Rebel. La rosa con le borchie e senza corona di Franck Boclet
Prendete una rosa, privatela del suo lato romantico, dei petali più teneri, delle nuance più soavi, ma non rimuovete la sua parte migliore, le spine, loro non vanno toccate. Toglietele il titolo di “Sua Maestà dei Fiori”, sgualcitela con le mani e sporcatela con un po’ di polvere della strada, quel tanto che basta perché perda il suo aspetto vellutato e diventi ruvida, vissuta, come chi ha affrontato mille peripezie e non ha paura di mettersi in gioco. Poi, cospargetela di tante borchie bollenti e luccicanti, così da cancellare qualsiasi rigurgito borghese.
Infine, il tocco finale. Perché diventi un marchio invisibile ma indelebile sulla pelle, di quelli che raccontano una vita spudorata, sempre fuori dalle righe, spennellatela con la mistura aromatica più adesiva e assuefacente che ci sia: avrete ottenuto Rebel, la rosa senza corona, magnetica e maledetta firmata Franck Boclet, nonché il sesto jus senza giudizio della compilation Rock & Riot.
Sboccia in una collezione che passa dai Sex Pistols ai Rolling Stones in pochi colpi di mouillette questo extrait de parfum pronto a prendere in ostaggio chi è stanco di fragranze rassicuranti, con colpi di testa e coda poco ordinari e con un cuore che fa scintille come la pedana di una Harley Davidson che gratta l’asfalto. Per meritarsi un posto accanto a creazioni intossicate di note addicted, quali sono Sugar, Cocaïne, Heroes, Ashes e Angie, stropicciata con essenze poco mansuete, la rosa di Franck Boclet poteva essere colorata di tonalità pastello o di rosso porpora? Poteva, ma sarebbe stata poco credibile. Per lei, il designer francese, creatore di una moda contro corrente che punta sui dettagli e il volume, la precisione e il taglio perfetto per esaltare le linee del corpo, ha scelto lo stesso colore dei suoi amati vinili suonati e consumati negli anni ’70 e ‘80: il nero carbone.
Posata al centro della fragranza, la nota fiorita all’inizio sembra presentarsi nel suo aspetto aromatico più naturale – erbacea e leggermente acida – ma la velatura di accenti metallici, appuntiti come chiodi e luminosi come fiammelle, la rivelano stridente e dalle finiture cromate, facendo intuire l’impiego nella formula di una buona dose di ossido di rosa. A controbilanciare un cuore così tagliente e spigoloso, si insinua tra i petali di questa rosa punk un soffio di polvere rossa. L’oro ottenuto dai pistilli dello zafferano sporca di sudata sensualità i passaggi principali del jus e brucia i contorni del cuore, diventando al contempo respiro caldo e miccia di accensione della fragranza. L’inedita sequenza di note acuminate-roventi-lucenti-polverose si sublima poi nel fondo con un trio famelico di attenzione – patchouli, muschio e vaniglia – che risucchia la rosa dentro un baratro dalle connotazioni legnose e orientali.
Sulla cresta dell’onda dagli anni ’80 in qualità di designer di moda maschile, grazie a collaborazioni con grandi Maison come Kenzo, Courrèges, Emanuel Ungaro e Francesco Smalto (di quest’ultimo è ritornato recentemente direttore artistico), Franck Boclet sa che il più piccolo dettaglio può determinare il successo o il fallimento di un lavoro, e cosa c’è di più deludente di un profumo che si definisce ribelle ma poi sfuma senza lasciare graffi sul cuore? Per questo, nel fondo è stata aggiunta una goccia di oud – il Prozac degli annusatori seriali – che azzanna il finale e inchioda la fragranza alla pelle regalandole una sfacciataggine di cui nutrirsi fino all’ultimo respiro.
Extrait de Parfum connotato da essenze al 40% di concentrazione, Rebel è custodito nel classico flacone Rock & Riot, dalla forma severa e slanciata, che alterna in armoniosa contraddizione linee nette e spigoli morbidi, il nero lucido del vetro e il metallo cromato dell’etichetta.
Piramide olfattiva Rebel – Franck Boclet
Note di testa: zafferano
Note di cuore: rosa
Note di fondo: vaniglia, patchouli, oud, muschio
Concentrazione e formato Rebel – Franck Boclet
Extrait de Parfum – 100 ml
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