Palissandre d’Or. Aedes de Venustas esplora l’impero delle cortecce nobili
Si chiama Dalbergia sissoo, ma tutti lo chiamano palissandro. Quando viene inciso sprigiona un odore dolciastro e persistente e il suo legno ha un colore ricco di venature rosa che gli fa meritare l’appellativo di “legno di rosa” (da non confondersi con il legno di rosa impiegato in profumeria ed estratto dalla Aniba rosaeodora). A questo legno così particolare proveniente dal nord dell’India, usato anche per la costruzione degli strumenti a corda, è dedicato Palissandre d’Or, il N.5 di Aedes de Venustas che sarà presentato in anteprima a Esxence 2015. Un sontuoso orientale legnoso che segna un cambio di rotta olfattiva da parte della maison newyorchese. Infatti, con questa fragranza Aedes de Venustas si avventura in un regno diverso da quello esplorato nelle precedenti quattro creazioni, altrettanto antico e sacro quanto l’incenso: l’impero delle cortecce nobili e dei legni sacri.
Dopo Bertrand Duchaufour, Ralf Schwieger e Rodrigo Flores-Roux, il capitano di questa nuova avventura è un naso d’eccezione, Alberto Morillas, chiamato a creare un jus che vibra in modo diverso a seconda del calore e della grana della pelle. “Non posso fare profumi troppo figurativi, racconta Morillas. Per me un profumo è come una melodia“. Con Palissandre d’Or il naso spagnolo ha trasformato l’aroma della Dalbergia sissoo in una musica ipnotica da “sentire” con il naso. Un profumo che vuole essere un viaggio silenzioso nell’essenza del legno e che esprime la quintessenza dello stile Morillas, da lui stesso definito in tre parole: fluidità, trasparenza e potere.
La fragranza è ricca di note speziate, legnose e ambrate; il packaging invece è connotato da colori profondi e mistici come il seppia, il rosso lacca e l’oro fuso. Il jus una volta indossato si innamora subito della pelle scaldandosi lentamente e facendo emergere l’aroma dell’ambretta che mima l’odore del muschio con sfaccettature di rosa, pera e iris. Un’apertura delicata e soffusa che definisce il carattere unico di questa composizione che accompagna i movimenti del corpo per molte ore senza abbandonarlo mai. Poi la fragranza si anima con accenti di pepe rosa, coriandolo, noce moscata e cannella, un passaggio bellissimo che la proietta nel suo habitat naturale, un mercato di spezie orientali, in cui Palissandre d’Or si “accende” e assume tonalità rossastre e brunite, prima di rivelare un cuore intagliato nel legno di sandalo, sottilmente fumoso, rosato e cremoso, reso ancora più sensuale dal calore lattiginoso del balsamo di copaiba e dall’olio di patchouli.
Il fondo è sempre legnoso, più asciutto del cuore, ed è levigato su un trio di cedri: il cedro della Virginia, dall’aroma caldo e tonificante, che infonde vigore alla composizione; il cedro cinese dalla sfumatura di tè Lapsang Souchoung che affumica leggermente il finale rendendolo più misterioso; il cedro dell’Alaska che, dopo la distillazione, rivela una nuance di cuoio russo decisamente affascinante. E in coda Morillas posa un tocco di ambrox, a sigillare la composizione, a dare volume e persistenza al jus.
Un profumo dal cuore di legno e la coda di corteccia può essere morbido, confortevole e avvolgente? La risposta è sì! Se ne volete una prova non dimenticatevi di inserire Palissandre d’Or nella Sniff List della Milano Perfume Week 2015.
Concentrazione e Formato Palissandre d’Or – Aedes de Venustas
Eau de Parfum, 100 ml
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Potrei comprarlo a scatola chiusa, i profumi di Aedes mi piacciono tutti…. ma ne tirano fuori uno nuovo ogni sei mesi?? Sono perplessa….
Interessante. da quello che ho capito dovrebbe essere un sandalo lattonico con una decisa venatura muschiata e speziata. Sulla carta mi piace!
Troppe novità, basta! Non sono ancora riuscito a sentire Copal Azure ed ecco che esce questo. Ma dove siamo, in un supermarket??? I profumi fateceli sognare, desiderare, agognare, porca miseria!!
Noooo, speravo continuassero il filone incenso che adoro. La Azur è magnifica, un vero capolavoro!!