Salina di Laboratorio Olfattivo. Sapore di Sale, Odore di Mare… Profumo d’Amare
Pazza estate. Il cielo dovrebbe essere blu, il sole accecante, la temperatura accaldata, perfetta per indossare abitini svolazzanti. E invece, sopra la nostra testa, incombono solo nuvoloni, clima autunnale e una pioggia battente che smorza il sorriso più ottimista. Mai come quest’anno, le fragranze si rivelano efficaci rimedi anti-spleen per la bella stagione che tarda ad arrivare, specie quelle che profumano d’estate con un cuore ripieno di sole, flutti marini e sabbia bianca. Chiudi gli occhi, le annusi e ti sembra di stare in riva al mare, con i piedi nell’acqua, l’odore di mare nel naso e sulla pelle la sensazione del sole che scotta. Fragranze che sanno di sale come Salina, la nuova creazione di Laboratorio Olfattivo.
Per la decima fragranza della collezione Eaux de Parfum, Laboratorio Olfattivo ha deciso di solcare il Mediterraneo fino all’isola di Salina, una briciola di Trinacria incastonata nell’arcipelago delle Eolie, che offre scenari mozzafiato ideali per ispirare una fragranza che ambisce a evocare l’odore del mare blu. Il jus è immaginato per profumare la pelle iridiscente di una donna-sirena che abita Atlantide, ma anche quella maschile, ruvida, segnata dall’avventura di un marinaio mascalzone come Corto Maltese.
La sfida di ricreare l’odore del vento saturo di iodio, il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia e la sensazione del sole sulla pelle è stata affidata a un naso d’eccezione come David Maruitte, già creatore di Decou-Vért (2012) per Laboratorio Olfattivo, che di Salina racconta: “Elaborare un profumo a tema marino è una prova difficile anche per il naso più esperto perché si è costretti a lavorare con molecole di sintesi che, se usate male in percentuali anche infinitesimali, rischiano di rovinare l’ensemble della composizione. Creare Salina è stato come compiere un esercizio estremo di equilibrismo”.
Un tuffo dentro Salina
Conchiglie, stelle marine, sabbia calda e salmastro al posto delle consuete note usate in profumeria. La piramide olfattiva di Salina si adorna di riflessi turchesi, accenti sapidi e sfumature solari. Spumeggiante e acquatica, ma anche calda. Salata e, al contempo, dolce.
Se il colosso farmaceutico Pfizer, nel 1966, non avesse scoperto la molecola methylbenzodioxepinone, aka calone, oggi non esisterebbe Salina e tutte le fragranze acquatiche del creato profumato.
Sintesi della natura marina, usato con il contagocce e sempre come nota di contorno perché tende a soffocare le altre note, il calone è l’unico ingrediente in grado di far brillare le formule di una nuance marinaia. In Salina David Maruitte lo impiega ben due volte: nelle note di testa, insieme a un hint di salicilati, per ricreare il caratteristico effetto “sea breeze” che in natura è causato dal processo metabolico di alghe marine tipo il fucus vesiculosus, e poi lo riprende, nelle note di cuore, accordandolo con timo e agrumi per infondere una sensazione “salty” al jus.
Acquatico-aromatica, la formula spumeggia tra tocchi di agrumi e resine verdi. In superfice può sembrare un déjà-vu “marino”, ma non è così. Se ci si immerge fino al cuore è possibile assistere a un incantevole e inedito termoclino freddo-caldo che nuota tra onde di lavanda, assenzio e un accordo “sabbia calda” ottenuto con vaniglia, fava tonka e legno di cedro. La coda è morbida, ma non scivola via. Nonostante la sua delicatezza, riesce a contenere bene lo spirito fluttuante della composizione grazie a un fondo di vaniglia, legno di cedro e muschio bianco.
Piramide Olfattiva Salina – Laboratorio Olfattivo
Note di testa: scorza di limone, sale marino, aghi di pino
Note di cuore: sabbia calda, mirto, assenzio, spruzzi marini, lavanda
Note di coda: vaniglia, muschio bianco, legno di cedro
Concentrazione e formato Salina – Laboratorio Olfattivo
Eau de Parfum, 100 ml
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Bella la compo!! Confido in una tenuta accettabile… su di me i marini-ozonati durano un niente e lasciano sempre uno sgradevole fondo metallico.
Avrei messo un tocco di cocco per addolcire l’aspro dei salicitati e poi un po’ di ambroxan nel fondo, giusto per renderlo più consistente. Mauritte ha ragione, i marini sono una brutta razza, se non fatti bene sembrano acquette deo per bagni pubblici. Alcune però sono riuscite bene, Hyle, Sel Marin, Acqua di Sale ma Aqua Motu, il vero e originale Aqua Motu, resta insuperabile.
Mhhhhh potrebbe piacermi! I lanci di giugno iniziano a farsi interessanti. Complimentissimi a LO!!!
L’ho preso e adoro indossarlo perché si sposa davvero bene con la mia pelle. Non copre per nulla il mio odore naturale, direi che lo abbellisce.
E’ rassicurante e rilassante; rinfresca lo spirito e al contempo riscalda il cuore.
Stare sotto il sole con i piedi a mollo nell’acqua di un mare cristallino e poi passeggiare sulla sabbia calda.. l’artista che ha creato questo profumo è riuscito a rinchiudere l’emozione di una visione estiva in una boccetta. Un lavoro di grande maestria e generosità.
Nonostante ne basti pochissimo (al massimo due spruzzi) per avere un eccellente persistenza che dura una giornata, non risulta mai invadente. E’ una fragranza subliminale, che non rischia di infastidire le persone intorno, pur essendo molto presente e caratteristica.
Un profumo stupendo, adatto, secondo me, alla bella stagione piuttosto che all’inverno.
Personalmente lo ritengo fine, persistente e particolare, più di altri marini che ho sperimentato.
ho appena indossato salina per la prima volta, e’ un tuffo nei ricordi del mare, della sabbia, dello iodo salmastroso, sole, acqua e mare, tanto sapore di mare, rilassa anche mentre sei al lavoro, pulisce l’aurea, allontana lo stress e ti fa immergere e stare nel presente dei suoi efflluvi.
complimenti!!! bravissimi. provero’ altre fragranze.
L’ho comprato ed amato subito, ritengo sia uno dei migliori se non il migliore nel suo genere, sulla mia pelle è afrodisiaco, proprio come il mare, il sole e la sabbia, del brand uso anche kashnoir, ma Salina non ha confronti, bravissimi.