Oranger Moi: la voce dell’estate, l’architettura di un profumo
L’estate porta con sé giorni senza fine.
Il suo bagliore è ovunque: nel tremulo movimento della calura tra le piccole crepe dell’asfalto, in un cielo mai guastato da una nuvola, nello sguardo che ora può mettere perfettamente a fuoco la geometria urbana dei grattacieli moderni ed antiche dimore, fulcri opposti di un medesimo panorama, celati da più grigie stagioni.
L’arrivo spavaldo dell’estate risalta tali contrasti, raggiungendo il suo apice in quella privilegiata città in cui il refolo bollente compie la perfetta fusione tra le due armoniose contrapposizioni architettoniche. Questo luogo magico è Barcellona.
La capitale catalana è davvero la sua naturale destinazione, come naturale è la scelta di indossare Oranger Moi, l’opera olfattiva del marchio ALYSONOLDOINI che esprime, in modo mirabile, tutta la carica e l’indomabile energia di questo fulgido periodo.
L’eau de parfum fa parte della linea esclusiva Alyson Luxury Scents insieme a Black Violet, Rose Profond, Rhum d’Hiver, Cuir d’Encens, Marine Vodka, Chocman Mint, Diafana Skin e Crystal Oud.
L’articolata piramide di Oranger Moi emoziona i sensi come un benefico cocktail vitaminico, regalando una sensazione di benessere vivificante e quell’energia sublime che accarezza la pelle di una donna sicura di sé e pronta ad affrontare una giornata fantastica.
Una femminilità raffinata, quindi, che cura il proprio look in ogni dettaglio e sceglie il suo profumo tailor made per sottolineare in ogni momento l’allure e quell’eleganza senza tempo che la fa sentire sempre a suo agio con uno splendido vestito da sera o con una impalpabile camicia bianca di organza.
Il nucleo olfattivo di Oranger Moi ha come protagonista una palette incandescente di agrumi che, unita alla sensualità impetuosa del fiore d’arancio, danza tra strutture a due velocità: la complessa semplicità di Ludwig Mies Van der Rohe e la naturalità figurativa del suo estremo gemello Antoni Gaudí.
I due visionari architetti hanno eletto proprio Barcellona come destinataria di audaci sperimentazioni plastiche: il primo costruendo il padiglione tedesco per l’Esposizione Universale del 1929, perfetto paradigma di classicismo geometrico che, nel suo credo “Less is More” glorifica il materiale ad unico ornamento; il secondo realizzando la sorprendente Casa Battló, trionfo di stili produttivi e d’immaginazione.
In apertura, Oranger Moi inonda di nettare cristallino lo spazio a pianta libera del padiglione dove l’aria e il sole circolano liberamente senza incontrare ostacoli, così come gocce agrumate si posano facilmente sulla pelle di una donna che lascia che il suo candore epidermico venga raggiunto dai raggi estivi.
La presenza del Citrus nobilis, il mandarino, elargisce ascendenza orientale di frutto allegramente zuccherino e polposo mentre il Citrus bergamia, il verde bergamotto dal cuore amarognolo, lievemente acidulato, contrasta egregiamente la sua dolcezza esplosiva. L’architettura di vetro dell’artista tedesco si rispecchia nell’intenso velo agrumato, ritagliando però spazio al materico acciaio che porta con sé più satinati colori ed elisir aromatici più densi, meno volatili.
Il blu inchiostro del cassis, proveniente dal misterioso e selvatico sottobosco, dona stille di liquore asprigno mentre la presenza dello zenzero candito cede a questo cocktail assolato la sua nota pungente come uno scintillante metallo.
Oranger Moi cambia ora direzione e si fonde con le linee sinuose di Casa Battló, tingendo le pareti curve di magnifiche volute floreali che hanno la silhouette tornite della zagara, della giunchiglia e del garofano indiano.
Zahara, lo splendente fiore bianco di ascendenze arabe ed eccellenza tutta italiana, è protagonista incontrastato del cuore di Oranger Moi. Di corolla in corolla, l’ipnotico fiore emana un sentore che contiene tutta la potente delicatezza di freschezza color arancio e nuance elettriche e sensazionali di limoni. La sua esuberanza ben si accorda con lo stile eclettico e gli echi moreschi dell’architetto spagnolo, i cui archi parabolici sono una mirabile combinazione di innovazione e di storia, tra neogotico e medioevo.
La profondità di Oranger Moi circonda il suo apice di scorzette di cannella, screziandolo di un delicato e caldo languore speziato. L’inusuale garofano indiano – chiamato anche tagete – dalla spiccata timbrica acre e pungente, lontana dall’intensità rosata del classico garofano, ammorbidisce la regale soavità dell’ancora più inconsueto Narcissus jonquilla, profumatissima varietà di narciso a più corolle che ricorda all’olfatto gelsomino e spicchi di arancio dolce.
Dopo questo trionfo esperidato e floreale, l’eau de parfum abbraccia l’appassionata leggerezza della fava tonka, del legno di sandalo e di una ricercata vaniglia, contemplando così ulteriori elementi dell’universo costruttivo di Van der Rohe e di Gaudí.
I piccoli granelli della tonka, dalle complesse intensità di mandorla, ambra e soffi poudré, sembrano ricalcare le forme a maschera dei balconi di nero ferro battuto di Casa Battló dove, idealmente, si posa la forza radicale di Van der Rohe, definita dal legno di sandalo che, con il suo incipit boisé, morbido come il velluto, mantiene in mirabile equilibrio l’intera composizione.
Il fiore d’orchidea, da cui si ricava l’essenza pura di vaniglia, regala non solo liquida e fragrante dolcezza ma è un richiamo alla gioia di vivere, allo splendore olfattivo che solo l’estate riesce a donare.
Gli echi delle due personalità artistiche si trovano anche nell’elegante packaging, su disegno di Alyson Oldoini. Le linee squadrate, le superfici trasparenti e metalliche tra tessiture haute couture, sottolineano il gioco di pieni e di vuoti delle correnti architettoniche e la creatività che diventa sostanza.
Oranger Moi di ALYSONOLDOINI è un inno gioioso al benessere e all’entusiasmo dall’animo femminile, una vaporosa cascata di note che parla il linguaggio esclusivo dei fiori accarezzati dal vento caldo dell’estate, tra le vie della città.
Non c’è che una stagione.
Tanto bella che le altre le girano attorno.
L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
(Ennio Flaiano)
Piramide olfattiva Oranger Moi – ALYSONOLDOINI
Note di Testa: zenzero, cassis, bergamotto, mandarino
Note di Cuore: cannella, zenzero, narciso, garofano indiano
Note di Fondo: fava tonka, legno di sandalo, muschio, vaniglia
Concentrazione e formato di Oranger Moi – ALYSONOLDOINI
Eau de Parfum, 100 ml
Eau de Parfum, formato ricaricabile 3×20 ml (60 ml)
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