Naja. La kundalini risvegliata di Vero Kern
“Questa potenza è chiamata suprema, sottile, trascende ogni forma di comportamento. Avvolta intorno a un punto luminoso del cuore, all’interno giace nel sonno, o Beata, in forma di serpente addormentato, e non ha coscienza di nulla” (Tantrasadbhava)
Lavorare con lentezza sembra essere ormai un concetto superato, riservato a pochi fortunati o a tradizionalisti indomiti.
Prendersi il tempo per osservare il proprio percorso, invece, è forse l’atto più professionalmente sensato che si possa fare.
Chiedersi cosa ne è stato della propria vita e dove si intende andare nei passi futuri, riempie di senso ogni atto successivo e rende le scelte nitide, naturali. Vero Kern, per nostra fortuna, prende questo tempo, lo trattiene prezioso tra le mani e lo tramuta in capolavori olfattivi che da dieci anni propone attraverso la sua Maison vero.profumo.
Fragranze must have come Mito, Kiki, Onda hanno deliziato un pubblico di affezionati sempre più numeroso e ora Vero è pronta a presentare l’eau de parfum che celebra il suo percorso quale Signora degli Odori per eccellenza. Dieci anni di lavoro eccellente e una profonda conoscenza della materia odorosa si uniscono al passato di aromaterapeuta e aromacologa in un jus iniziatico prodotto in soli 650 esemplari. La limited edition si chiama Naja, un nome importante che sottolinea ulteriormente il carattere di eccezionalità di questa nuova, attesissima uscita.
Naja, infatti, significa serpente, cobra e richiama alla complessa simbologia legata a questo animale. Lontani anni luce dall’accezione negativa di biblica memoria, il serpente qui rappresenta la conoscenza, la nascita, dopo calma gestazione, verso un livello di consapevolezza superiore.
Una kundalini risvegliata in forma di note olfattive che non ignora la vera natura del cosmo, dove accanto alla luce risiede l’ombra, dove c’è vita è presente la morte, ma che sa collocare ogni aspetto in una dimensione di senso imperturbabile.
La nuova fragranza, dunque, gioca sui contrasti e sul potere curativo e sciamanico delle note, accostando al tabacco, da sempre pianta utilizzata nei riti propiziatori e iniziatici quale chiave potente per aprire a stati di coscienza superiori, le note mielate dei fiori di tiglio, dal vago ricordo femminile, simbolo di purezza. Oscurità e luce si combinano attraverso la rotondità dell’assoluta di osmanto e del melone che elevano il jus dal braciere rituale verso l’ampio spazio terrestre portando il tabacco a evolversi in ogni sua sfaccettatura.
Il jus azzarda accostando note dall’animo femminile a note più maschili, creando un equilibrio perfetto, un simbolo di unione e di evoluzione che aspettavamo da tempo nella profumeria di ricerca. Il serpente è dunque reso in tutte le sue dualità, con sapienza, e Naja saprà essere un viatico infallibile per chi avrà la fortuna di indossarlo.
Il packaging stesso sottolinea l’eccezionalità dell’uscita: la scatola che riproduce le squame dell’ofide e al suo interno la kundalini olfattiva custodita nel piccolo flacone tipico della Maison per l’occasione completamente nero, sul quale risalta il nome della fragranza in caratteri orientali.
Il serpente si avvolge calmo nelle sue spire, in profonda armonia con i cicli della terra, nella calma perfetta della conoscenza, quella vera, che non ha bisogno di urlare la propria presenza, ma che quando si muove è capace di fermare il mondo. Ora occorre solo attendere l’iniziazione.
Concentrazione e formato Naja – vero.profumo
Eau de Parfum, 50 ml
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