Noontide Petals ~ Andy Tauer (Perfume Review)
Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole.
(da Le ali spezzate di Khalil Gibran)
Un giardino ornato di splendidi fiori, petali immersi nella luce abbagliante del mezzogiorno. Si sa che il sole allo zenit risucchia ogni particella di vapore acqueo. La sua forza è talmente potente che i frutti si disidratano e le corolle avvizziscono. Ma i fiori pensati da Andy Tauer per Noontide Petals invece di appassire diventano specchi riflettenti della luce abbacinante che li irradia. Come prismi cristallini, assimilano e contemporaneamente rifrangono i raggi solari e li fanno deflagrare in milioni di particelle luccicanti, simili a limpide bollicine che scoppiano nell’aria e arrivano al nostro naso in un vortice inebriante.
Gli esperti di note olfattive avranno già compreso che uno degli elementi principali della piramide olfattiva di Noontide Petals è costituito dalle aldeidi, molecole che fin dai tempi di Chanel N°5 hanno solleticato i nostri sensi con l’amplificazione spumeggiante dell’universo floreale. Le aldeidi appaiono immediatamente sulla ribalta e diventano le protagoniste assolute del profumo già al primo assaggio. Le note di testa aggrediscono subito il naso con una sferzata agrumata energica e frizzante. Il bergamotto è esaltato dalle aldeidi e la sensazione cromatica è quella di un metallo fluido come il mercurio. L’evoluzione è subitanea ed emergono note zuccherine di anice mitigate dai toni rosacei del geranio. Le aldeidi non lasciano mai la scena, si incuneano nella fragranza e come il mercurio vibrano e si dividono in tanti rivoli per arrivare al cuore dove incontrano i fiori. La fragranza sembra improvvisamente ammorbidirsi quando appare la cremosità dell’ylang ylang, ma persiste sempre un fiume sotterraneo di luce che illumina il gelsomino bianchissimo, quasi sfolgorante tanto da accecare gli altri fiori, la rosa e la tuberosa. L’impressione è uno scintillio che ha ceduto in parte la patina più lucida per assumere la luccicanza lattea e malleabile dell’alluminio e che incornicia il cuore floreale fondendo gli accordi in una voluta talcata.
Mano a mano che il profumo si evolve sulla pelle, mano a mano che gli accordi di cuore scivolano verso le note di fondo, la luminosità si fa più dorata. Il sole ha raccolto tutti i fluidi dei petali opulenti, li ha elevati verso il cielo e ora assorbe anche i fluidi presenti negli steli, nei legni e nella terra. E anche se i toni si fanno più soffici, la fragranza mantiene la sua brillantezza. Il fiume di petali profumati conserva inalterata la sua dolcezza che diventa quasi succosa, come se il sole che ha baciato quelle corolle ne stesse macerando il nettare. Affiora un accordo potente di sandalo, incenso e vaniglia che diffonde pulsazioni balsamiche e si distingue bene la terrosità dell’iris che conferisce una vellutata sfumatura poudrè.
Lentamente il fondo si arricchisce dei toni caliginosi del patchouli, ma le aldeidi che accompagnano tutta l’evoluzione della fragranza hanno la capacità di miscelare le note olfattive in un’unica sinfonia dalla forte intensità riconoscibile dalla testa al fondo, alla fine della quale si riesce a cogliere un’elegante nuance verde di vetiver e un piacevole cotè resinoso dato dallo storace. Sulla pelle la fragranza resterà a lungo sotto forma di una corrente di fluidi aromatici dove i fiori e i legni abbracciati alle aldeidi potranno convivere perfettamente sia sulla pelle di una donna che su quella di un uomo.
Noontide Petals di Tauer Perfumes è un profumo lanciato nel 2013 e appartiene alla famiglia delle aldeidi floreali. Con questa creazione il naso svizzero ha firmato il suo originale e moderno omaggio a un’epoca d’oro della profumeria, quando le scoperta delle aldeidi accese una nuova luce nel mondo della profumeria. La presenza appunto di queste straordinarie molecole conferisce alla fragranza un sillage importante e una persistenza straordinaria, ancor più stupefacente per il fatto che si tratta di una eau de toilette.
Il profumo è presentato nel tradizionale flacone in vetro blu dalla forma pentagonale e riporta in etichetta il numero 14 che fa riferimento alla progressione delle creazioni firmate da Tauer che anno dopo anno non smette mai di stupire proponendo sempre nuovi viaggi in territori ricchi di suggestioni fragrantiche.
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Non amo le fantasie floreali ma con questo potrei fare un’eccezione. Quando l’ho sentito a Firenze mi ha schiaffeggiato l’olfatto ma che bellezza di profumo… come non se ne fanno più da anni!
Quella che si può chiamare “una vera prova d’autore” E’ evidente che Tauer ha voluto dimostrare come si fanno i profumi, peccato che lavori in mezzo ad un mare di ciarlatani…
E meno male che è un’eua de toilette, è un tocco di profumo. M l’ha fatto provare una mia amica questo inverno e nonostante il freddo mi ha stesa. Mi dispiace è troppo eccessivo per i miei gusti.