Neroli Ad Astra 19.1. Il floreale divino di Pierre Guillaume
Chimico di formazione, Pierre Guillaume non ha un diploma di profumiere, eppure dal 2002 ad oggi ha creato più di sessanta profumi, prima per il suo marchio Parfumerie Generale, poi per Huitieme Art e Collection Croisiere e successivamente per altre case famose come Laboratorio Olfattivo. E tutto questo prima di festeggiare i suoi primi 40 anni. Perché lui è anche un imprenditore oltre che un chimico e conosce tutti gli aspetti del business e del mercato, i suoi limiti, i suoi difetti, la sua evoluzione. Ed è a questo proposito che Pierre Guillaume ci stupisce ancora una volta con la rivisitazione di un suo classico lanciato nel 2008.
La sua ultima creazione – Neroli Ad Astra 19.1 – ha codice numerico che sembra descrivere un avanzamento di un prodotto consolidato, quasi ad indicare una nuova versione del software, un perfezionamento, una vera e propria evoluzione di una fragranza che nel destino un successo già assicurato. Si, perchè Neroli Ad Astra 19.1 è stato creato come Eva da una costola di Adamo e deve i suoi geni al già noto Louanges Profanes, definito “il profumo degli Dei” dagli esperti dell’ottava arte. “Una preghiera olfattiva scritta con sei simbolismi religiosi. Un viaggio nei sensi che raggiungono l’estasi, la pace, la perfezione”, secondo le parole di Guillaume. Una fragranza che pare caduta dal paradiso, dotata di una scia angelica ottenuta con un connubio di giglio e neroli della Tunisia, ma grazie a un’architettura sfaccettata, poi muta e si evolve in modo sorprendente fino a diventare conturbante. Quasi una contraddizione di profumo, che racchiude luce e buio, spiritualità e carnalità, pace ed eccitazione nella stessa piramide.
Come nell’opus PG19, il tema del giardino celeste è la fonte di ispirazione di Neroli Ad Astra. Mentre la prima composizione proponeva un neroli balsamico, floreale e orientale, il suo upgrade subisce una metamorfosi in una versione più cristallina e immacolata, con note fresche e muschiate, accenti luccicanti ed eterei che paiono colti tra le stelle, offrendo così alla pelle e all’olfatto sensazioni che portano a immaginare di essere alle porte del Paradiso. Un’esperienza di viaggio olfattivo ultraterrena che irradia i sensi con una luminosità divina e una brezza inebriante. Troviamo in questa riscrittura un’apertura vivace e fruttata, composta con note di pera, mandarino, pepe rosa, e un cuore floreale a base di neroli del Marocco acceso da un accordo verde di fiore d’agave e geranio, posato su un fondo di vetiver, assoluta di gelsomino d’Egitto e muschi.
Se Pierre Guillaume, in Louanges Profanes è riuscito a racchiudere l’esperienza di “fare l’amore con un angelo“, con Neroli Ad Astra questa volta vi consegnerà direttamente le chiavi dell’Eden!
Piramide olfattiva Neroli Ad Astra 19.1 – Pierre Guillaume Parfumerie Generale
Note di Testa: pera, mandarino, pepe rosa
Note di Cuore: neroli del Marocco, accordo fiore d’agave del Messico, geranio
Note di Fondo: vetiver di Haiti, assoluta di gelsomino d’Egitto, muschi
Concentrazione e formato Neroli Ad Astra 19.1 – Pierre Guillaume Parfumerie Generale
Eau de Parfum, 50 ml
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Inebriante……. buonissimo !!!