Profumi Novità 2017. Le nuove fragranze da amare
L’anno appena passato è stato da record, la conferma è arrivata allo scadere di dicembre con la news pubblicata da Pambianco prima di Natale: poche righe accompagnate da cifre da capogiro e un sorpasso che indica un settore, quello della profumeria artistica, in pieno fermento e in crescita, o saturo e sul punto di implodere. Dipende dai punti di vista.
Secondo le rilevazioni condotte dalla società di formazione e consulenza Cinquième Sens il 2016 ha visto il debutto di oltre 2mila fragranze, il 41% di queste riguardavano la profumeria di nicchia, contro il 34% della commerciale. Una percentuale impensabile fino al 2015, quando il numero di lanci nel selettivo era di gran lunga superiore rispetto a quello della profumeria indipendente o artistica. Se i dati di crescita non dovessero subire un rallentamento, aspettiamoci dunque un 2017 ancora più ricco e affollato di nuove fragranze: alcune di queste arriveranno in profumeria nelle prossime settimane senza aspettare la primavera e la Milano Perfume Week, tradizionale appuntamento scelto da molte Maison per presentare le novità dell’anno.
La prima è Molinard, decisa ad addolcire il rigore dell’inverno con un fiore croccante e una composizione languida e avvolgente. Fiorito dalla testa al cuore, Heliotrope presenta una overdose di eliotropo, note di ylang ylang, rosa, gelsomino, iris e una coda cremosa di fava tonka e muschi. Non attende l’aria frizzante di marzo neanche Miller et Bertaux, il brand francese presenta in Italia entro la fine di gennaio l’inedito New Study/postcard, un agrumato verde e succoso che sembra creato apposta per accordarsi alla nuance corroborante Greenery eletta da Pantone “Colore del 2017”. Lasciata l’India e le sue atmosfere mistiche, il duo Francis Miller e Patrick Bertaux si gode il sole su un’isola del Mediterraneo: la loro nuova eau de parfum è una cartolina che profuma di serenità e natura, di giornate lente e oziose, con polpa di fico e cocco, fiori selvatici, erbe aromatiche, pompelmo e arancio amaro.
Di segno opposto, invece, è la nuova “eau de peau” firmata Liquides Imaginaires che approda in questi giorni in profumeria. Sequel di Peau de Bête, più mansueta ma lo stesso predatrice, Belle Bête attinge alle antiche credenze che narravano di essere umani capaci di trasformarsi in animali, durante le notti di luna piena. La sua piramide orientale e carnale, senza fiori, ombrosa e densa di essenze proibite, è stata prodotta in soli 100 esemplari. Arriva prima dell’inizio di febbraio anche l’iris “a sangue caldo” di Atelier des Ors. Dopo una fugace apparizione a Firenze che aveva conquistato il pubblico di Pitti Fragranze 14, si erano perse le tracce della sesta creazione della Maison. Nessuno poteva immaginare che Jean-Philippe Clermont, fondatore del marchio, avrebbe aspettato il passaggio delle stella cometa, fino all’ultimo granello luccicante, per lasciare libera (di incantare chiunque) la scia dorata di Iris Fauve. Marie Salamagne ha creato per Atelier des Ors un fragranza percorsa da sfumature poudré e animaliche, morbida e calda, che fa le fusa su un tappeto di muschi e tira fuori gli artigli grazie a patchouli, vetiver e cipriolo.
Voglia di leggerezza e trasparenza, in casa Kurkdjian. E’ cristallina e fresca come rugiada di primavera la nuova Aqua che Maison Francis Kurkdjian lancia a febbraio. Aqua Celestia è una eau de toilette che sembra piovuta dal paradiso: distilla la vivacità aromatica del lime, della menta e dei germogli di ribes, anticipando il sole e il tepore della primavera con tocchi di mimosa e muschio. Sempre a febbraio, fiorisce l’acqua ibrida Eau Dominotée che Diptyque presenta in una limited edition profumata di rosa e romanticismo, vestita di una fantasia traboccante di corolle e foglie immaginarie su un disegno esclusivo dello studio Antoniette Poisson. Trait d’union tra un profumo per il corpo e una fragranza per la casa, l’Eau Dominotée può essere vaporizzata sulla pelle, sui tessuti e sulla carta.
Ha avuto solo qualche mese di pausa la saga inaugurata lo scorso anno da Penhaligon’s con i primi interpreti della collezione Portrait – Lord George, Lady Blanche, Duchess Rose e The Duke – sceneggiati in fragranza. La testa di un pavone e di un leone sigillano e raffigurano lo spirito dei nuovi ritratti, Clandestine Clara e Roaring Radcliff, rispettivamente un orientale legnoso e un ambrato liquoroso, che inaugurano il 2017 di Penhaligon’s. Non è stata ancora annunciata la data esatta della loro comparsa nelle profumerie italiane, ma poiché “viaggiano” in coppia non sarebbe una sorpresa se fosse in occasione di San Valentino. Sarà invece disponibile in tempo per diventare un regalo d’amore il chypre femminile Tenue de Soirée realizzato da Mathieu Nardin per Annick Goutal. Il pompon, soffice come un piumino da cipria vintage, attaccato al collarino di questo nuovo Annick Goutal, audace quanto un evening dress che lascia la schiena nuda, suggerisce al tatto la sensualità delle sue note principali, l’iris e il patchouli.
Questa prima tornata di fragranze che inaugurano il 2017 si chiude con due jus, entrambi in uscita a marzo, attesi con impazienza dagli appassionati della profumeria d’autore: Superstitious e Naja. Il primo è il tributo fragrante di Frederic Malle all’arte di Alber Elbaz, dentro il quale Dominique Ropion ha mixato genio e passione, eleganza e ironia, oltre a fiori, aldeidi, patchouli, vetiver, incenso e ambra; il secondo è l’ultimo ipnotico opus della vulcanica Vero Kern, un vero.profumo che festeggia i 10 anni di attività del brand svizzero catturando l’olfatto dentro spire di tabacco e cuoio. Che siano cristalline, carnali, romantiche, notturne o solari, le prime fragranze del 2017 promettono un anno d’oro per la profumeria d’autore, l’augurio è che il seguito continui ad essere nel segno della qualità.
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Ciao Simona, aspetto con ansia e trepidazione l’uscita del nuovo profumo FM!