Profumo di Chocolate Greedy (Montale) in Canto di Natale (Charles Dickens)
“Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.” (C. Dickens)
Insomma, che lo si voglia o no, sembra che Dicembre debba essere un mese speciale, diverso dagli altri, un po’ come Agosto!
L’aria gelida è la stessa che ci ha tenuto compagnia a Novembre e sarà la stessa di Gennaio, ma chissà come mai ci sembra più frizzante, una sferzata alla quale rispondiamo col sorriso. Le sere che scendono in fretta, altrettanto in fretta si riempiono di mille luci colorate, così come le nostre abitazioni cambiano abito e si colorano di alberi, pacchetti e addobbi natalizi.
Esser di buon umore è più facile e tutto il mese è un’attesa della festa delle feste, quella che riunisce la famiglia attorno alla tavola e che rende i bambini impazienti di aprire pacchi e pacchettini.
Le tradizioni in questo periodo sono un rito. Si rispolverano addobbi, vestiti buoni, biglietti d’auguri, film e racconti. Tra tutti, il racconto dicembrino per eccellenza è senz’altro “Canto di Natale” di Charles Dickens. Fa parte della tradizione per qualcuno di noi, ma dovrebbe diventarlo anche per chi il libro non l’ha mai letto, fermandosi magari a vedere una delle numerose versioni cinematografiche. Dickens, però, deve essere letto e nessun film potrà rendere la sua scrittura acuta, la straordinaria capacità di evocare emozioni e riflessioni profonde, capaci di riportarci al vero spirito del Natale.
La storia dell’avaro e gretto Scrooge, che nella notte della Vigilia ha la fortuna di essere visitato dagli spiriti del Natale, è la storia di molti di noi. Sgrooge lascia che alla sua triste vita gli inaridisca il cuore, così cieco da non vedere l’amore attorno a lui, nonostante le ristrettezze e l’infelicità che lui infonde al suo collaboratore Mr. Cratchit e all’indifferenza che impone all’unico nipote Fred. Una notte, a tratti spaventosa a tratti di una tristezza infinita, che permette a Sgrooge di ripercorrere la sua vita passata, di osservare la sua vita presente e di gettare uno sguardo al futuro meschino che lo attende, se non deciderà di cambiare sé stesso.
Condotto dagli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro, Scrooge ha la rara fortuna di guardare sé stesso, di capire che ogni persona, lui compreso, è il frutto degli accadimenti occorsi e di come questi lo hanno plasmato e per questo perdonarsi e ricominciare.
C’è sempre la possibilità di ricominciare, se solo lo vogliamo veramente. Chi diventa buono solo a Natale e alle feste comandate è senz’altro imparentato con il vecchio Scrooge. Ma che vuol dire, poi, essere buoni? E perché dovremmo esserlo? E chi l’ha detto che il Natale è una festa bella, di quelle che tutti attendiamo con trepidazione?
Ecco, allora dovremmo riconsiderare la cosa da un diverso punto di vista.
Forse il Natale dovrebbe essere il simbolo di una predisposizione dello spirito che ci accompagna tutto l’anno e non solo un paio di giorni sui trecentosessantacinque del calendario.
Sono le azioni che riflettono lo spirito dentro di noi e le azioni possono essere quotidiane. Ognuno di noi saprà come portare lo spirito del Natale in ogni giorno dell’anno. Piccoli gesti, delicati pensieri che portano il sorriso, non serve fare atti eclatanti, a volte basta davvero poco per cambiare la giornata a qualcuno e a noi stessi.
Occorre aver voglia di fare qualcosa di inusuale, come provare amore e donarlo a chiunque si incroci sul nostro cammino senza aver paura di sembrare “strani”, senza temere il giudizio degli altri, ma solo quello del proprio cuore. Perché è il cuore, alla fine, che sa consigliarti le strade migliori.
Che profumo ha una buona azione in Inverno?
Un profumo gourmand che ricorda i fornai di una volta, quelli che sfornavano pane e dolci deliziosi, o il retrobottega di una pasticceria la domenica mattina. Lo spirito del Natale profuma di Chocolate Greedy di Montale, naturalmente!
Un’eau de parfum così deliziosa da far venire l’acquolina in bocca. Annusiamo e un sorriso si dipinge sul nostro viso con la sensazione di aver infilato il naso tra gli ingredienti preziosi di un mastro pasticcere intento a preparare leccornie ipercaloriche ed entusiasmanti. L’apertura stuzzicante del caffè che s’intreccia con la ghiotta freschezza dell’arancia amara ricorda proprio quelle belle mattine fredde, sì, ma di quelle mattine che, chissà come mai, ci sentiamo di buon umore e tutto sorride anche se fuori fa un freddo polare ed è Lunedì! Il cuore racchiude, poi, un’esplosione di aromi caldi e avvolgenti, un inno alla morbidezza del cioccolato e della vaniglia del Madagascar per farci sentire coccolati e felici a ogni annusata che faremo, perché vi assicuro che porterete al naso il vostro polso vestito da Chocolate Greedy più volte durante il giorno, per seguirne l’evoluzione olfattiva e perché di coccole e sorrisi non ci si stanca mai.
La chiusura, lunga e persistente, svela uno scoppiettio di frutta secca tostata, con aromi di nocciola e noccioline abbrustolite al punto giusto per esaltarne al meglio gli effluvi croccanti. Chocolate Greedy è una festa odorosa, un incanto di gioia e pensieri positivi, uno sfacciatissimo inno al pensiero positivo, che ci induce ad affrontare ogni giorno con lo spirito del Natale nel cuore.
E voi come vivete il Natale tutto l’anno? E che profumo ha? E di Scrooge che ne fu? Beh…
“Con gli spiriti non ebbe più a che fare, ma si rifece con gli uomini. E di lui fu sempre detto che non c’era uomo al mondo che sapesse così bene festeggiare il Natale. Così lo stesso si dica di noi, di tutti noi e di ciascuno!”
Buon Natale a tutti!
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Le note di apertura di goloso caffè richiamano il risveglio dei pensieri che ricordano il rinnovamento energetico, sopportato dall’identità magica dell’arancio amaro che calma gli animi agitati rendendo la vibrazione lenta, armonica e tenace. Le note di apertura che io definisco come note di pensiero aiutano la mente a vedere con occhi luminosi la vita che si appresta a rinnovarsi nel Natale. Le note di cuore che definirei le note emozionali rispecchiano il profondo desiderio consolatorio del cioccolato che abbraccia il cuore risvegliato nella tenera vaniglia, esprimendo arte della seduzione nel più autorevole effluvio della polvere profumata del pistillo vaniglia. Infine le note di ricorso imprimo in questa identità olfattiva il legame cosmico dell’aroma fumo nell’originale e goloso croccante nocciola e regala nella frutta secca abbrustolita identità alchemica dello gnomo che d’inverno si chiude nella tana per riscoprire il piacere dell’amare verso se stesso in un attimo di gelo natalizio che diventa calore umano fatto di gocce d’amore puro candido come la neve che scende dal cielo e caldo come il fumo che scalda il camino del nostro cuore!
Il più bel gourmande del mondo, lussuria pura. Mille volte meglio di Amour de Cacao che sa di biscotto pandistelle.
Bellissimo!! Insieme a l’eau trois è il profumo che più di tutti mi evoca il Natale. Lo indosso anche fuori stagione con il sistema layering, lo alleggerisco con uno spruzzino di Eau de Tarocco che gli dà luminosità e lo fa diventare più frizzante.
Ok, è meraviglioso ma ogni volta che l’ho indossato mi sembrava di essere caduta nel pentolone del pasticcere… peccato perché la chiusura è notevole. Sogno un chocolate meno greedy e più bitter, lo vorrei tagliato con le stesse note aranciate che aprono la Vanille di MDO, non la spolveratina agrumata che gli ha dato Montale, una grattugia di scorza di bergamotto, una punta di cannella nel cuore e legno di cedro sul fondo. Il mio chocolate dovrebbe essere così!!