Promethee. Nel nuovo jus di Olivier Durbano arde il fuoco sacro del profumo
Anche Olivier Durbano entra di diritto nel club di quelli che ce l’hanno fatta, artisti del profumo che hanno raggiunto la boa dei dieci anni di creazioni, nel suo caso votate alla mistica delle pietre dure, e come tanti suoi colleghi festeggia questo traguardo con il lancio di una “fragranza speciale”. Abbandonato per il momento il filone minerale che ha portato alla creazione della collezione Les Parfums de Pierres Poemes, Olivier Durbano si tuffa nella mitologia greca presentando a Fragranze 12 una nuova eau de parfum che prosegue il percorso intrapreso nel 2013 con Lapis Philosophorum. Il suo nome è Prométhée ed è dedicata al titano generoso che Francesco Morandini, detto il Poppi, nel dipinto del 1570 “Prometeo e Natura” presente nello studiolo di Francesco I de’ Medici a Firenze, raffigura intento a ricevere in dono dalla Natura una pietra preziosa.
Prometeo, in italiano. Prometheus, in greco antico. “Colui che riflette prima, il Veggente“. E’ famoso per aver plasmato dal fango gli uomini animandoli con il fuoco divino, e per il furto del “sapere divino”, il fuoco sacro dell’Olimpo che nasconde nel gambo di un finocchio per farne omaggio agli uomini. Zeus venuto a conoscenza del furto condanna Prometeo ad essere incatenato a una roccia sul monte Caucaso. Solo dopo mille anni Eracle libera Prometeo che, con il bronzo delle catene e una roccia del Caucaso, crea il primo anello del Mondo che porta per ricordare il suo supplizio.
Grazie alle sue capacità divinatorie, Prometeo pensa che l’uomo, privato del Fuoco Divino, non sarà capace di scoprire, di studiare, di utilizzare le forze della natura, di stabilire l’ordine e l’armonia, di comunicare con gli Dei, di abbracciare non solo il mondo visibile ma anche i princìpi e l’essenza di tutte le cose…
E’ partendo da questa storia mitologica che Olivier Durbano esplora ingredienti mai utilizzati nelle sue precedenti fragranze, come il finocchio, il giglio del Caucaso, il fieno greco, dando vita ad una fragranza complessa e indefinibile, come nella cifra stilistica del designer francese, che chiude un ciclo ma allo stesso tempo crea un nuovo punto di partenza. Una creazione da mettere subito nella lista delle novità da non perdere a Fragranze 12!
Piramide Olfattiva Prométhée – Olivier Durbano
Note di testa: Finocchio, Pepe rosa, Noce moscata, Mirto, Olibano, Cisto
Note di cuore: Narciso, Giglio del Caucaso, Assoluta di Lavanda, Fieno greco, Salvia russa, Storace libanese
Note di fondo: Legno di Cedro, Vetiver, Mirra, Laudano, Ambra grigia, Muschi
Concentrazione e Formato Prométhée – Olivier Durbano
Eau de Parfum, 100 ml
Lascia il tuo commento…
Bello! E bella la piramide, densa e fumosa, mi preoccupa solo il fieno greco che non sopportavo tanti anni fa, chissà se il mio naso nel frattempo è diventato più tollerante.
Ciao a tutti,
se posso permettermi di dire la mia, questa strada intrapresa dall’Olivier non è che mi convince tanto… questo lo sentirò ma spero non sia sul genere di Lapis, profumo tiepidino che esce poco e non spicca in originalità, decisamente non all’altezza di altri suoi lavori (vedi Quartz Rose, Citrine e Rock Crystal). Poi, capisco che non tutti i profumi escono con il buco…
Deve essere un profumo bello tosto, non direi tanto smokey quanto caldo e speziato e poi non c’è la solita coda di incenso che vedo in cima ma non nel fondo… comunque interessante! Bravo Olivier!
@Letizia sono d’accordo con te, i suoi ultimi due li ho trovati piuttosto facili ma capisco che a fine anno bisogna far quadrare i conti e i profumi hanno successo quando si vendono. Detto questo Durbano rimane uno dei nomi più interessanti che ci siano in giro.
Anche a me ha fatto abbastanza specie che abbia abbandonato il suo adorato incenso….!! Dalla piramide leggo una svolta “erbacea” piuttosto maschia e decisa…La sua rosa resta bellissima e potente e Heliotrope su pelle maschile è seduzione allo stato puro…
A me invece piacerebbe vederlo (una volta tanto) alle prese con un gelsomino, una tuberosa o un fiore d’arancio. Quando si è messo a lavorare sulla rosa, il risultato è stato molto bello. Secondo me un fiorito santificato da fumigazioni d’incenso, potrebbe fare faville. Durbano, se ci leggi pensaci!!
Ciao Olghina :-) “Fiorito santificato da fumigazioni d’incenso” è una splendida definizione :-)))Adattissima a un Tauer che è una poesia, Incense Rosè 06. Stupendo, conosci?
Ciao Rossy, infatti mentre lo scrivevo pensavo proprio tauer, un altro che quando tocca l’incenso lo trasforma in oro.