Rouge Assassin e Les Jeux Sont Faits ovvero come correre con eleganza sull’orlo del baratro amoroso!
Attenzione! Questa non è una recensione per anime delicate!
Come sempre Jovoy riesce a trasportarci in un viaggio odoroso ricco e sorprendente. Questa volta lo fa proponendo coraggiosamente un profumo per donna e uno per uomo in un periodo dove le declinazioni di genere non sono molto considerate nel mondo della profumeria.
Jovoy però non teme e lancia Rouge Assassin e Les Jeux Sont Faits, due creazioni che gli amanti dei profumi importanti e corposi non possono lasciarsi sfuggire! Non ha mezze misure Jovoy, la delicatezza la lascia alle volute profumate, ma non certo alla definizione dei caratteri e delle storie. Sì, perché Rouge Assassin e Les Jeux Sont Faits sono storie nel vero senso della parola, storie che ti si presentano nella loro complessità sin dalla prima annusata.
Indossa sicura la sua femminilità, come un guanto di morbida pelle, la donna di Rouge Assassin, senza che questo ne oscuri il carattere forte e indipendente. E’ una donna che sa scegliere e non teme giudizio colei che veste Rouge Assassin, così intriso di burro d’iris eppure fumoso e cupo da lasciare per un attimo storditi.
Ed ecco la storia che si sviluppa sulla nostra pelle e ci trasforma.
L’incanto odoroso, perché di questo parliamo, si apre con una testa quasi mediterranea di bergamotto, cedrata italiana ed elemi; è un incontro fugace sul lungo mare in Costa Azzurra con il sole tiepido d’inizio estate che scalda appena la pelle chiara di una donna fasciata in un completo maschile. Una traccia di rossetto che dalle labbra si imprime su un bicchiere lasciato a metà, la cera pastosa che colora le linee nette e sensuali delle labbra.
Dove andrà? Da dove arriva?
La immaginiamo uscire da un Grand Hotel o da un pied-à-terre clandestino con la stessa grazia intatta, la sentiamo avvicinarsi grazie alle note di cuore che riportano ai fiori più eterei e carnali al contempo: rosa, geranio d’Egitto e gelsomino. Il suo passaggio è un invito a seguirla, una volta incontrata non la si può dimenticare.
Poi questa donna sicura e meravigliosa, che ci fa soffrire perché sappiamo che lei non avrà mai bisogno di noi, riappare splendida nelle note di fondo che ci legano invincibilmente: iris di altissima qualità, crusca di riso, semi di ambretta, cedro della Virginia, muschio bianco, sandalo, vaniglia, fava tonka, benzoino.
Rouge Assassin è una creazione magnifica per donne sicure di sé stesse, donne che non temono di perdere la propria identità che si trovino in coda al supermercato o alla prima della Scala. Un profumo destinato a una donna che si fa beffe delle mode, che sa cosa vuole e come ottenerlo, che è forte e tenera, passionale e decisa. Un profumo non per tutte, forse, intenso e persistente, con un’evoluzione sorprendente che riesce a tradurre le infinite dimensioni del mondo femminile in altrettante evoluzioni odorose. Un’opera davvero notevole che riesce a far incontrare atmosfere Anni ’20 con l’assoluta contemporaneità dell’oggi.
Non è da meno Les Jeux Sont Faits che con pennellate olfattive dipinge la figura forte e un po’ rude di uomo d’altri tempi. Siamo lontanissimi dagli efebi, dai maschi longilinei sospesi nel tempo. Questo è un uomo che indossa abiti di buona sartoria, ma che odora di case da gioco e di alcolici della notte precedente.
Un odore quasi amaro, fumoso, si apre grazie ad una testa che ruota attorno al gin e ai fiori di angelica e a note più calde di frutta secca. Sono odori che riportano agli alcolici bevuti a sorsate nelle notti frenetiche al tavolo verde, poi le note di cuore, col fumo di sigarette che si alza ad anelli verso la luce fioca dei lampadari e la punta acre e piccante del cumino, l’odore di pelle sudata e calda, sporca di polvere e di giorni lunghissimi.
Sono uomini, questi, che amano il bello, ma non disdegnano di sporcarsi di vita la pelle e l’abito.
Le note di fondo, che arrivano dopo un’evoluzione che passa attraverso tutte le variabili della mascolinità, ricordano gli odori che si imprimono sulla pelle e che restano a distanza di tempo. Sandalo, cuoio, vaniglia e patchouli riportano ad un uomo forte, dolcemente rude nelle sue fattezze, con le proprie abitudini… il gioco, le bevute, le passeggiate notturne tra i fili di nebbia umida a ricercare solitudine, le donne amate e tradite, i buoni sigari dei club esclusivi e le cattive sigarette dei bassifondi.
Di un uomo così, forse, si deve temere, è di quelli che spezzano il cuore, ma che difficilmente si innamorano. Irresistibili.
Forse l’uomo di Les Jeux Sont Faits troverà l’amore, fermandosi, nella donna di Rouge Assassin e sarebbe un amore travolgente e sconvolgente. Un amore per cuori coraggiosi.
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Adoro i profumi che sanno di rossetto e Rouge lo ricorda in modo incantevole!
Mi piace Jovoy, bella collezione! Ho sentito LJSF a Milano e mi è piaciuto subito ma non quanto Enfant Terrible che resta il mio profumo preferito. Apprezzo tantissimo che si ricominci a fare fragranze maschie per uomini con… gli attributi, non se ne può più di fiorellini e vanigliette versione homme.
Ho avuto il piacere di annusare ad Esxence la collezione Jovoy e ne sono rimasta folgorata!
Concordo pienamente con nylon, sono felice che stiano ritornando a fare fragranze maschili per uomini con gli attributi!!
La collezione è davvero..una meraviglia! Il mio maschile preferito è LJSF. Quando l’ho fatto annusare a mio padre se n’è innamorato perdutamente!
Ciò che mi ha colpito maggiormente di questi profumi (ma che dico capolavori!), è la loro capacità di coinvolgere totalmente i sensi e di stordirli, inebriarli.
Annusandoli vieni catapultato in una storia e non vi è modo di sfuggirne. Vieni circondata dall’atmosfera, dalle sensazioni.. è un’esperienza totalizzante.
Collezione sconsigliata ai deboli di cuore.
Ambre Premier e Quand? <3 <3 <3
Scrivo per il profumo Rouge di Jovoy … Passavo per caso a novara e l’ho visto in una anonima coltelleria …alla faccia dello slogan che si può trovare solo nelle migliori e più esclusive profumerie… se lo lo dovessi trovare anche a Milano in Paolo Sarpi (china town) non mi stupirebbe … Mi è già passata la curiosità e la voglia di comprarlo. Il lusso e l’esclusivitá è ben altro … Non aggiungo altro … Giuliana
Ciao Giuliana pur rispettando ovviamente la tua opinione, mi sento di offrire un punto di vista diverso sulla questione.
Esistono coltellerie storiche che da sempre fanno selezione di prodotti eccellenti. In particolare Collini, la coltelleria alla quale fai riferimento http://www.collini1955.com/, presenta prestigiosi marchi di nicchia dal 1955. Comprendo bene che la nicchia potrebbe essere qualcosa a volte di più esclusivo, ma in fondo in una cittadina come Novara dove puoi presentare profumi di questo livello?
Finiremmo per averli solo a Milano, Roma, Parigi, Londra, ecc… Le logiche poi di distribuzione di un brand devono anche tenere conto dell’importanza di divulgare la cultura olfattiva di quel marchio e non solo di chiudersi all’interno di rarissimi salotti dorati :)
Coltelleria?! Sono perplessa.. Ad ogni modo posso capire la tua delusione ma ti consiglio di non desistere. Io li ho sentiti e ti assicuro che ne vale la pena!
Concordo con Francy,
non desistete! Annusate! :-)