Profumi e sport. Le fragranze ideali per il fitness
Un binomio, quello del profumo abbinato allo sport, che fa tanto pubblicità anni ’90, con il bel ragazzo che si tuffa nel mare cristallino o che si allena per scolpire i muscoli. «In realtà dietro si nasconde un concetto più concreto, fatto di note che evocano davvero sensazioni dinamiche ed energizzanti», spiega Roberto Dario, chimico e creatore di profumi. «Certo, non si indossa il profumo durante l’attività anche perché, con lo sforzo fisico, si suda di più e la scia evapora rapidamente, ma ci possono essere alcuni bouquet indicati per il momento successivo, quando ci si rilassa ma si vuole ancora trasmettere un imput fresco e stimolante».

Il messaggio sin dall’inizio si è rivolto a un pubblico maschile e, bisogna dire, in modo un po’ discriminante, oggi decisamente superato, come se le donne non fossero interessate all’argomento: non sono state realizzate tante fragranze sportive “per lei”, anche se negli ultimi anni la comunicazione è diventata più gender free. Tornando agli accordi adatti a un target “attivo”, al primo posto si trovano gli agrumati e le erbe aromatiche, tra cui il basilico e il rosmarino, ideale per abbassare la temperatura corporea. «Tutto il mondo dei fougère maschili, che a sua volta è legato all’idea dell’acqua di colonia, dalle sfaccettature frizzanti, riporta al movimento, alla forma fisica e al fitness», dice Flavia Romana Durante, giovane creatrice e titolare dello Studio Fragrans a Roma. «Anche se nel dettaglio si parla di una categoria precisa: quella dei fougère “watery”, cioè acquatici, che spesso utilizzano la molecola sintetica del calone, per rappresentare l’idea dell’acqua, del mare e del sale. Sempre in laboratorio per questo scopo si ricorre al DHM (sta per diidromircenolo), altro componente di sintesi che rende più diffusivi e persistenti i bouquet agrumati e li unisce con le note più erbacee».
Come succede nel mondo olfattivo, gli ingredienti utilizzati sono fondamentali, ma conta molto il messaggio – soggettivo e/o oggettivo, non importa – che il profumo vuole trasmettere, dato anche dai dettagli, dalle immagini e dai ricordi che risveglia. «Non a caso i flaconi di queste fragranze sono blu o verdi, che sono colori legati al mare, all’estate, alla freschezza», continua Flavia Romana Durante. «Anche le materie prime ozoniche e trasparenti oppure i fiori freschi leggeri come il mughetto, il ciclamino e il giglio marino interpretano bene questo messaggio: il mitico Eau d’Issey di Issey Miyake, che ruota a questi ingredienti ed è stato creato nel 1992, ha espresso tra i primi un concetto di purezza e di minimalismo, intrecciato anche all’aria aperta, al mare, agli sport acquatici».

La stessa narrazione, oggi più che mai, si può declinare anche nell’ambito delle attività che hanno una connotazione più meditativa e meno fisica o, meglio, più soft. «Secondo me tutte le discipline come lo yoga, la meditazione, il pilates, lo stretching si abbinano a un sillage delicato e lieve, realizzato, per esempio, dalla rosa, dal mughetto e dal caprifoglio», commenta Roberto Dario. «Sono jus che si possono indossare anche durante l’attività, vista che questa non richiede uno sforzo fisico esagerato e, nello stesso momento, sentire nell’ambiente queste note può contribuire al rilassamento, a stimolare l’immaginazione e la percezione di sé».
L’abbinata profumo/sport in tutte le sue accezioni varia a seconda delle caratteristiche prevalenti. «Chi ama la danza di solito vuole esaltare la sua parte più seduttiva con note avvolgenti di ambra e di muschi», aggiunge Dario. «La Zumba, i balli caraibici o latino-americani, invece, possono richiamare la frutta esotica tra cui mango e papaia». Basta creare l’atmosfera giusta.
(Photo Credit: Adobe Stock)
Lascia il tuo commento…