Ravi. Naso di Raza firma un ruvido olfattivo dalle note narcotiche
– Sai cantare, baby?
– Certo, perchè?
Dicono che nessuno canti le parole “fame” e “amore” come me. Forse perchè so cosa hanno voluto dire queste parole per me, e quanto mi sono costate. Billie Holiday
La ragazza di Filadelfia è pronta per cantare. La chiamano “Lady”, la signora che non accetta le mance dei clienti prendendo i soldi tra le cosce, come le altre. Lester Young ci aggiunse per lei il “Day”, dando il via ad una leggenda.
La voce di Elinore Harris, o Eleanora Fagan, nata in uno slum di Filadelfia e conosciuta negli ambienti di New York come Billie Holiday o Lady Day, si coagula in un ultimo singulto attorno alle note del solo pianoforte. Gli occhi chiusi, serrati a contenere un pianto senza tempo, la cantante è illuminata da un solo faro.
“Troppo bianca per il jazz, troppo nera per essere una persona perbene”, la donna dalla grazia flessuosa ha la pelle poco più che ambrata, e porta sempre una gardenia appuntata tra i capelli quando si esibisce al Café Society di New York. Il suo è un canto di dolente denuncia, un atto di coraggio messo in scena tutte le sere, mentre la voce si eleva sopra il velo di fumo, tra il silenzio attonito degli spettatori.
L’aria è satura dell’odore dei liquori, del cuoio dei divani, della pelle di una platea contraddittoria che la applaude con entusiasmo, ma accetta con noncuranza che sia costretta ancora a cambiarsi nel camerino riservato ai neri.
Ricrea un’ambientazione anni ’30, fatta di emozioni forti e sensazioni materiche, il profumo Ravi del brand italiano Naso di Raza, inducendo nell’immaginario di chi lo indossa gli aspetti di carattere elitario e un po’ snob del periodo post proibizionismo. Presentato a Milano in occasione di Esxence 2017, viene definito dalla sua creatrice Cécile Zarokian un “ruvido olfattivo”, che si fa amare per i suoi contrasti.
Evocatore rude di atmosfere morbide, ovattate, dove il sottofondo di musica jazz e blues inducono una sorta di ipnotica assenza, Ravi ci trasporta nel mondo privilegiato di chi conduceva abitualmente un tenore di vita elegante, frequentando nei momenti di relax i luoghi dove trovano naturale collocazione la musica di qualità, gli alcolici e il tabacco di pregiata qualità.
Ravi è una fragranza dal temperamento audace, carismatico, addirittura imperioso, che pare racchiudere al suo interno le ambivalenze di un periodo storico in cui lo scrimine tra il giusto e l’ingiusto non era ancora ben definito, popolato da una folla naufraga oscillante tra la smaniosa ricerca di un equilibrio dopo il crollo di Wall Street e l’intuizione vaga e inquietante di ciò che si intravvedeva tra le nebbie della scena politica mondiale.
Dotata di una formulazione carica ma scattante, l’eau de parfum di Naso di Raza esordisce con chiare note di esperidi, che sorprendono per la loro tenacia, scaturite con la forza e la nitidezza di un purissimo assolo di ottoni. Un tourbillon di spezie – cannella e noce moscata – enfatizza mirabilmente il carattere leggermente aspro delle note di testa, come un acuto inaspettato gettato lungo il percorso di un canto dal timbro profondo e lineare, dal tenore sognante. Lo spettatore intorpidito tiene gli occhi socchiusi, per gustare a lungo il momento, mentre la mano che trattiene il bicchiere di rum scalda l’anelato liquido ambrato.
La nota alcolica del liquore viene rinforzata dalla davana (Artemisia pallens), materia prima versatile, mentre si intensifica il piacere di assaporare il gusto della bevanda miscelato a una boccata di buon sigaro.
La voce ha un guizzo, incespica in un singhiozzo che può essere dolore o attesa: l’elicriso, aroma pungente che imprigiona i venti litoranei, interpreta il salato di una lacrima, e rinsalda e mantiene tesa la proiezione del jus.
Il canto intrappola lo spettatore in criminose volute, lo restituisce ormai perduto nelle sue chimere, nell’oblio inconsapevole indotto da un’assoluta di tabacco dalla profondità narcotica. L’ultima nota della canzone rimane sospesa nella sala immobile, dove regnano il silenzio, il fumo dei sigari e l’aroma del rum. I morbidi divani accolgono pietosi le illusioni degli spettatori, mentre nell’aria l’odore del cuoio si mescola all’ultimo pianto della tromba.
Billie Holiday si è spenta il 17 luglio del 1959. Elinore Harris è morta, ma Lady Day non ci lascerà mai.
La fragranza Ravi di Naso di Raza è sigillata nel nuovo flacone presentato a Esxence 2017, repack che ha coinvolto tutte le fragranze della collezione.
Piramide olfattiva Ravi – Naso di Raza
Note di testa: arancio, pompelmo, limone, rum
Note di cuore: davana, noce moscata, cannella, elicriso
Note di fondo: assoluta di tabacco, legni rari, cuoio
Concentrazione e formato Ravi – Naso di Raza
Eau de Parfum, 50 ml
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