Meditazione olfattiva: profumi mistici e fragranze introspettive
Il profumo è sempre molto legato alla società. In questo periodo, complice da una parte il carisma di Papa Francesco, dall’altra il desiderio di prendersi una pausa dal ritmo incessante di tutti i giorni, o la diffusione di discipline che inducono all’introspezione, nel mondo olfattivo è molto sentita la ricerca di note che stimolano la spiritualità.
Non a caso l’incenso, simbolo di misticismo e sacralità in tutte le religioni, è uno degli ingredienti attualmente più in voga. Laura Bosetti Tonatto, uno dei nasi più famosi del mondo, dal momento che ha creato una fragranza per la Regina Elisabetta e ha riprodotto quel melange di tabacco e verbena che Gustave Flaubert descriveva nelle pagine di Madame Bovary, ha realizzato una linea che prende spunto dai testi sacri. «Sono più di vent’anni che studio la Bibbia, la Genesi, il Cantico dei cantici e i Vangeli: sono tutti testi ricchi di citazioni che rimandano all’olfatto, che è il più spirituale di tutti sensi», racconta l’esperta. «Si parla spesso di incenso, ma anche di mirra, zafferano, ambra e cannella. Il primo, in particolare, stimola la meditazione in tutte le culture del mondo ed è sinonimo di preghiera e raccoglimento».

Così Laura Bosetti Tonatto ha creato un bouquet dedicato all’incenso delle Chiese di Roma, che ha un timbro resinoso, caldo e un po’ acre. La seconda si chiama Nardo della Maddalena, è un aroma balsamico simile alla lavanda, ma più ambrato, ed è ispirato al Cantico dei Cantici. «È un’essenza rara e preziosa: nella Bibbia spesso il nardo è abbinato allo zafferano, alla mirra e all’aloe. Una parte del fusto si trova sottoterra e se ne ricava un olio che, secondo i testi sacri, è stato usato per lavare i piedi a Gesù», spiega la creatrice. «Il suo fiore simboleggia San Giuseppe e papa Francesco l’ha voluto nel suo stemma». La terza fragranza, invece, vede protagonista la rosa mistica, citata spesso nella Bibbia per evocare il Paradiso, l’eleganza e la purezza, ed molto diversa dalle altre. Infine la più recente (per ora disponibile come fragranza d’ambiente ma presto anche come eau de parfum) è Shalom, si rifà alla Bibbia e ricrea uno spazio di pace e contemplazione. Le note di ulivo, mare e incenso si abbinano alla rosa damascena per ricreare una suggestione quasi ascetica. Del resto misticismo e profumo sono sempre andati d’accordo nei secoli.
La storia lo conferma: non esiste periodo storico o religione senza profumi e odori. Maometto diceva che tre cose sono fondamentali: Allah, i bambini e gli odori. Riprende i concetti metafisici il brand Nu_Be: parla dell’origine del mondo e mette in scena gli elementi primordiali, Hydrogen, Helium, Lithium, Carbon e Oxigen. I sentori sono esuberanti e magnetici legati a un universo in trasformazione. Silvia Monti, farmacista di Cesena, ha dedicato una linea di cinque fragranze al peccato originale, ciascuna dal nome molto evocativo: Eros, Emulsione Libera, Iniezione di Morfina, Estratto di Follia ed Essenza Miracolosa.
Ma uno dei massimi esponenti del filone sacro è Filippo Sorcinelli, artista eclettico che spazia dalla musica sacra alla profumeria passando per la produzione originale di abiti e paramenti liturgici. Non a caso la sua è arte della “sinestesia”, cioè della contaminazione. «Non riesco a pensare a una fragranza senza la sua valenza spirituale che, come l’arte e la musica, è alla ricerca continua di un’emotività profonda», dice Filippo Sorcinelli. «Per me è un tutt’uno e l’incenso è un filo conduttore: in Occidente spesso questo aroma è legato a cerimonie funebri, in realtà viene usato praticamente in tutte le momenti di preghiera e di innalzamento spirituale».
Secondo il teorico della sinestesia anche la rosa ha un risvolto mistico molte forte. «Nell’antica Grecia venivano cosparse di rose le ali delle colombe prima di farle volare», racconta l’artista. «È un fiore che mi ha sempre affascinato e non ho ancora usato molto: mi riprometto di farlo». E chissà che cosa riuscirà a partorire il suo grande talento.
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