Nebbia. La vertigine opaca e silenziosa sognata da Filippo Sorcinelli
Una danza sbandata a passo lento, un languido abbandono dentro una foto sfuocata: vi siete mai persi nella nebbia? Vertigine opaca, fluttuante nel silenzio, biancore acquoso che ammanta, avvolge, cancella, nasconde, protegge. Cos’è la nebbia se non uno smisurato velo di seta bianca?
La terra si rimbocca da sé grandi coperte sfilacciate, si coccola dopo le fatiche prolifere delle calde stagioni. Il suo bianco acromatico concentra tutte le sfumature del prisma, sublima e azzera ogni colore, sfuma i contorni e annulla l’orizzonte. Impalpabile eppur prepotente, impone la lentezza perché a bassa voce detta il suo tempo, e disorienta, e sgomenta come un gigante foglio bianco sul quale ridisegnare percorsi e traiettorie.
Ma la nebbia è ancor di più un momento che la natura offre per interrogarsi, nell’intento nostro di riappropriarci di una certa familiarità col paesaggio, spoglio nei cromatismi freddi distanti dalla realtà, sopito nell’intimità dei colori miti: l’atmosfera si carica di segreti, quando sale la nebbia.
“La nebbia ha un odore: di ferro e acre, di particelle sospese, di acqua e di zolfo a volte. Cattura e imprigiona odori e li tiene in sospensione. Non so di altra cosa che ne sia capace.” Martino Pietropoli

Fitta, densa, spessa, sopraffusa, gelata, bruma, foschia… Silenziosa e lirica come la neve, la nebbia però è la madre del mistero. Il suo fascino sta nel nascondere le bellezze nascoste, l’ ”essenza” appunto, che Filippo Sorcinelli coglie addentrandosi in un bosco, assaporando gli odori che l’aria madida tiene sospesi.
Nasce nel 2017 la trilogia Nebbia, tre extrait de parfum concepiti da questo grande artista multiforme, abile e carismatico nel raccontare il proprio patrimonio culturale ed emozionale in musica, fotografia, essenze d’autore: nebbia, come incertezza che diventa traccia e stimolo di movimento; profumo, come veicolo per apportare consapevolezza.
Più che catturarla, l’emozione di un’atmosfera bisogna saperla creare. Con Nebbia Filippo Sorcinelli distilla, non tanto la natura in sé dell’affascinante fenomeno atmosferico, ma le strutture emotive che questi paesaggi fanno riaffiorare in noi, come se l’invisibilità nel labirinto-nebbia rischiarasse la maschera della frenesia che ci aspetta ogni giorno, pronta per essere indossata come un occhiale indispensabile per vedere, per vivere.

Nebbia Fitta
Volubili come il metallo corrotto dall’acqua diaccia del fiume della vita che scorre, crosta ruvida e opaca si fa ruggine sotto le nostre mani che cercano a tentoni un appiglio. L’aria umida, pungente, ferruginosa. Cerchiamo equilibrio su viscide rocce e ostili radici. Il fruscio dell’acqua dondola gli alberi imponenti sopra di noi che bucano il cielo, cercando la luce. Rallenta il respiro: non resta che ascoltare il silenzio tutt’intorno, calamitati eppur vulnerabili in questo viaggio nella Nebbia Fitta.
Note olfattive Nebbia Fitta: ambra, patchouli, legni preziosi, note verdi, accordo di terra umida.
“Preferivo mille volte farmi guidare dal destino e dall’istinto in territori pericolosi piuttosto che sforzarmi di coltivare i frutti senza sapore del buonsenso.” Andrea De Carlo, da “Mare delle verità”
Nebbia Densa
Autunno avanzato, verde cupo tra i rami aggrovigliati e caduti a terra, vestiti di muschio perché non vedono più il sole. Immagini appannate come fumi d’incenso, dove osservazione e riflessione trovano spazio e tempo. Andatura incerta dove sprofonda il passo nel sottobosco fangoso, la nebbia si condensa sulle fronde e percola giù.
Della rorida notte che nasconde i sogni perdura il mistero, avvolto in questo bianco manto velato più spaventoso del buio, la Nebbia Densa.
Note olfattive Nebbia Densa: vetiver, sandalo, muschio di quercia, palo santo, accordo rugiada.
“E nell’angoscia sottile,nella luce insolita si socchiudono gli occhi e si prova a respirare. E questo essere senza limite desidera collocarsi col profumo dell’istante.” Filippo Sorcinelli
Nebbia Spessa
Foschia del pensiero, nei pensieri, che arriva prima o poi nel percorso del vivere di tutti. Ecco che la nebbia ci sorprende ovunque, senza limiti di stagione né geografia, tronca l’ordine normale delle cose e ne instaura un altro, allusorio, enigmatico, magico.
Ovatta i rumori e invita all’intimità,all’introspezione. Curiosa e insolente come un indovino che scava tra le pieghe nascoste dell’anima, anima che volteggia sospesa dentro questo fluire torbido degli eventi, alla ricerca di tante risposte preferisce fare altre domande, naviga nel mare invisibile della vita dove svapora salsedine e annega la paura, si rifugia in un grotta che non conosce mai l’aridità dello stare fermi. Vaga tra le infinite possibilità, ansima e trasforma quel momento in odore di Nebbia Spessa.
Note olfattive Nebbia Spessa: licheni di mare, alghe, accordo rugiada-salino.

Nell’universo artistico di Filippo Sorcinelli traspare sempre, lucente e incoercibile, la scintilla di una geniale capacità di ascolto e la volontà di sperimentare, all’interno di quello che lui chiama la “sottile linea della vita e del limite”, nuove forme di dialogo tra anima e olfatto.
La libertà, la leggerezza e l’equilibrio raggiunti sono conquiste comunicanti tra loro, come cerchi concentrici, strati su strati di ricerca, lavoro, vita vera intorno al suo concetto di profumeria come espressione artistica. Accattivante e di grande impatto estetico anche l’innovativo packaging: scuotendo la bottiglia il jus si intorbidisce e si opacizza, trasmettendo l’infinito fascino dello spess_o_dore della nebbia.
Concentrazione e formato Collezione Nebbia – Filippo Sorcinelli
Extrait de Parfum, 50 ml
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