Mona di Orio riparte da Etoile de Hollande. Intervista a Jeroen Oude Sogtoen (Video)
Una bellissima rosa sta per fiorire nel giardino di Mona di Orio. La buona notizia è che sentiremo molto presto il suo profumo. Un profumo formulato da Mona di Orio, uno dei tanti custoditi nel suo archivio. Dopo la sua prematura scomparsa, in tanti si sono domandati quale sarebbe stato il destino della maison. La speranza di tutti era che l’ultima allieva di Edmond Roudnitska avesse lasciato in eredità un numero infinito di formule, permettendo a tutti noi di continuare ad amarla attraverso la sua arte. A distanza di pochi mesi dal quel triste evento, in occasione dell’Happy Nose Day per il primo anno di attività della perfume gallery Campomarzio70, Jeroen Oude Sogtoen, compagno di vita e co-fondatore della maison, racconta il futuro del brand e annuncia la nuova fragranza, Etoile de Hollande, che sarà presentata ufficialmente a Pitti Fragranze 2012.
“Il mio nome Jeroen Oude Sogtoen e, insieme a Mona, sono il creatore della maison Mona di Orio. Sono qui a Roma per l’anniversario di Campomarzio70, al quale vanno le mie congratulazioni per l’ottimo lavoro svolto finora.
Il mio ruolo nella Maison? Sette anni fa mi ero messo a cercare un naso che potesse creare un profumo per il mio brand (Zenology) e così ho conosciuto Mona. Questo incontro è stata una rivelazione, mi ha fatto scoprire il mondo del profumo e delle fragranze d’autore. Ho iniziato, dunque, a lavorare con Mona e tempo pochissimi giorni, ero già affascinato dalla sua personalità e dalle sue splendide creazioni di altissimo livello. A quel punto, ho pensato “se Guerlain ha creato la sua Maison de Parfum, tanto tempo fa, perché non possiamo farlo anche noi?”
Per la realizzazione del progetto, avevo posto un paio di condizioni: la maison doveva portare il nome di Mona e lei doveva essere il volto e il naso, perché penso che sia molto importante che le persone sappiano chi c’è veramente dietro un profumo. Per lei é stato un passo importante, difficile, perché il suo carattere introverso la portava ad essere una creatrice nascosta nell’ombra ma, dopo averci pensato un po’, mi ha detto “Ok, facciamolo!” e così abbiamo cominciato questa avventura.
In questi sette anni, Mona è stata sul palcoscenico mentre io sono rimasto dietro le quinte, occupandomi del brand e di tutti gli aspetti legati al business. E’ stato un periodo molto creativo, abbiamo sviluppato molti progetti, alcuni dei quali non abbiamo fatto in tempo a portare a termine e a mettere in produzione. E’ stato un periodo molto creativo nel quale ci siamo stimolati a vicenda nel produrre e pensare a nuove idee. Per sette anni abbiamo lavorato davvero a stretto contatto e abbiamo creato tutte le fragranze insieme, giocando ognuno il proprio ruolo.
Sfortunatamente, Mona è venuta a mancare lo scorso anno, a causa di una complicazione alla schiena. So che molte persone si sono chieste come sia potuta accadere una cosa del genere. Voglio chiarire che Mona aveva subito un’operazione alla schiena ed è deceduta a causa di un’infezione batteriologica. Non vogliamo fare speculazioni su questo evento. Per tutti noi é stata una grande sfortuna che lei se ne sia andata a soli 42 anni.
Ho passato sette anni accanto a questa splendida donna e con lei ho creato la maison Mona di Orio. Ora sento mi sento in dovere di prendermi più responsabilità rispetto a prima e di giocare un ruolo più importante perché ogni brand ha bisogno di un volto e se Mona, in questi anni, é stata la madre, io mi sento il padre di queste creazioni che entrambi chiamavamo “i nostri figli”. Mi sento tranquillo perché conosco la strada da percorrere, so cosa fare. In questi sette anni, io e Mona abbiamo parlato molto del futuro della maison.
L’anno scorso abbiamo introdotto Les Nombres d’Or, l’interpretazione dei classici della profumeria secondo Mona. C’è ancora molto da dire su questa collezione, infatti Mona ha pensato a molte altre fragranze.
A settembre, la maison Mona di Orio lancerà – questa è un’anteprima assoluta – una fragranza alla rosa intitolata Etoile de Hollande.
Credo sia il momento giusto per presentarla perché Mona l’ha finita l’anno scorso. Mona era un’artista profondamente in contatto con la natura e con il naturale scorrere delle cose. Quando l’ho conosciuta stava lavorando presso Art et Parfum, l’atelier di Edmond Roudnitska. Lavorava in uno studio dalle pareti color arancione e aveva cominciato a studiare, insieme al suo maestro, le rose che si arrampicavano sulle mura dell’atelier. Il profumo é stato chiamato come la varietà di rosa rampicante che lei stava studiando quando ci siamo conosciuti. La Etoile de Hollande è una rosa di colore molto scuro e vellutato. Quando ci siamo incontrati, Mona notò come tutto avesse una connessione con l’Olanda: io sono olandese, infatti la maison ha sede ad Amsterdam, e lei stava lavorando sulla Etoile de Hollande. E’ stato semplice per lei decidere di lavorare con me e realizzare il suo sogno di venire a vivere ad Amsterdam. Purtroppo questo non è accaduto, ma ora lei riposa ad Amsterdam.
Per me questa fragranza é un omaggio a Mona. Etoile de Hollande significa, infatti, “stella olandese” e penso che questo sia un bel tributo. La presentazione ufficiale di Etoile d’Hollande avverrà a Pitti Fragranze 2012. Ci sono ancora molte creazioni di Mona che meritano di essere presentate al pubblico perché dopo la sua scomparsa, sia io che la sua famiglia siamo rimasti molto toccati dalle dimostrazioni di affetto che tante persone gli hanno tributato via Facebook e per email e dai tantissimi fiori che abbiamo ricevuto per il suo funerale. E’ stato bellissimo per la famiglia constatare quante persone amassero Mona, sia come persona che come creatrice di profumi. Una persona che condivideva con chiunque il suo sapere. Mona ha ereditato questa passione dal suo maestro e, grazie a lei, tante persone hanno imparato ad usare veramente il loro naso, appassionandosi profondamente al profumo.
Sette anni fa abbiamo debuttato con la Grey Line, ma sfortunatamente questa collezione non è stata accolta molto bene. Tante persone hanno ritenuto che le fragranze di questa linea fossero troppo difficili. Probabilmente, con la Grey Line siamo usciti troppo presto ma eravamo entrambi carichi di speranza che le persone potessero comprendere queste creazioni, ma così non è stato. Però, nell’ultimo periodo, poco alla volta, le persone hanno cominciato ad apprezzarle, scoprendo che non sono così spaventose e pesanti come le definivano all’inizio. Personalmente odio la definizione di “pesante”. Penso che le fragranze della Grey Line siano profonde e complesse.
Il futuro della Grey Line? Ho solo bisogno di un po’ di tempo per riorganizzare alcun aspetti del lavoro, ma il mio desiderio è riportare questa linea in vita perché è la vera e autentica firma di Mona. Questa linea è veramente complessa, complessa come era Mona: una persona dalle molte sfaccettature, dall’animo sincero.
Fortunatamente Mona mi ha lasciato con molte idee e progetti da realizzare, perché in tutti questi anni non abbiamo fatto altro che parlare di questo. Lei mi manca molto ma non mi sento perso. So cosa devo fare.”
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