poco tempo fa tramandate ancora oralmente.
Sandalia quindi non è un gadget turistico, il ricordo liquido di una vacanza di divertimento, ma l’omaggio appassionato e sincero di chi ama e conosce veramente questa parte di Italia nata da un’impronta lasciata da Dio. Infatti, il mito narra che Dio, non contento di aver creato il mondo, si accorse di avere ancora nella bisaccia un po’ di pietre e qualche manciata di argilla, decise quindi di gettare la terra in mezzo al mare calpestandola bene con il suo piede, dandogli così la forma del suo calzare. Da qui il nome “sandalia” (dal latino sandaliotis, che significa a forma di sandalo), uno degli antichi nomi con cui veniva indicata la Sardegna.
Una spezia dai riflessi dorati, un frammento di terra vulcanica, un frutto proibito dal gusto morbido e dolce, un aroma blu salato e due piante che crescono anarchiche lungo i contorni frastagliati dell’isola. Le prime sei fragranze Sandalia prendono vita da sei elementi naturali: lo zafferano, l’ossidiana, il legno di fico, il mirto, il lentisco e, ovviamente, l’odore del mare, sei ingredienti che costituiscono l’essenza più vera della Sardegna.
Partendo da questi ingredienti autoctoni i migliori Nasi di Givaudan e CFF – Creative Flavours & Fragrances – grazie alla regia del direttore artistico di Sandalia Mauro Aprea – sono riusciti a creare sei fragranze che scrivono un capitolo nuovo della profumeria italiana e al contempo, grazie alla perfetta combinazione di materie prime di qualità, a un sillage long lasting e a un’evoluzione sfaccettata e mai scontata, diventano depositarie di arcaici rituali, custodiscono le emozioni trasudanti da una natura scottata dal sole, narrano alla pelle racconti affascinanti.
Storie che Sandalia ha celato dentro i sei simboli che distinguono le creazioni, enigmi grafici poi svelati dalla fragranza stessa, come quello ricamato sulla bottiglia di LÒ – profumo dove note verdi, legnose e muschiate ruotano attorno all’oro sardo, il pregiato zafferano – che prende il nome dal nuraghe che si trova nel cuore dell’isola, a Sorgono. Il suo simbolo rappresenta il bottone sardo, accessorio a metà tra il monile e il talismano che si riteneva capace di attrarre forze magiche, potentissime e benefiche.
È una passeggiata tra antiche rovine circondate da cespugli aromatici, impregnate di salsedine, quella che compie Othoca per rendere omaggio all’elemento più importante della Sardegna: l’acqua del mare che la circonda. La rappresentazione delle onde che compare sulla bottiglia è presente anche su vasi preistorici, così come sui tappeti che ancora oggi vengono tessuti a mano, e raffigura il mare quale veicolo per la salvezza delle anime. Lo spartito olfattivo di Othoca è punteggiato da ginepro, lavanda, alghe, vetiver, ambra e legno di cedro.
È dedicata al nuraghe Monti Miana, che sorge nel territorio delle miniere di ossidiana – il diamante nero della Sardegna – l’eau de parfum dalla personalità carismatica e dalla scia potente Miana, concepita come un amuleto liquido con note di cannella, rosa, patchouli, legno di rosa, opoponaco e note animali. Il doppio simbolo romboidale disegnato sul cuore di Miana è tratto dai motivi dei tappeti e dalle finissime lavorazioni in filigrana dell’arte orafa sarda.
La scia di Boeli invece conduce l’olfatto in Barbagia, regione montuosa ruvida e indomita dove è stato rinvenuto nel 1997 il misterioso menhir Sa Perda Pintà (o stele di Boeli), uno dei più incredibili ritrovamenti archeologici scoperti negli ultimi tempi in Sardegna. Il suo pittogramma – un fiore a sei cerchi circolari – si ispira al disegno inciso sulla stele rivenuta a Mamoiada. La fragranza si mantiene in equilibrio tra note pungenti e vivaci, come l’aria del Supramonte, e note avvolgenti e calde, come i fumi aromatici sprigionati dai bracieri accesi durante le feste di antica memoria.
Si connota di note orientali che richiamano la storia dei tanti popoli che approdarono in Sardegna navigando nel Mediterraneo, Karaly, fragranza infuocata e trascinante grazie a un accostamento audace di violetta, davana, assoluta di rosa, oud, sandalo e incenso. Il suo simbolo rappresenta il sole, elemento che mantiene viva la Sardegna, evocato anche negli intrecci dei cesti realizzati da gesti certosini degli artigiani della Città del Sole, il secondo nome di Cagliari.
E infine Coros, una fragranza incantata che narra di un’antica credenza nata nel complesso archeologico di Sa Figu sull’altopiano di Coros dove si trovano le Domus de Janas. La leggenda vuole che tante piccole fate la notte, tra cespugli di cisto e lentisco, protette da un fico, raccontino segreti mentre tessono sottili fili d’oro. Da qui il simbolo a trama lineare ricamato sul petto del flacone, tratto dall’arte tessile della regione. Suadente e soave, Coros dipinge con note marine, angelica, lentisco, foglie di fico, ambretta e vaniglia lo scenario in cui si svolge la storia delle fate: l’albero di fico sotto al quale si mettono a tessere, gli aromi mediterranei che le circondano, il mare che non è mai troppo lontano e spinge i suoi effluvi fin verso l’altopiano.
Il packaging di Sandalia è una scatola (quasi magica) di colore nero e oro rivestita in seta, scrigno perfetto per una boccetta preziosa di vetro nero lucido dalle forme maschili che richiama l’ossidiana estratta dalle viscere della Sardegna. Il tappo ricorda un piccolo ciottolo levigato dalle onde del mare ed è l’elemento femminile della bottiglia-scultura di Sandalia.
Concentrazione e formato Collezione Sandalia
Eau de Parfum, 100 ml
- Profumerie Mazzolari
Corso Monforte 2
Milano - Profumerie Mazzolari
Galleria San Babila
Milano - Profumerie Aline
Piazza San Giovanni, 26
Firenze - Iolanda Querci
Via Colombo, 76/rosso
Genova - Profumeria Maria Rosa
Piazza Caprera, 23
Santa Margherita Ligure - Profumeria Fiori
Corso Garibaldi, 13
Nuoro - Charme Profumi
Via Cavour, 74
Asti - Profumerie Bonino
Via Brigata Sassari, 5
Sassari
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