Parfum e vinili: perché mettere il naso nelle sue compilation potrebbe essere un’ottima mossa
Tra i tanti, molteplici e variegati fattori che aiutano una donna a catalizzare l’attenzione di un uomo ci sono le scelte. E tra quelle che un uomo nota di più ne possiamo citare alcuni tipi in particolare: l’auto che una donna sceglie; i vestiti o l’abito che prediligerà per il primo appuntamento; il primo luogo del cuore che deciderà di mostrarvi (questo è anche possibile che lo mostri a tutti i fidanzati, via via, e diciamo che non è proprio una meraviglia, come idea, ma andiamo oltre…).
Poi ci sono quelle scelte dove sono le note e gli accordi a fare la differenza, e si tratta fondamentalmente di due: i profumi e i dischi. Sapete, ci sono persone che, appena entrate in casa di una nuova conoscenza, vanno a guardare come prima cosa la libreria; altre aprono subito il frigorifero, ma ci auguriamo che le sbattiate subito fuori di casa; altre ancora vanno a guardare quali dischi possedete.

Rilassatevi, è una semplice curiosità: le passivo-aggressive che non vedono l’ora di attaccare rissa con frasi come “Ma figurati se io devo venir giudicata per la musica che ascolto!” possono terminare la lettura qui e andare tranquillamente a farsi un Mojito. Nessun giudizio. Si può però capire molto di una persona, soprattutto in positivo, dalla musica che tiene sullo scaffale o nell’iPod piazzato sul dock.
Tra le scelte più intriganti che io ho trovato a casa di donne che gentilmente mi ci hanno invitato a cena o a bere qualcosa, ricordo ad esempio “Getz/Gilberto”: un vinile contenente alcune delle composizioni di Antônio Carlos Jobim (che vi suona il pianoforte) che sono diventate degli “standard”, sia nella musica leggera che nel jazz. Qui sono le note cool del sax a volte vibrato di Stan Getz a fondersi con la voce un po’ nasale e la chitarra percussiva di Joāo Gilberto e a dar vita a quei capolavori che portano il titolo di “Desafinado”, “The Girl from Ipanema”, “Só Danço Samba” e “Corcovado”.
Un’altra volta, in un’altra casa, fui sorpreso da “The Language of Life” degli Everything But the Girl, duo inglese emerso nei primi ’80s con la famosa British invasion di quella decade, e qui circondato da musicisti e session-men fusion e jazz che rappresentavano la crema del periodo (siamo nel 1990), da John Patitucci, a Russell Ferrante, a Michael Brecker. Qui le note e le influenze fusion si alternano a un pop sofisticatissimo, in brani che passano dal suadente e malinconico (“Driving”), al magico e sentimentale (“Meet me in the Morning”). Se fosse un profumo, come nel caso del disco precedente, sarebbe elegante e sofisticato, sebbene un po’ più intenso e marcato.
Un altro disco che trovai, in un’altra casa, fu un CD di “Eine Alpensifonie” (Sinfonia delle Alpi) di Richard Strauss – niente a che vedere con la dinastia degli autori di valzer viennesi – componimento atipico nel suo genere e caratterizzato da un’imponente organico orchestrale, simile a quello delle grandi sinfonie di Mahler. Insomma, basta immaginare le montagne, i pini, gli abeti e i larici per pensare a un profumo molto intenso, come è in effetti quello che emana dalle note di questo disco, che nel panorama della classica è assai particolare e denota la ricerca di qualcosa che vada oltre.
E figuriamoci se la scelta di un profumo non dice altrettanto di una persona, uomo o donna che sia. Ad esempio, quando incontrate chi ha scelto Freedom di Franck Boclet, un’essenza calda e unisex, tutto si ricollega a quanto detto sopra: la fragranza si ispira alla musica degli anni ’80, da moltissimi (ed è vero) considerati i più prolifici sotto l’aspetto dell’attenzione agli arrangiamenti e ai suoni. Le sue note di apertura sono infatti esperidate e aromatiche, con bergamotto, mandarino, basilico, rosmarino e un tocco di cumino. Nella nota di cuore, come in un sofisticato arrangiamento musicale, Freedom evoca ritmi caraibici, con rhum, frutto della passione, monoi e fava tonka. Infine, il muschio bianco e la nota orientale di vaniglia conferiscono pienezza e sensualità al “groove” patchouli: un profumo brillante come il singolo omonimo degli Wham! Ma non un’essenza per persone qualunque, uomo o donna che siano. E assaggiandolo capirete perché.
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