Profumo di relax. Le note antistress per chi vive in città
Le fragranze più ricercate e apprezzate oggi vantano note dal potere calmante e antibatterico. Una richiesta che arriva, soprattutto, da chi vive in città o passa molto tempo negli ambienti chiusi.
Secondo gli analisti del Global Wellness Summit (GWS) sono in arrivo nuove fragranze antistress e rigorosamente senza genere. Contengono, per esempio, essenze di fiori di rosmarino che agisce a livello cerebrale, aumenta l’attenzione, migliorando l’umore oppure a base di miscele naturali calmanti.

«Queste scoperte aprono la strada all’uso dei profumi per minimizzare gli effetti negativi della vita cittadina, diminuendo i livelli di aggressività e di tensione, oppure la mancanza di sonno», si legge in una nota del GWS. «Nei laboratori delle principali industrie essenziere si sta esplorando l’impiego degli aromi come metodo utile per mantenere alta l’attenzione anche in ambienti rumorosi urbani. Le fragranze possono essere un nuovo rimedio per chi vive nelle metropoli». Chissà, sarebbe una soluzione che farebbe piacere a molti. Nel frattempo, per questo scopo, è molto attivo il settore dei profumi d’ambiente.
«Ho notato che da un bouquet per la persona si richiede di più di infondere energia o comunicare con l’esterno», commenta Tiziana Terenzi, titolare, insieme al fratello, di Cereria Terenzi a Cattolica. «Per l’home fragrance, invece, l’obiettivo del relax e della calma è prioritario. La percezione della fiamma di una candela, per esempio, modifica la sensazione del tempo, si accende e si spegne seguendo il ritmo del respiro». Non a caso il fuoco ha un potere ipnotico: allo stesso modo ci sono alcune note, come dice l’aromaterapia fin dall’antichità, che agiscono sulla mente e regalano immediatamente benessere.

«La combinazione lavanda-rosa influisce sugli sbalzi ormonali femminili, mentre il neroli, gli agrumi o la vaniglia, donano tranquillità e concentrazione», continua la titolare della Cereria Terenzi. Uno studio condotto in Corea del Sud sostiene che il profumo del caffè è un vero e proprio anti-stress naturale, in particolare l’aroma dei chicchi di caffè tostati, pure da chi non apprezza abitualmente questa bevanda.
Anche il profumo del pane appena sfornato è considerato un toccasana, forse perché riporta in pochi istanti all’infanzia, oppure perché è rassicurante e delicato. Alcuni test scientifici dimostrano che il cervello umano dopo sei mesi ricorda molto più facilmente un aroma che un’immagine e che l’umore migliora del 40 per cento grazie a un odore piacevole. Che, come tutto ciò che riguarda il senso dell’olfatto, è una questione esclusivamente soggettiva.
«Io sto bene quando sento un profumo che mi fa stare bene», sostiene Francesca Bianchi, creatrice di profumi del marchio omonimo. «Secondo la mia esperienza le note che definisco “animaliche”, cioè lo zibetto, l’ambra grigia, la cera d’api, hanno un aspetto primitivo che riavvicinano l’essere umano alla sua vera natura e spesso hanno la capacità di calmare lo stato d’animo, anche in casi di agitazione».
Un altro filone oggi molto seguito, che di sicuro ha a che fare con lo stress, è quello dell’igiene e dell’eliminazione dei batteri. Molte fragranze d’ambiente oggi sono usate nell’industria alberghiera, negli ospedali, nelle compagnie aeree, nelle banche e nei trasporti urbani. Oltre a regalare esperienze multisensoriali, infatti, alcune essenze possiedono forti proprietà antibatteriche. Se contenuti all’interno di un bouquet diffuso in un luogo chiuso, gli oli essenziali di cannella, di origano, di timo, di chiodi di garofano, di citronella, di tea tree e di litsea cubeba (una pianta sempreverde che cresce in Cina) sono in grado di ridurre di circa l’80 per cento la presenza di batteri, lieviti e funghi.
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