Ménage à Trois. Intrecci proibiti nella nuova fragranza di ZarkoPerfume
Ménage à trois: espressione francese che sta a indicare una relazione di natura amorosa o sessuale che esce fuori dagli schemi rassicuranti della coppia tradizionale includendo un terzo incomodo. Insomma, qualcosa di molto peccaminoso ed eccitante.
Zarko Ahlmann Pavlov non poteva trovare nome migliore da mettere alla sua ultima fragranza, la settima della collezione ZarkoPerfume, visto che è una eau de parfum che ha cuore, corpo e anima dominati da uno degli ingredienti più sensuali e conturbanti della profumeria: il muschio. Zarko continua il lavoro di trasposizione in profumo del concetto love addiction, cominciato con Pink Molécule 090.09 The Heartless One e proseguito successivamente con Molécule 234.38 A Love Affair e Molécule No8 Farewell Control, fragranze spietate dopate con molecole che hanno il potere di creare dipendenza.
Ménage à Trois non è da meno perché, nonostante il suo creatore l’abbia concepita senza piramide olfattiva, ha una formula che conta solo una manciata di molecole in grado, però, di scatenare attrazione: Galaxolide, Helvetolide e Cashmeran, tre ingredienti intrecciati e sovrapposti in un amplesso senza fine che trasformano Ménage à Trois in un gioco proibito da maneggiare con cautela.
In realtà, la bellezza di questa fragranza sta nel mostrarsi mansueta ma è solo un depistaggio messo in atto da Zarko. Se fosse una donna sarebbe la classica “gatta morta”, innocua e innocente giusto quel tanto per non destare paura. Appare pulita, fresca e soffice all’inizio, complice una nota di anguria chiamata ad alleggerire nei primi istanti dell’evoluzione la tensione erotica della composizione. Ma non appena viene indossata si mimetizza con la grana, si confonde con l’odore della pelle e muta in quello che potrebbe essere definito uno skin scent unico e non replicabile, uno di quei profumi che si fanno sentire, che fanno drizzare le antenne anche se non sono dotati di una lunga scia.
Poi con il calore del sangue il jus rilascia a piccole dosi la sua carica sensuale, come quelle carezze lievi ma capaci di far venire i brividi, preludio di bollenti incontri. Si riscalda, perde di luminosità, rivela nuance opache e acquista potenza, senza tuttavia scostarsi troppo dalla pelle. Delicato come un sussurro all’inizio, il suo timbro da cristallino diventa roco, profondo e leggermente animalico, senza mai diventare però graffiante. Minaccia di tirare fuori gli artigli, anche se il suo creatore non glielo consentirà mai. Ménage à Trois resta infatti in bilico tra innocenza e trasgressione. Non “svolta” mai, lascia tutto in sospeso, come un desiderio non consumato che si alimenta di fantasie proibite. E’ questa la sua strategia di cattura, perfetta e implacabile.
Concentrazione e formato Ménage à Trois – ZarkoPerfume
Eau de parfum, 100 ml
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