Pace interiore, felicità e poesia: il paradiso in fragranza di Dusita
Questa storia inizia in una casetta a Bangkok abitata da una famiglia speciale: una madre insegnante di filosofia (Chutatip Umavijani) e un padre che è considerato fra i più grandi poeti thailandesi contemporanei (Montri Umavijani, 1941-2006); e per ultima, ma non certo per importanza, una bimba incantevole e dotata di un nome importante: Pissara, che in thailandese significa “libertà”.
Pissara Umavijani cresce in un ambiente colmo di libri, cultura, giardini tropicali e aromi tipici della cultura siamese; attorniata da due genitori che contravvengono agli stilemi sociali pur di promuovere l’arte, Pissara assorbe come un fusto i valori che le vengono trasmessi e che converranno più tardi nel nome che darà al suo brand di profumi: “Dusita“ significa infatti ricerca della felicità, della serenità, del paradiso qui in terra.
Ma la strada che conduce la bella e talentuosa ragazza al mondo dell’Alta Profumeria e alla creazione di Dusita non è così immediata. Tutto ha inizio ai tempi dell’università; Pissara partecipa per gioco a una gara di bellezza – vincendo anche una fascia – e viene avvicinata da un casting director che le propone un film. Pur digiuna di recitazione, si butta nell’esperienza, memore dell’invito dei suoi genitori a seguire il proprio cuore e l’arte. In poco tempo, si ritroverà a recitare in cinque lungometraggi e a viaggiare per il mondo. In questo periodo, grazie a un amico dell’industria cinematografica, si avvicinerà al mondo della profumeria vintage: passaggio iniziatico e fondamentale che la traghetterà nella nuova fase della sua vita e alla sua vera e profonda passione.
Fragranze come Fracas, Joy e Narcisse Noir, come lei stessa racconta, le sembravano “vive”, vibranti di vita e la catapultavano in epoche in cui le persone si prendevano il tempo della calma, del potersi godere la bellezza dei momenti. Pissara diventa, in poco tempo, una vorace collezionista di vintage e al contempo un’attenta studiosa autodidatta delle composizioni olfattive. Quindi, per hobby privato, inizia a creare i primi profumi, ideando le formule di quelli che diventeranno in seguito dei successi.
Il trait d’union fra l’hobby e una vera e propria professione è un evento drammatico: nel 2006 muore infatti l’amatissimo padre. La madre crolla in uno stato di totale tristezza e Pissara promette a se stessa di fare in modo che gli insegnamenti e le poesie di Montri non muoiano con lui, ma possano vivere attraverso fragranze in grado di sollevare lo spirito a quel livello di serenità che il padre tanto aveva agognato.
Ecco quindi che in nuce prende forma – ancora a livello personale – uno dei bestseller di Dusita, l’eccezionale tabacco verde smeraldo Issara (che sarà poi edito nel 2015). Issara significa la gioia della tranquillità e si inanella su una struttura fougère in cui ha molta importanza l’elemento naturale. Il primo annuso è una ventata balsamica di ago di pino silvestre; una ricca e vivida texture di vetiver e note erbacee dipingono una camminata in una soffice foresta. Nel cuore si muove un tabacco umido e gentile, dal lucente riflesso paglierino che si sposa in perfetta armonia con una tonka vellutata. L’aura soffusa è completata nel fondo da un magico muschio, da aromi terrosi estremamente rari e incredibilmente naturali avvolti dall’ambra grigia ampliata fino al tocco finale del muschio quercino.
Dopo la morte del padre, Pissara decide di andare a Parigi e li si iscrive alla Sorbonne. Il tam tam degli amici parigini sulla bellezza dei suoi profumi si diffonde e fortuna vuole che le sue creazioni vengano annusate da Francois Henin (fondatore di Jovoy e Jeroboam); questi la incoraggerà a rendere reale il proprio sogno dandole suggerimenti preziosi per coniugare il background siamese e culturale all’Haute Parfumerie francese, dando finalmente vita a Dusita.
Dusita si erge dunque su tre pilastri: l’amore e il ricordo per il padre e le sue opere, la passione per i vintage e la raffinatezza qualitativa della profumeria francese. Il tutto avvolto nell’estrema sensibilità orientale di Pissara e l’attenzione alla naturalità degli ingredienti che rendono le composizioni Dusita un mix eclettico e di ampio respiro artistico. L’ispirazione trae nutrimento da concetti come l’amore, il miglioramento di se stessi e la tranquillità della mente.
Esemplare è uno dei capolavori del brand, Melodie De L’Amour (premiato a Berlino come miglior profumo artistico nel 2017). Fragranza floreale orientale, muove dall’incipit di una poesia di Montri Umavijani fra le preferite di Pissara: ”My feeling for you is like a blooming flower in an empty room” (Ciò che provo per te è come un fiore che sboccia in una stanza vuota); leggendo questo verso, Pissara ha immaginato un profumo che evochi la dolce benedizione dell’essere innamorati. Ecco perché Melodie De L’Amour è composto da un bouquet di 150 varietà di fiori bianchi, benché la regina ne sia una tuberosa abbracciata a un principe gelsomino. Creazione potente ma al contempo aggraziata, che si svela pian piano, proprio come un amore che sta sbocciando.
Sicuramente da annoverare fra i migliori profumi che contengono vero oud è poi il mastodontico Oudh Infini (2015). Anche qui Montri Umavijani – che oltre che poeta fu viaggiatore appassionato di avventura e scoperta – designa la trama con una frase:”It’s true that man should not give in to a dream; but without it, what is life?” (Un uomo non dovrebbe indulgere nel sognare, ma senza il sogno che cosa sarebbe la vita?).
Ecco l’incentivo ad avventurarsi nella vita, a scoprire con entusiasmo mondi al di là dei propri confini. Questa animalica fragranza impiega nella testa un oud del Laos dei più rari e puri. Gonfiato all’ennesima potenza dall’indolica marcia di uno grezzo zibetto, prende il volo grazie ai fluttuanti petali di una rosa di maggio sicura di sé; si dischiude poi nel cuore un tenero accordo di fiore d’arancio tunisino che come una punteggiatura vivacizza di echi fruttati il drydown lussurioso di vaniglia del Madagascar, benzoino e cremosissimo sandalo.
A questi tre splendidi primi lavori, si sono poi aggiunte come perle di una poesia olfattiva altre quattro elegantissime fragranze: l’esotica celebrazione della sensualità di Douceur De Siam e l’omaggio ai classici chypre verdi di Le Sillage Blanc nel 2016; la freschezza femminile del raffinatissimo Fleur De Lalita e il delicatissimo soffio erbaceo di Erawan nel 2017.
Avendo come prima regola il continuo miglioramento della propria arte, la produzione artistica di Pissara è centellinata al massimo, volendo assicurarne l’originalità (“We aim to create great fragrances that can’t be copied?”, afferma lei stessa) in un concept che miri all’eccellente connubio del patrimonio culturale, religioso e tradizionale siamese all’assoluta elegante esclusività dell’Haute Parfumerie.
Nato a livelli eccellenti pur in un passato recente, Dusita è già da considerarsi una presenza di magnetica portata e, per rubare le parole a Luca Turin, Pissara è nell’orizzonte della profumeria artistica ”a beautiful new voice”.
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