Oeillet Bengale. Il nuovo profumo di Aedes de Venustas è una rosa che gioca con il fuoco
Ci sono fiori che non sono come appaiono a prima vista, pur avendo un aspetto semplice nascondono una natura ambivalente e un’anima tutt’altro che innocua. Il caso più eclatante nel regno vegetale è il fiore protagonista della terza fragranza firmata Aedes De Venustas: la “Bengala Oeillet”, una rosa che gioca con il fuoco, che vuole essere anche un garofano, metà dolce e metà pungente, dall’aroma soave quanto incendiario. Un focoso, fiero e feroce fiore.
Nonostante il nome “oeillet” (garofano, in francese) che trae in inganno, la “Bengala Oeillet” è in realtà una varietà di rosa cinese, la Rosa Indica caryophyllea, riprodotta dall’illustratore floreale e botanico Pierre Joseph Redouté (1759-1840). Quando Karl Bradl, co-fondatore di Aedes de Venustas, sfogliando il Redouté 1824, il libro di stampe botaniche Les Roses, trova il fiore “mutaforma” ne viene sedotto. È il nome e l’aspetto ambivalente del Bengala Oeillet, piuttosto che il suo profumo che ispira la terza fragranza di Aedes de Venustas.
Anche Oeillet Bengale, come le precedenti fragranze della maison, è attraversata dalle volute argentee dell’incenso, filo olfattivo che riporta il profumo alle sue origini più ancestrali e divine. Se Bertrand Duchaufour l’accosta ad un vibrante accordo di rabarbaro in Aedes de Venustas Signature e Ralf Schwieger lo celebra unendolo a un fiore mistico e misterioso come l’iris bismarckiana in Iris Nazarena, Rodrigo Flores-Roux lo accende con spezie esotiche e petali cremisi.
Con i fiori nel cognome e radici familiari in Francia, diventare un naso era nel destino del messicano Rodrigo Flores-Roux. Laureato con lode all’ISIPCA, ha firmato più di ottanta fragranze per Givaudan, tra cui il celebre Black Cashmere (2002) e Gold (2006) per Donna Karan. Il suo stile compositivo è massimalista e la sua estetica è fortemente influenzata dall’amore tipicamente messicano per il barocco, oltre che dalla passione per i fiori esotici e l’incenso che include nelle sue formule ogni volta che può. Non poteva che essere lui il creatore di un profumo ricco, complesso e sfaccettato come Oeillet Bengale.
Si chiama “bengala”, e non a caso…
Il carattere incendiario della fragranza si fa sentire subito, grazie alle note di testa che sembrano fuochi d’artificio. Il garofano avvolge la piramide con sfaccettature retrò e fiorite prese in prestito da rosa e ylang ylang, per poi accenderla con tocchi caldi e pungenti propri solo di questo fiore. Aggiungere spezie esotiche dai toni esplosivi alle sue note poudrè significa innescare una reazione a catena e Rodrigo Flores-Roux lo fa, senza timore delle conseguenze. La scintilla è accesa da un bergamotto luminoso e pepato che nelle note di cuore lascia la scena all’incenso. Spinto nel cuore dell’Oeillet Bengala, uno stecco di incenso rovente lega le note di testa agrumate alla base resinosa dolce, come fosse il gambo del fiore. Il seguito è un’esplosione di spezie calde, fredde, umide e secche, tutte decisamente graffianti: pepe nero, cannella, cardamomo, chiodi di garofano, zafferano, zenzero e curcuma.
Una volta domato l’incendio di spezie, emerge finalmente il carattere femminile della fragranza, sensuale come un bacio col rossetto al gusto di fragola e pericoloso come un grande felino. Complici il paese di provenienza – il Bengala – e i petali seghettati simili piccoli denti acuminati, la Rosa Indica caryophyllea reincarnata è anche una tigre che con i suoi artigli dà un’ultima zampata speziata al fondo ambrato, prima di lasciarsi addomesticare da vaniglia, tolu, benzoino e labdano. E solo sul finale l’Oeillet Bengale si raggomitola docile e languida facendo le fusa.
(Oeillet Bengale Eau de Parfum è disponibile dal 15 giugno 2014)
Concentrazione e Formato Oeillet Bengale – Aedes de Venustas
Eau de Parfum, 100 ml – Purse spray, 10 ml
Lascia il tuo commento…
oddio…lo voglio!!!!! Sniffato e devo dire che merita tantissimo. Mi piace più di quello con la marjuana anche se non supera l’iris.
Una rosa speziata di potenza inaudita, sillage impressionante. Un profumo che stordisce, molto classico sotto certi aspetti. Bellissimo nella sua forza…Avete presente il poster del film “American Beauty”…?! La sensazione è proprio quella di stare immerse in un letto di petali.
Ha anche una bella evoluzione, le spezie emergono dopo qualche minuto, travolgenti.
Promosso