Oranges, Lemons, Chic e Underground. Quattro chiacchiere con James Heeley
James Heeley parla del suo nuovo profumo e di altro ancora…
Questo è il mio nuovo profumo Oranges and Lemons, Say the Bells of St. Clement’s.
Un eau de cologne inglese, tradizionale, nuova e contemporanea. Non è un eau de cologne nel senso tradizionale, ma lavora più come un eau de parfum. E’ un profumo che ho creato per me stesso. Sono un inglese che vive in Francia, quindi per me adesso è semplice dire cosa sia “inglese”. Quando vivevo a Londra era per me difficile definire cosa fosse “inglese” o cosa non lo fosse, ora con la distanza è tutto molto più semplice.
E’ un profumo chic senza tempo con un pizzico di underground. Quest’ultima connotazione prende spunto dal Cockney, un modo di parlare londinese che utilizza spesso slang in rima. Così “Oranges and Lemons” fa rima, infatti, con “St. Celement’s“.
Questo nuovo profumo ripropone, dunque, l’unione marcatamente underground dell’area East End londinese, insieme alla classe e allo chic tipici del West End.
Quale è la sua composizione?
Dentro ci sono ingredienti che tradizionalmente si trovano nelle note di testa di una cologne: arance, limoni, bergamotto. Nelle note di fondo, muschio di quercia, vetiver e rosmarino. Le note di cuore sono neroli, fiori d’arancio, ylang ylang.
E’ un profumo fiorito ma quando lo annusi non senti prepotentemente i fiori. E’ molto semplice, assolutamente chic e contemporaneo, non è importante realmente quello che contiene, piuttosto come viene indossato. Tutto una questione di attitudine.
Se ami le eaux de cologne moderne ed alla moda, Orange and Lemons è veramente molto buono. Ho dieci profumi nella mia collezione ed ho realizzato Oranges and Lemons, Say the Bells of St. Clement’s per me stesso. Non è incredibilmente originale, tuttavia la sua originalità sta nel fatto di reinterpretare il classico per renderlo più interessante e moderno, senza creare tuttavia un profumo folle e stravagante.
Per te cosa è la Profumeria Artistica?
Profumeria Artistica è un termine che per me significa: indipendenza e qualità.
Un profumiere di nicchia vuole solo creare un profumo e non ha alle spalle un’area marketing, non fa test di marketing, non lancia un profumo; semplicemente lo porta sul mercato.
Sia che io abbia successo sia che non lo abbia, rimango comunque sul mercato perché i profumi mi piacciono e piuttosto concedo alle persone il tempo di scoprire ed apprezzare ciò che di speciale ho creato.
Come in tutte le cose della vita. Ad esempio, nella musica ci sono pezzi che senti e comprendi subito con cui stabilisci un feeling immediato, magari però ti stancano dopo poco. Spesso la musica più bella è quella un pochino più complicata da comprendere all’inizio, ma poi quando la scopri, finisce che te la porti dentro per molto più tempo.
Quando ho creato Esprit du Tigre, all’inizio è stato definito strano, come se profumasse di matto, ma con il tempo è diventato uno dei profumi più ricercati della mia linea e sicuramente uno dei primi attraverso il quale le persone si approcciano ai miei profumi.
La differenza sostanziale è che i grandi brand portano avanti investimenti importanti e lanciano un prodotto sul mercato velocemente, in grandi quantitativi. Se non rientrano in tempi brevi dalle spese viene fermata la produzione. Noi non abbiamo questa forte pressione e possiamo proporci semplicemente dicendo “eccoci noi siamo così!“. Ovviamente, se le persone acquistano e gradiscono il nostro lavoro, noi siamo portati a produrre nuove fragranze, ma l’obiettivo principale non è fare business ma amare il profumo.
Io adoro il packaging, sono un graphic designer e per nel progetto Heeley curo la grafica, l’immagine ed ovviamente creo i profumi. Piano piano, si studia e si migliora è come imparare una lingua, solitamente si comincia con le prime parole e piano piano si apprendono espressioni sempre più complicate.
Quando creo un profumo, lavoro a stretto contatto con i nasi e metto insieme gli ingredienti; pur non scrivendone la formula o pesandone gli ingredienti ne sono totalmente coinvolto, odoro tutto.
Non sono un tecnico anche perché è la parte per me meno interessante.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione Martina Fantini
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ormai state aprendo una TV bene bene :)