UPDATE: Note d’Estate Giveaway. Partecipa e affonda il naso dentro I Turchesi di Gritti – Venetia
Fine giugno: puntuale come ogni anno è partito il conto alla rovescia per le grandi partenze. Che la meta vacanziera sia il mare o la montagna, una metropoli europea o un’isola esotica, non dimenticate di mettere in valigia il profumo che accompagnerà la vostra estate.
Per aiutarvi nella (importantissima) scelta, abbiamo deciso di lanciare “Note d’Estate”, un giveaway che profuma di giornate piene di sole, di tramonti romantici in riva al mare, di natura mediterranea, di cieli punteggiati di stelle, di scorze e polpe succose di freschezza ed energia. Protagonista di “Note d’Estate Giveaway” è la collezione I Turchesi di Gritti – Venetia che vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi: quattro eaux de parfums – Pomelo Sorrento, Arancia Ambrata, Costiera e Neroli Extreme – che sanno esaltare in modo inedito e suggestivo note olfattive indiscutibilmente mediterranee.
Quale compito dovete svolgere per partecipare a “Note d’Estate Giveaway“? Vi chiediamo di aprire il cassetto dei ricordi e di raccontare (come sapete fare solo voi), attraverso odori e profumi, il momento più indimenticabile di una vostra vacanza estiva.
Gli autori dei 10 (dieci) testi più emozionanti ed evocativi – secondo l’insindacabile giudizio della redazione di Extrait – saranno ricompensati con un sample kit completo della collezione I Turchesi di Gritti – Venetia. Solo dieci “penne” di voi, quindi, avranno la possibilità di affondare il naso nelle sfaccettature effervescenti, solari, vivaci e cangianti di Pomelo Sorrento, Arancia Ambrata, Costiera e Neroli Extreme. Chissà che una di loro non diventi la fragranza della vostra estate 2017…
Partecipare è molto semplice:
- Postate il vostro testo nel box dei commenti sottostante.
- Subito dopo confermate la partecipazione inviando una mail a info@extrait.it con oggetto “Note d’Estate Giveaway”. Nella mail dovranno essere riportati i seguenti dati: nome/cognome/indirizzo/nickname con il quale avete partecipato.
- Attenzione: il nickname è importante per evitare casi di omonimia. La mail che lasciate ci servirà per comunicare con voi nel caso il vostro racconto sia nella rosa dei 10 selezionati, quindi deve essere attiva e valida. L’indirizzo, inutile scriverlo, deve essere completo e preciso!
“Note d’Estate Giveaway” inizia adesso e termina Mercoledì 5 Luglio alle ore 24.00.
I nomi dei 10 autori selezionati saranno comunicati nella giornata di Venerdì 7 Luglio su Extrait e sui nostri canali social.
Buon lavoro a tutti!
UPDATE
Ed eccoci arrivati alla fine di questo giveaway che, ci auguriamo, vi abbia reso questi giorni di caldo soffocante più leggeri.
Sapete cosa consigliano gli esperti di profumo in caso di afa tropicale? Note citriche a gogò, un toccasana per rinfrescare la pelle e lo spirito. La stessa promessa la mantengono anche le quattro eaux de parfums Pomelo Sorrento, Arancia Ambrata, Costiera e Neroli Extreme di “Note d’Estate Giveaway”.
Tra pochi giorni dieci di voi potranno godere della loro scia effervescente. Ecco, quindi, gli autori dei testi che ci hanno emozionato di più e che riceveranno un sample kit completo della collezione I Turchesi di Gritti – Venetia:
VIOLA V.
ROBY
BERG1991
CYBERBRUNO
SIMONA
IDIE_81
NOVIGRAD
CORRADO
PHEREINIKE
ANNA BERNARDI
Gli autori selezionati riceveranno una mail per la conferma dell’indirizzo di spedizione. A tutti gli altri UN GRAZIE DI CUORE per la calorosa partecipazione. Vi diamo appuntamento a settembre con altre iniziative che, siamo certi, vi piaceranno tantissimo!
Buon vacanze a tutti, ma continuate a leggerci, Extrait non chiude per ferie!
Lascia il tuo commento…
Solitamente i ricordi
legati a profumi e all’estate sono colmi
di gioia e di felicità.
Quest’anno mi ritrovo spesso a pensare con nostalgia alle estati della mia infanzia quando si andava insieme alla famiglia al mare, in una pensione senza
pretese, in quattro in una stanza dove erano
accalcati un lettone e un letto a castello. Dove per la stanza erano sparsi ovunque bocce e boccette tra creme abbronzanti creme dopo sole acque rinfrescanti
profumi di mia mamma bototalco ma anche
disinfettanti per le punture delle meduse e antizanzare. Il tutto creava
un insieme odoroso fantastico che si impregnava anche alle valigie che venivano riposte sugli armadi, all’inizio della vacanza
e che, al rientro a casa, alla loro apertura recavano con se’ l’odore
tipico del mare.
Si perché il mare non era solo odore di sale e di pelle abbrustolita
ma anche di tutto
quello che allietava la vacanza e la
imprimeva per sempre nei nostri
ricordi, anche se allora non me ne rendevo conto. Ora la nostalgia è talmente forte che, non lo dico per far colpo, mi sale un magone proprio mentre scrivo queste righe appoggiata ad un muro fuori da una porta di un ufficio pubblico e cerco di camuffare
gli occhi lucidi con gli occhiali da sole.
Scusate e’ il mio turno, devo andare.
Durante le vacanze scolastiche dei miei 12 anni i miei genitori mi lasciarono andare in vacanza con la famiglia delle mie cugine in un villaggio turistico in Sud Italia.
Eravamo 3 ragazzine, quasi coetanee. I loro genitori andavano a lavorare e ci lasciavano gestire le mattinate e pomeriggi nella casetta. Lo ricordo ancora come il periodo più spensierato della mia vita. Non eravamo più bambine, ma nemmeno donne e questo ci conferiva quella leggerezza ed innocenza di cui ancora provo nostalgia mentre ricordo quell’ estate magica. Anche dal punto di vista olfattivo fu un momento di cui conservo ancora bei ricordi, grazie ad una colonia estiva che condividevamo noi 3 e che fissò quegli istanti anche in una bottiglia.
Ricordo: legame indissolubile tra mente e cuore.
L’estate conclama il risveglio della natura e con essa l’esplosione dei nostri sensi.
Con la scoperta della profumeria artistica per me l’estate diede inizio, esattamente un anno fa, ad un intenso viaggio olfattivo:
Partii su un veliero diretto ai Tropici e con esso scoprii il dolce – amaro della brezza marina e dei legni ammorbiditi dal soave cocco.
Approdai su isola che mi regalò colmi cesti di frutta matura, nettare per l’anima.
Infine, sulla via del ritorno,
Passeggiando attraverso le strade di uno sconosciuto paese mi lasciai rapire da una prorompente tuberosa e da una dolce e rassicurante pera, che insieme ad un picante limone mi convinsero a non far più ritorno .
Il mio viaggio é tuttora in corso…
Grazie a due meravigliosi occhi al profumo di menta.
Sono nato a Napoli, e ricordo bene quante volte sono rimasto impressionato da quanti alberi di agrumi ci sono nel tratto di strada che portano il mare e la piacevolezza di immergersi nel mare di “Surriento”.
Sono poche le cose che ricordo. Ma quando penso alle belle vacanze ricordo le bottigliette di vetro che portavamo in spiaggia e riempivamo di frutti di mare che trovavamo semplicemente affondando le mani nella sabbia, e come queste diventavano il nostro pranzo su una tavola dove non mancavano limoni profumatissimi, il cui profumo che si intrecciavano con l’aria e frutti di mare appena cucinati.
E poi babbo. Mi portava a fare passeggiate in mezzo al verde, in montagna, e circondati da piante di agrumi e prati in fiore mi diceva: prova a chiudere gli occhi e respira profondamente. Con calma. Cosa senti?
L’aria fresca Papà!
Vero! Cos’altro?
Sento il canto dei gabbiani!
Bello vero? Eccoli in volo vedi come sono grandi?
Si!
Abbracciavo mio padre e gli dicevo: grazie papi che mi hai portato qui!
Ricordo ancora il suo profumo, anche se non so quale fosse.
Quelle vacanze le ricordo perché avevo solo 9 anni. Da li a poco ho perso mio padre. Nella memoria mi è rimasto indimenticabile il posto, il mare, la tavola, i profumi e i sapori, la gioia, il suo abbraccio, il suo profumo.
Se fosse possibile ne farei un’estratto, lo distillerei, e lo racchiuderei in un’ampolla preziosa. Perché lì un tempo si è fermato, per non tornare più.
Vengo da una famiglia di operai in cui cinquant’anni fa non si dava importanza ai corsi di pianoforte, di nuoto, di danza classica.
A dire il vero da piccola sognavo di volteggiare sulle punte come Carla Fracci, ma andare a danza era roba da ricchi, neppure mi passava per la testa di chiedere di iscrivermi a un corso di balletto.
Per anni sono andata al mare andando in acqua al massimo fino a immergere le gambe.
Paura dell’acqua, incapace com’ero di nuotare.
Poi un amico mi ha fatto capire che l’acqua mi avvolge e sostiene, che è difficile annegare in acque calme e tranquille.
Non posso dire di essere diventata una provetta nuotatrice, ma so galleggiare senza temere le morbide onde del mare e so godermi la vista dei fondali vicino agli scogli con maschera e boccaglio.
Ho conosciuto i mari del Sud Italia ed ora andare in acqua per me è diventato un piacere.
Ricordo ancora la prima volta in cui non ho provato ansia ma una sensazione di leggerezza e libertà entrando in acqua e nuotando.
È stato alle Isole Tremiti, circa dieci anni fa.
Un mare di un turchese caraibico mi ha accolto e abbracciato. Per me quella è stata la “prima volta”, il mio battesimo dell’acqua. Uscire da un guscio di donna impaurita per sentirmi un tutt’uno con questo elemento naturale tiepido e salato. La mia pelle che si sentiva accarezzata dall’acqua come fosse un manto di seta. Azzurro ovunque, solo azzurro intorno a me.
Nuoto, mi allontano dalla riva, mi sento inspiegabilmente sicura, tranquilla.
Arrivo ad una caletta che mi invoglia a stendermi un po’ al sole per godermi in solitudine la sensazione di relax che sto provando quella mattina.
Il sole non è ancora cocente, sono le nove e c’è una brezza leggera che asciuga dolcemente le gocce regalando alla mia pelle quel sapore di sale che amo tanto sentirmi addosso.
A un tratto emerge dall’acqua un uomo e anche lui sembra volersi asciugare al sole. Si mette qualche metro distante da me.
Restiamo in silenzio mezz’ora finché, non so spiegare il motivo, ma ho come la sensazione che il vento mi porti il profumo della sua pelle vellutata e abbronzata.
Mi giro verso di lui e in quel momento anche lui mi rivolge lo sguardo e mi chiede da dove vengo.
È arrivato mezzogiorno e ci sembra di sapere tutto l’uno dell’altro. Ci siamo messi all’ombra di una roccia a parlare e negli occhi c’era una fiducia inconsueta, un inizio di empatia.
La sera stessa eravamo mano nella mano a passeggiare nel paesino, freschi di doccia e ognuno con il profumo preferito addosso. Tracce di vetiver per lui, soffio di iris per me. Guardando il riflesso della luna sul mare un bacio tiepido sull’incavo del collo.
Ora è mio marito.
Ricordi d’estate
L’inchiostro sporca le mie mani di parole e riempie questo foglio di ricordi. Allora ti cerco e mi lascio andare alla metamorfosi del mio cuore, che diventa diario anch’esso, custodia dei miei affetti e delle mie confessioni più recondite. Il mio viaggio sei tu, che trasformi questa carta nella mia pelle, e questo inchiostro in storia che non macchia ma dipinge la tela della mia vita.
Il tuo profumo ha più probabilità di sopravvivere se è custodito tra le righe di una pagina.
Una spiaggia assolata e rumorosa di persone nel pomeriggio di un ferragosto, certo non un luogo ideale per una vacanza indimenticabile ma dentro c’è il tuo riverbero che risplende , dove racchiudo le parole ed i ricordi che mi giungono intatti e ti raccontano del mio amore.
Un bisbiglio, sottovoce, che scrive di noi incessante, in questo angolo che diventa silenzioso.
Il profumo del mare entra nelle narici e sulla pelle, un tuo gesto, uno sguardo o un sospiro sono più potenti di un pensiero pronunciato ad alta voce.
I rumori diventano una preghiera ed il tocco della tua mano un gesto di fede.
Rapito navigo nel quieto di questa pace interiore che sembra guidarmi in ogni frammento del mio cuore: mi sono innamorato di te.
È passato un giorno ed i miei occhi ciechi aspettano disperatamente di vederti perché non c’è luce senza te.
Estate ’95,
l’auto percorre le strette e deliziose stradine che fiancheggiano la costa e pian piano il Profumo del mare si mescola a quello dei fiori che in ogni dove col loro effluvio inondano l’aria, che bella sensazione, l’anima dopo tanto tempo si acquieta, mi sento piu’ leggera,
come una farfalla, tutto intorno mi conforta e diventa possibile,
in fondo una vacanza e’ soprattutto “evasione” e il recente passato con la perdita appena subita assume un altro significato.
E’ vero, i FIORI e il MARE sono l’antidoto all’infelicità e come per incanto la vita continua…………
Il mio momento magico è stato l’anno scorso, in Grecia, a Mykonos. I colori della Grecia sono indimenticabili: il bianco delle case contrasta con una varietà di tetti colorati. Sui davanzali delle finestre e sui balconcini spuntano fiori colorati, bouganville e piante grasse. E poi c’è il mare, cristallino, salato. E il vento, forte e costante, che ti accarezza sulla pelle e ti sconvolge i capelli.
Ma, oltre ai colori, la Grecia è unica anche per i sapori, e per gli odori.
La terra, arsa dal sole, con distese di piante di ulivo. Odori mediterranei: quello dei pomodori freschi, serviti sulle insalate. L’olio extravergine, il pesce appena pescato. E poi, l’odore più forte, quello della salsedine sulla pelle, l’odore del sale tra i capelli. Ricordo che per la mia vacanza avevo scelto un profumo intenso e agrumato : vaniglia-orange. Era perfetto per quel contesto, lo usavo la sera, quando uscivo a passeggiare tra le strade della città, e la mia pelle era abbronzata. Vaniglia-orange e la Grecia: ecco il mio momento magico….
13 anni, quasi 14. Gli anni in cui un bocciolo inizia a schiudersi, e ad aprirsi al mondo in ogni sua sfaccettatura.
Porto Ferro, Sardegna. La California del Mediterraneo, famosa per le sue onde, che si mostra a noi in tutto il suo impeto e maestosità.
Giorno di mezza estate, arrivo al campo, che include bambini, ragazzi e adulti di ogni tipo, per far sì che, in 10 giorni, possano respirare l’aria di una tale meraviglia incontaminata, e vivere la natura nella sua bellezza. All’arrivo, si viene accolti da un sentore di foglie di fico scaldate dal Sole, che assieme alla brezza marina e alla indomabile macchia mediterranea, danno il benvenuto al nostro olfatto, e alla nostra anima. Anima che, nei giorni a seguire, viene allietata da un’alchimia perfetta di momenti di gioia, odori, parole, sapori e sensazioni che rimarranno impressi a lungo nella memoria… La notte, e le stelle, ci guardano dall’alto mentre riposiamo i nostri corpi felicemente stanchi, che profumano di mare, di sale, di mediterraneo, di natura, di bellezza, di vita. Il giorno ci osserva, e ci accarezza con delicato vigore tingendo la nostra pelle, che a lungo si ricorderà di quei momenti felici, e il mare ci abbraccia, ricordandoci il suo potere, e proteggendoci da qualunque altra cosa, allontanandoci dalla realtà stessa… I pranzi e le cene, in grandi tavolate dove si condivide ogni piccola espressione del nostro essere, ogni risata, ogni scherzo, ogni pensiero… E i momenti di silenzio, dove si comunica la nostra vera essenza, guardando il cielo stellato e fantasticando su cosa possa esserci lassù… E, se non così lontano, semplicemente oltre l’orizzonte, oltre quella sottile linea che divide il Mare dal Cielo…
E il profumo della Vita.
La Habana misteriosa, strade buie dove nascondersi, rincorrersi. Nell’aria profumo di panni puliti, di lindo, di sapone, nelle orecchie chan chan dei buena vista social club. Sorrisi aperti. Qui non ci sono gonne troppo corte o magliette troppo scollate ma solo splendide donne che indugiano per vie assolate e sonnolente, solo musica tribale e travolgente ad ogni angolo della strada. Profumo di mare forte, di mare vero, di pesce,di aragoste gustate con sconosciuti. D’un tratto, a metà pomeriggio, il cielo si apre, l’aria si gonfia di elettricità, un vento minaccioso e antico fa svolazzare le lenzuola sui balconi. Sta arrivando una tempesta tropicale. Tutti scappano ridendo a ripararsi sotto il porticato del museo. Vecchi e turisti si accendono un sigaro, tutti fissano in silenzio la pioggia che si abbatte sulla città. Mezz’ora e spiove, ci riversiamo in strada per un daiquiri e una struggente canzone d’amore
Ci sono crisi che son come le brezze d’agosto: s’annunciano miti ma poi si portano dietro la tempesta.La mia più grande fu 12 estati fà: flussi dritti come torrenti in piena smuovevano dal fondo tutto quello che c’era in me, trascinando insieme insoddisfazioni e senso di perdita, voglia di bellezza e apatia, nostalgie e lampi di energia positiva, mescolati e intorbiditi tra loro tanto da diventare indistinguibili.
Sola e sottile partìì per l’alta Provenza. La fragilità e il dolore acuiscono i sensi, tutti; i miei, inariditi, si dissetarono in quella terra con insolite corrispondenze: nei mercati caleidoscopici sentivo il sapore dei colori, sfioravo la superficie degli odori, annusavo la vivacità di quelle piazze ferventi che erano palcoscenici e finestre sul confine tra il cuore dell’europa silvestre e il verde spruzzato dalla luce del Mediterraneo.
Questa terra fù per me come una grande galleria d’arte, dentro la quale mi muovevo osservando il quotidiano vivere come di fronte a quei dipinti dove l’artista lascia uno spazio libero davanti ad ogni scena: un invito a interagire, a prendere parte a ” quel momento”, a entrare negli ambienti oltre il perimetro delle cornici.
Foreste di querce, e pini, e ginepri….le strade sinuose disegnate da selvaggi e impolverati rosmarini…lo smeraldo del fiume Verdon, la terra rossa del lago Saint Croix, gli orizzonti viola-lavanda a Moustier Saint Marie, il profumo dell’argilla che cuoceva nei forni di carrelage a Salernes, le mandorle di Valensole da mangiucchiare spiando gli Atelier dei pittori coi cappelli di paglia come tanti Van Gogh…
Serenità e oziose ore dondolate a ritmo del frinio delle cicale, nel silenzio vero che arriva solo quando il sole cede la scena alla luna, ore che come cieli immensi diventano pensieri così tersi da riuscire a contare i “momenti indimenticabili” come stelle d’estate;
la frescura della notte portava con sè effluvi di aromi arsi dal giorno, aveva lo stesso odore del benessere che riaffiorava e che senza una data certa mi tornò a scorrere dentro: era buio senz’altro quel “momento” nel quale avevo riconosciuto a questa terra l’odore del mio destino!
Buongiorno,
Avevo 10 anni, sono passati oltre 30 anni… concluso l’anno scolastico la quinta elementare, si avviava il periodo estivo, verso Agosto una delle mie zie chiama a casa e dice a mia mamma che vuole portarmi al mare; non c’ero mai andato, ero in estasi, aveva chiamato tre giorni prima e per tre giorni non ho chiuso occhio.
Arriva domenica prendo la mia piccola borsa con asciugamano il resto lo portava la zia, andiamo in pullman, arriva saliamo a bordo ero già salito ma ogni volta era un’emozione fortissima sentire quegli odori di moquette e plastiche di pullman a quei tempi nuovi mescolati ai profumi della gente per lo più profumi femminili dolci ora muschiati, arriviamo al mare , scendiamo dal pullman io corro in spiaggia mille odori acqua salata odore di solari diversi profumi che ispiravano mare vacanze,ero al settimo cielo io, arriva il momento di mangiare mia zia tira dalla sua borsona; panini con mortadella buonissima con fette di pomodoro maturo profumi sublimi per il palato
.ci godiamo ancora un Po di sole torniamo a casa, le sere nel periodo erano animate dalle feste popolari
In (Sardegna)tanti tavoli venditori vari giocattoli ..noccioline , torrone e zucchero filato odori dolci e salati
Liquirizie lunghissime e mille caramelle .. tantissimi profumi di bontà calore vita ricordi lontani nella mente ma vicini nel cuore.
Buon proseguo
Corrado.
Era agosto. Avevo una maledetta voglia di scrivere una poesia. O una canzone. Già, perchè talvolta mi piace scrivere poesie o canzoni, ma per lo più escono dalla mia penna cose di nostalgia e malinconia; quella volta invece avevo scritto di amore e felicità. La sera precedente avevo conosciuto Ilario, un giovane ragazzo sulla trentina, moro, bel taglio di occhi neri, tipo orientale… Quella sera non c’eravamo io e lui come persone distinte, ma noi… Il tempo con lui era passato velocemente tra piacevoli chiacchierate e risate sulla spiaggia. Coppie e combriccole di ragazzi entravano in gelateria, ragazze carine uscivano col cono in mano e i ragazzi fumavano sigarette sul muretto, mentre una leggera brezza di mare faceva quasi dimenticare d’essere in pieno agosto.
L’idea di fare il bagno di mezzanotte non mi entusiasmava particolarmente, però risposi : – Ok, arrivo- A volte fa bene fare qualcosa di diverso. Scesi in strada e mentre m’incamminavo osservai i ragazzi in spiaggia: erano una decina, più o meno. Alcuni dormivano, altri si baciavanoe guardavano il sole lavarsi la faccia prima d’iniziare il turno. Pensai che anche a me sarebbe piaciuto aspettare l’alba con Ilario, perchè in fondo non avevo mai seguito lo spettacolo con molta attenzione. Mi sentii un po’ strana e pazza mentre pensavo a quali colori avrebbe avuto guardandola con lui…
Vacanza. Già il nome evoca ricordi, nostalgie, sensazioni, emozioni. L’estate, la stagione più piena e golosa, densa di promesse e tentatrice. Questi due nomi insieme sono semplicemente esplosivi.
I ricordi riaffiorano vividi, intensi di colori un po’ acerbi, sapori aspri come l’adolescenza, quando ci si affaccia alla vita col desiderio di vedere tutto, provare tutto, gustare tutto con una voracità che non pensavamo di possedere.
Tutto eccita i pensieri: il caldo profumo del sole che accarezza la pelle, il gusto salino del mare, l’aroma fragrante del pane della prima colazione dei giorni di vacanza, lo zucchero e la vaniglia dei dolci ai quali ci si abbandona senza riserve. E lui, il primo amore, il primo bacio tiepido che profuma di lavanda, i primi progetti abbozzati timidamente e subito resi amari dalla realtà del rientro in una città fumosa e nebbiosa.
Lei ora mi guarda dal cielo.ma nonna Lina, ha segnato le mie vacanze e quelle di tutta la mia famiglia per la mia intera adolescenza .Donna dalla bellezza mozzafiato , capelli biondi ,occhi verdi ,nata in un piccolo paese tra Veneto e il Friuli ,abbandonata sull’altare,incinta di mia madre ,da un uomo che le ha preferito una ragazza ricca dello stesso paese ,si e’ rimboccata le maniche ed e’ scesa a Roma per lavorare come cuoca e dimenticare .Rifattasi una nuova vita da donna sola e indipendente , non ha mai mancato un’estate tra i filari dei vigneti della sua terra insieme a tutti noi e mentre lei sfoggiava abiti velati che poco lasciavano all’immaginazione e gote rosse pizzicate prima di uscire di casa ,alla ricerca del profumo del suo amore mai dimenticato, io correvo nei prati felice e raccoglievo con il naso gli odori, che quella terra meravigliosa mi rimandava. Anche se il profumo del mare ,della spiaggia e del sole , sono quelli che piu’ mi rappresentano e parlano di me e di tutte le mie estati ,fino a questa appena arrivata ,sono tanti i ricordi di quella campagna assolata che mi porto dentro,dal risveglio della terra con gli animali da governare nella piccola fattoria ,l’odore del sangue, misto alla paura e alla sorpresa ,quando di notte venivamo svegliati per la nascita di un nuovo vitellino,i rovi pieni di more lungo la funivia ,che di nascosto dai nostri genitori raccoglievano per farne poi un dolce succulento la sera , le giornate di settembre tra i vigneti a raccogliere l’uva che avrebbe poi ragalato il profumo del mosto e infine un buon vino da assaporare in ogni senso ,anche quando le giornate piu’ corte ci segnalavano che l’estate era finita e chiusa la valigia, si tornava a casa e nonna Lina, con il sorriso spento sul viso con le gote non piu’ rosse e il vestito da lavoro abbandonava ogni anno il sogno di riconquistare l’uomo che tanto aveva amato e del quale conservava gelosamente solo il frutto .Sono passati molti anni da quelle vacanza ,ma il cuore ancora si stringe al pensiero che nonna Lina si sia addormentata senza aver provato un nuovo amore ,ma mi piace pensare che anche ora con le gote pizzicate e i vestiti che poco lasciano all’immaginazione corra a piedi nudi sui prati in una continua estate di felicita’.,perche’ l’immpossibile e’ invisibile alla mente, ma non al cuore e all’anima dove dura …..per sempre.
Novigrad
Eravamo a sud, nel punto più vicino all’Africa di quest’isola che Italia non sembra più.
Un tramonto dorato si fondeva tra i flutti avio del Mediterraneo ed io con esso mi immergevo in questo mare di mercurio lucente. Nuda la mia anima in questo battesimo salato, mi hai ridato la vita.
Sapore di miele, di sale e di sesamo non potrò più dimenticare.
I don’t have any particular memories that stand out, but I always think fondly about that feeling of summer. There are a lot of cicadas where I live so can hear that sound in my head all the time, walking barefoot in the grass, that smell of heat in the air, walking out of a cold office building into the warm sun, driving with the windows down….I could go on forever!
Grazie, sempre un piacere partecipare… Se poi si vince, meglio ancora!
Partecipare mi emoziona sempre ,amo leggere tutti i racconti con attenzione ,felice per essere stata scelta e complimenti a tutti per l’amore indiscutibile per ogni fragranza del mondo !!!!!