Menthe Fraiche ~ Heeley Paris (Perfume Review)
Sono le sette del mattino e la sveglia suona, insistente. La notte è stata afosa e non hai dormito un granché bene, colpa di queste strane giornate tropicali che la mattina ti ingannano facendoti credere che sarà tempo bello, poi il pomeriggio portano pioggia e umidità e si respira male, ci si stanca anche a fare niente.
Allunghi la mano e a tastoni cerchi di dare una tregua allo strazio delle campane a festa della suoneria inesorabile. E’ il momento di raccogliere le forze, alzarsi dal letto umido e cercare sollievo in una doccia, magari bella freddina che ti faccia riprendere un po’ coscienza e lucidità.
Per fortuna dopo ti aspetta l’amato rituale mattutino della scelta del profumo da indossare. Quante volte sei rimasta piantata davanti al plotone di bottiglie e bottigliette della tua collezione con aria interrogativa a rimuginare indecisa tra una scelta d’impulso, l’assaggio dell’ultima follia acquistata, o magari la riscoperta di una fragranza trascurata da un po’?
Stavolta però lo sguardo va subito a posarsi sulla Menthe Fraiche di James Heeley (forse il flacone più sobrio e minimale della tua collezione, così educatamente inglese nell’aspetto) ed è tutto chiaro, d’un tratto sai che sarà lei la prescelta. Vi conoscete da un po’, l’avevi acquistata più volte, la prima in occasione del lancio, ormai nove anni fa nel 2004, ma proprio oggi non riesci a immaginare qualcosa di più adatto al momento. E al clima…
Come il nome suggerisce, Menthe Fraiche è una fragranza costruita sulla menta, una nota tendenzialmente maschile ma molto apprezzata anche dalle narici femminili, dalla freschezza non banale che dona carattere corroborante alle composizioni in cui è impiegata e dotata di una particolare capacità di reagire al calore della pelle, così che dopo l’immediato effetto “mentolato” che procura la sua applicazione, scaldandosi rivela sfaccettature erbacee e pungenti.
La menta impiegata nel jus di Heeley è poco dolce e non ricorda la piperita delle gomme americane o di molte caramelle, per questo la combinazione con il bergamotto di Sicilia con cui apre robusta nell’accordo di testa, mitiga ben poco l’aspetto amaro e acerbo di quest’ultimo e rinforza la sensazione di freschezza iper-verde che è il vero leitmotiv della fragranza.
E’ un’apertura che sorprende non tanto all’olfatto, (l’abbinamento menta-bergamotto è consueto in Profumeria – lo troviamo tra i tanti in Le Male di Jean Paul Gaultier, in Green Valley di Creed, nell’Homme di Guerlain e nella Eau Libre di Brecourt) ma da un punto di vista di sensazione tattile perché risulta pungente sulla pelle, quasi un pizzicore, come passare un cubetto di ghiaccio sui polsi, con un’intensità provata di rado – viene alla mente solo la Eau Radieuse di Humiecki & Graef, che guarda caso presenta anche lei la menta tra le sue note.
Il passaggio alla fase di cuore esalta ulteriormente l’aspetto verdescente del jus, vuoi per la graduale dissolvenza del bergamotto che fa perdere la componente agrumata di testa, vuoi per la comparsa del tè verde, rafforzato dalla unica nota floreale dichiarata dalla piramide, la fresia, intensamente rinfrescante con accenni pepati e sfumature verdi che evidenzia la componente più femminile della fragranza, che diventa così una perfetta fragranza unisex.
Come spesso accade, la discesa sul fondo della piramide olfattiva sposa territori più consueti, andando ad adagiarsi sulle note naturali e legnose, sempre molto eleganti del cedro della Virginia.
Una fragranza estiva e discreta, leggera e facile da indossare che, sebbene presentata come eau de parfum, difficilmente supera le quattro ore di tenuta, ma in fondo cosa ci si può aspettare da una creazione ricca di note sfuggenti? Nonostante la sua attitudine evanescente, rimane una fragranza energizzante, corroborante, da portare sempre con sé caricandola in un travel atomizer, per vaporizzazioni estemporanee nel bel mezzo di una giornata afosa.
Combattere il caldo tropicale con un profumo, si può. Invece, agli acquazzoni pomeridiani non c’è rimedio, meglio tenere sempre a portata di mano un ombrello, magari verde menta.
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La mia prima volta in Heleey… fragranza piacevolissima!
La butto là, anzi qui….perché Mr.Heleey non pensa ad una versione extra-strong della sua menta? Sono sicura che sarebbe un grandissimo successo!
Con questo caldo è l’unica profumo che riesco ad indossare, peccato per la parte limonata che non amo particolarmente. Avrei gradito se fosse stato completamente mentato, quindi quoto anch’io la versione extrastrong.
Ci tenevo a ringraziarvi per avermi fatto scoprire questa delizia verde, me la sono regalata oggi pomeriggio!!! E’ stato amore al primo snaso, ma fino all’ultimo sono stata indecisa se prendere Coccobello che non è affatto male. Alla fine questa bella mentolina, causa caldo sahariano, l’ha avuta vinta.