Quasar ~ Alchimista
Siamo tutti alla ricerca di un altrove esotico, misterioso o esoterico, un vergine territorio fisico e mentale dove sperimentare sensazioni, o dare loro una forma conosciuta, cosicchè da farle diventare parte integrante del nostro scibile.
Eventi e manifestazioni fisiche che ci riguardano hanno ora una spiegazione scientifica nota e conclamata, tuttavia per secoli hanno infiammato la fantasia del genere umano, producendo tesi fantasiose e quanto mai suggestive. Ad esempio, qual è il colore della luce? Disco di Newton a parte, a volte essa coincide con il colore granata di un sole che si tuffa riluttante nel limes dell’orizzonte, altre assume la tonalità perlacea di un’alba autunnale, che non arrossisce nemmeno con il riflesso del mattone acceso del foliage. Jacques Guerlain la colse in quell’attimo fuggevole e stupendo in cui il sole splende degli ultimi raggi, esaltando ogni cosa intorno e tingendola di un blu malinconico: nacque da questo momento sospeso il capolavoro L’Heure Bleue.
Che odore ha la luce? Alchimista, il giovane brand italiano che ha fatto proprio il concetto appartenuto a Leonardo da Vinci – “arte e scienza possono camminare insieme” – ha raccolto la sfida del dare una connotazione olfattiva a un fascio luminoso. Coniugando l’arte di saper distillare suggestive pozioni in grado di stimolare la visione di scenari inconsueti, con la scienza che guida l’intuito, con il legnoso ambrato Quasar Alchimista trae ancora una volta l’ispirazione dal mondo scientifico e miscela materie prime armoniosamente compatibili, che fuse insieme danno vita a creazioni particolari e pregevoli.
Con Quasar, Alchimista ha vestito di molecole odorose il segnale luminoso proveniente da una galassia che si trova a distanze quasi inconcepibili per la mente umana. Poco più di un insieme di punti luminosi al telescopio elettronico, i quasar sono corpi celesti dotati di enorme energia, conosciuti da poco tempo e scoperti del tutto casualmente, e il loro nome è l’abbreviazione di “QUASi-stellAR radio source” (sorgenti radio quasi stellari).
Quasar è un viaggio possibile nell’atmosfera rarefatta del cosmo, dove ogni cosa umanamente nota acquista una dimensione avulsa dalla realtà. Nell’elegante flacone bianco e traslucido, sormontato da un tappo in legno chiaro, è contenuto un jus che debutta con lo slancio luminoso delle esperidi.
L’apertura di bergamotto, petit grain e mandarino lo rendono frizzante e lievemente astringente, in un ensemble particolare mediante la combinazione delle note volatili delle esperidi con quelle profonde di un’ambra dorata e asciutta. L’atmosfera si fa rarefatta, punteggiata di stille aromatiche, mentre il cuore del profumo si sviluppa ardendo di legni. Petali eterei di zafferano volteggiano senza peso, mentre i pistilli carichi di polvere pregiata lasciano cadere una pioggia dorata, in un crescendo di intensità, non appena si spengono i guizzi degli agrumi e avanzano maestose le rappresentanze boisé.
Quasar è una navicella che attraversa un cielo di onice in un viaggio interstellare, dove la luce, in se stessa, non ha corpo ma esiste solamente in funzione dell’oggetto, o del soggetto, che la riflette. Fragranza che si adorna di pochi e scelti fiori, ma non fiorita, dove il tratto distintivo è un crogiuolo di atmosfere legnose e vibranti nel silenzio di un cosmo immoto, Quasar procede sviluppandosi in aromi boscosi di patchouli, mentolati di eucalipto e intensi del cedro proveniente dal massiccio dell’Atlante.
Nel cuore, il geranio con la rosa bulgara arrotondano gli spigoli di un jus boisé che vorrebbero tratteggiare i contorni di una fragranza solidamente maschile, ridimensionando la tendenza asciutta dei legni e addolcendo il tutto con una spolverata di vaniglia del Madagascar. Nel profumo, che si avvale di una composizione molto sfaccettata e ricca, avvertiamo la nota pungente dei chiodi di garofano, appena smorzata e stondata dal tabacco aromatizzato con una goccia di miele. Le note di fondo, con un accenno di oud e un erbaceo vetiver, suonano all’unisono con il cisto del Marocco e si inebriano con qualche sorso di cognac, assumendo una grave intensità che si sprigiona in un sillage incredibilmente ampio.
Attraverso l’evoluzione della fragranza, si respira la seduzione di una dimensione non terrestre, ancora colma di mistero, e per questo oggetto di fascinazione scientifica da centinaia di anni.
Indossare Quasar è lasciare il suolo noto, salire su di un mezzo di trasporto immaginario, e partire per un viaggio fantastico, sul sentiero opalescente tracciato da un sottile fascio di scie luminose.
Piramide olfattiva Quasar – Alchimista
Note di testa: bergamotto di Calabria, petit grain, mandarino, eucalipto
Note di cuore: zafferano, patchouli, vaniglia, geranio, rosa bulgara, tabacco, chiodi di garofano
Note di fondo: ambra, cisto del Marocco, litsea cubeba, vetiver, ambra, oud, miele, cognac
Concentrazione e formato Quasar – Alchimista
Parfum – 100 ml
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