Mozzafiato. Naso di Raza firma un profumo tra respiro ed emozione
“Quando ti vidi rimasi senza parole, trattenendo il fiato.
Lottavi, raggomitolata in te stessa, così concentrata che quasi non mi hai percepito: annaspavi con le braccia magre, inghiottivi la tua angoscia, e io la mia. Capivo che stavi cercando il senso di tutto ciò che stava accadendo, vivevo la tua sofferenza acuta, bruciante, e mi sentivo impotente davanti alla tua pelle arrossata dallo sforzo, alle tue labbra cianotiche, ai tuoi occhi in cui la luce non arrivava ancora.
Un capogiro mi fece vacillare, e solo quando il tuo grido rabbioso ha riempito la sala mi resi conto che da un po’ i miei polmoni non ricevevano aria.
Finalmente potevo abbracciarti e guardarti meglio, da vicino, accarezzarti e stringerti piano. Finalmente potevo riprendere fiato, respirando insieme a te.”
Reparto Maternità – 6 gennaio 1985. Tuo padre.
Nel corso della vita, ci accade di essere coinvolti in esperienze così intense da rimanerne soggiogati. Sono quei momenti in cui la nostra esistenza procede, mutando il titolo di un libro di Ilaria Rattazzi del 1987, “sospinta da folate di emozioni” che affondano le loro radici nel vissuto o nell’immaginario più intimo.
La felicità, la gioia, la delusione, la rabbia, la tristezza sono stati emotivi che si ripercuotono sulle nostre reazioni e condizionano anche in modo notevole i rapporti con gli altri. Il battito accelerato di un cuore inquieto per amore, lo stomaco “chiuso” di chi aspetta una risposta e la gioia ineffabile di chi ha trovato la “sua” risposta, il sospiro esalato in un momento di tristezza sono sensazioni frequenti, e innegabilmente caratterizzano tutto il cammino di crescita dell’essere umano.
Anche il respiro, nella pienezza e nel ritmo, viene influenzato da ciò che proviamo, e quello che è il segnale principe della vitalità e del vigore a volte può interrompersi per qualche secondo sotto gli assalti incontrollabili di una felicità sconfinata o di un dolore senza parole.
Mozzafiato, creazione carismatica che Naso di Raza ha presentato a Milano nel marzo 2017, in occasione di Esxence, per il tramite delle sue molecole odorose vuole parlarci dell’intimissima correlazione fisiologica esistente tra respiro ed emozione. Per il brand italiano, nato nel 2015, il Naso Michelle Moellhausen ha creato un jus suggestivo, costellato di spezie, muschi e legni suadenti.
Il brivido di un’emozione talmente acuta da togliere il respiro si tramuta in liquido setoso che si adagia sulla pelle, acciambellandosi pigramente come un felino dal manto soffice, pronto a balzare verso insospettabili ed erotiche evoluzioni olfattive.
Il fluido dorato, racchiuso nel flacone minimale sormontato dal tappo scultura in gomma nera, si accende con le note avvincenti del pepe rosa (schinus molle) magistralmente mischiato all’accento aromatico del bergamotto, che esegue l’ouverture di questa melodia misteriosa insieme alla verve squillante e lievemente amara del petit-grain.
La morbida fragranza, che risulta priva della classica struttura piramidale, sceglie di avvolgersi in fumigazioni incensate, addolcita da un accordo boisé-cuir discreto ed elegante.
Mozzafiato è creatura emozionale dotata di voluttà insospettabile, che esordisce con leggerezza sulle ali di una sfumatura pepata, scaldandosi progressivamente fino a raggiungere vette altissime di seduzione, riuscendo tuttavia a mantenere la nobile finezza di un guanto chiaro in suéde.
Mano a mano che le note fosche dell’ambra, acquattate in una sorta di cono d’ombra, si sciolgono sulla pelle rincorrendosi in una silenziosa sarabanda, emerge un superbo rizoma di iris, affatto polveroso, che anziché insinuare atmosfere polverose, conduce dentro un chimerico bosco fitto e verde (metafora del groviglio emotivo in cui a volte ci smarriamo?).
Tra esili fili di vegetazione misteriosa, radici amare, intricati tralci di rampicanti dalle colorazioni cupe, si innalza dal terreno umido un vapore erbaceo, complice un vetiver che si compiace delle proprie soffici sfaccettature woody. Il cashmeran, molecola caratterizzata da vellutati accenti animali con mirabili evoluzioni legnose, fa approdare Mozzafiato in territori confortanti e avvolgenti come sensazioni evocate da ricordi di serenità fanciullesca, verso sorrisi suscitati dalla gioia più vera.
Pur in assenza di note fiorite, la creazione di Naso di Raza si rende amabile, lasciando che i soffi ombrosi dei muschi si addolciscano in vibrante lentezza.
Mozzafiato è un’esperienza, più che un profumo, uno stato dell’animo che si distende nel benessere, è una magica ampolla che custodisce la luce di un ricordo, di un frammento di esistenza che – bello o brutto che sia – merita di essere conservato perché fa parte della nostra vita, come il respiro. Perché “gli uomini (…) non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo è fratello del respiro” (Il Profumo – Patrick Sűskind)
Note olfattive Mozzafiato – Naso di Raza: bergamotto, pepe rosa, incenso, petitgrain, rizoma di iris, note cuoio, cashmeran, ambra, vetiver, note legnose e muschio animale.
Concentrazione e formato Mozzafiato – Naso di Raza
Eau de Parfum, 50 ml
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