Nuit Étoilée vs Nuit et Confidences. Suggestioni notturne per Annick Goutal
La notte che le cose ci nasconde
tornava ombrata di stellato ammanto:
e l’usignol sotto le amate fronde
cantando ripetea l’antico pianto (…)
Da “Stanze per la giostra” di Angelo Poliziano (1454–1494)
Notte buia e incognita, notte cupa e greve di incubi, notte ardente di passione, notte spettatrice del miracolo di una nuova vita: quante definizioni, appellativi, metafore conosciamo e utilizziamo per parlare della notte?
L’assenza di luce favorisce l’introspezione, il colloquio con l’intimo sé, colora di toni arcani il nostro vissuto, e questa manciata di ore che solitamente dedichiamo al riposo, da sempre ispira e attira i letterati di ogni tempo, che sulla notte hanno scritto pagine di assoluta perfezione.
Scegliamo alcuni versi delle “Stanze” del Poliziano, poema celebrativo della vittoria riportata da Giuliano de’ Medici nella giostra del 1475. In questa ode alla giovinezza ed alla vita rusticana, Poliziano narra di un giovane bello – Iulo – che si innamora di Simonetta, donna–ninfa bellissima.
I versi che Poliziano dedica al pathos notturno ci danno l’immagine di una notte sovrana enigmatica, guardiana incorruttibile che tutto racchiude e custodisce sotto un manto stellato, in cui le sensazioni intime, i vissuti gelosamente celati, rimbalzano tra il conscio e inconscio, enfatizzati dal silenzio e dalla consapevolezza di essere soli nel colloquio con noi stessi. Alla notte Annick Goutal ha dedicato ben due fragranze – Nuit Étoilée e Nuit et Confidences – molto diverse nel concetto e nella formulazione, che tuttavia catturano l’immaginazione per la loro finezza ed eleganza.
Ambientata in una cornice boschiva, la notte “ombrata di stellato ammanto” viene interpretata da Nuit Étoilée, creazione del 2012 firmata dal Naso della Maison, Isabelle Doyen.
Con un garbato cenno, Nuit Étoilée ci invita a fare una passeggiata notturna rischiarata flebilmente dal chiarore delle stelle e di una pallida luna. Ci addentriamo dentro una selva fitta di conifere, il cui aroma pungente di resina si mischia a quello delle cortecce sul suolo. Calpestato dai nostri passi, il tappeto di trucioli scricchiola esalando un odore misto di legno e di terra.
I muschi schiacciati stillano una fragranza umida che colpisce le narici: odori conosciuti e sperimentati molte volte, ma che ci giungono sempre nuovi e inaspettati. Avanziamo guidati da un istinto che non sappiamo di possedere, e aspiriamo golosi il profumo delle foglie frantumate della menta selvatica. Un ruscello scorre poco in là: non lo vediamo, ma possiamo sentire il gorgoglìo vivace dell’acqua gelida e cristallina.
Ci fermiano e alziamo lo sguardo a quel cielo di pece, che riflette la profondità del nostro spirito, e lo vediamo rischiarato da miriadi di luci, stelle algide ed eterne, fisse o pulsanti, millenarie testimoni luminose della vita umana.
Si, è tutto perfetto!
Nuit Étoilée è una fragranza in cui non troviamo i romantici fiori della primavera, né i bracieri pieni di resine esotiche, tuttavia con la sua inclinazione bucolica riesce a convincere sia chi adora i profumi floreali sia chi, invece, ama le composizioni boisé. Esordisce con note di agrumi sapientemente spremuti in un calice in cui attende una menta ghiacciata e ben tritata. La resina di abete e di pino, dall’aroma balsamico e pungente, raccorda le prime note acidule di cedro e arancia con il tocco mediterraneo dell’elicriso e con l’odore tutto particolare dell’angelica.
La fava tonka raccoglie con morbidezza tutte le note di questa creazione contemplativa, che nel cielo notturno ha cercato la sua ispirazione e trovato la sua bellezza.
Suggestione completamente diversa è quella che ha dato vita alla creazione della Maison Nuit et Confidences, composizione recente (2017) suonata a quattro mani da Isabelle Doyen e Mathieu Nardin.
I rintocchi della mezzanotte sorprendono i convitati, che annoiati controllano i preziosi orologi da polso. Peccato che il tempo fugga così veloce! Non vi è alcun cenno di sonnolenza nelle conversazioni, che proseguono vivaci, intercalate da risatine sommesse ed educate. Gli sguardi si fanno via via più complici, gli occhi sono lievemente velati dalle ottime bevande servite a tavola, e il brandy ondeggia nel bicchiere scaldato da mani impeccabili.
È il momento propizio per chiedere ragguagli, per carpire segreti, per confidare finalmente i propri mai ceduti ad alcuno. L’atmosfera è calda e morbida, i divani accoglienti: perchè tornare a casa proprio adesso?
Con voci dai toni bassi i forzieri del cuore vengono aperti, e il privilegiato interlocutore può finalmente comprendere, vedere, esprimere le differenti emozioni che gli ispira ciò che finalmente viene a sapere. L’ora tarda favorisce le confidenze più intime, e a questa scena di calore ed intimità è dedicato Nuit et Confidences.
La fragranza è decisamente vanigliata e suadente: si avvale di un surdosaggio di vaniglia di alta qualità, che interpreta alla perfezione la valenza emotiva e affettiva di una confidenza veramente importante.
Il pepe nero aggiunge un pizzico di malizia: chi è? Com’é? Immaginiamo gli sguardi attenti, il busto proteso per sentire meglio le parole appena sussurrate. Sono confidenze tra donne, appartate in piccoli salottini, che spandono intorno i loro raffinati profumi di fiori bianchi, a volte tenui a volte enfatici, ma inequivocabilmente femminili.
Sono confessioni preziose, che meritano il tributo che si deve a un oracolo: un grano d’incenso raffredda la vaniglia e le regala una nota più secca. Non è facile aprire la porta del cuore ad altri!
La raffinata creazione si assesta infine sui muschi bianchi, che ripropongono il profumo di una giovane pelle di donna: la stessa che ha amato, gioito e pianto, ed ora, rivelando ciò che prima credeva inconfessabile, si sente libera di uscire, anche da sola, nella nera notte e godere della calma serenità del cielo stellato.
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
posa la luna, e di lontan rivela
serena ogni montagna.
Da “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi (1798–1837)
Piramide olfattiva Nuit Étoilée – Annick Goutal
Note di testa: cedro, arancia, menta
Note di cuore: pino, abete
Note di fondo: elicriso, angelica, fava tonka
Piramide olfattiva Nuit et Confidences – Annick Goutal
Note di testa: bergamotto, pepe nero
Note di cuore: fiori bianchi, incenso, fava tonka
Note di fondo: vaniglia, muschio bianco
Concentrazione e formato Nuit Étoilée e Nuit et Confidences – Annick Goutal
Eau de Parfum – 100 ml
Lascia il tuo commento…