Magia ~ Bois 1920
Il mandarino è l’agrume che ci rallegra l’autunno e l’inverno: dal colore energetico, acidulo quanto basta, dolce ma non troppo, con la buccia che si stacca facilmente, tanto da poter essere consumato agevolmente anche fuori casa.
Sembra che l’etimologia del nome sia risalente al 1828, quando il frutto fece la sua comparsa nella regione mediterranea (Malta, poi Sicilia, Calabria, Sardegna e Liguria), e che tutti ritenevano proveniente dal lontano oriente, dove gli alti dignitari della corte cinese erano chiamati Mandarini. L’associazione del nome di tali autorità al frutto che proveniva dallo stesso lontano paese, fece sì che il piccolo agrume fosse presto battezzato “mandarino”: vox populi, vox Dei.
Altra scuola di pensiero fa provenire l’etimologia del nome da “mandara”, termine con cui veniva chiamato il frutto nelle Isole Reunion, da dove si pensava provenisse.
Secondo la classificazione ufficiale, il nome botanico dell’agrume è Citrus nobilis, che proveniene dalla Cina e dal Giappone, di cui la varietà Citrus reticulata è stata la prima a diffondersi in Europa, e identifica uno dei tre agrumi originali del genere Citrus assieme al cedro e al pomelo.
Il mandarino è la gioiosa nota d’apertura di molte fragranze, tuttavia non è stata valorizzata dai creatori come meriterebbe la sua connotazione allegra, non aspra come il limone, né caratterizzante come il bergamotto, a parte qualche rara eccezione come Mandarin Mandarine di Serge Lutens (2006) in cui compare sotto forma di scorza candita; Mandarine Tout Simplement de L’Artisan Parfumeur (2006), un mandarino arricchito dalla nota piccante dello zenzero e fiorita di frangipani; l’agrumato fruttato Eau de Mandarine Ambrée (2013) di Hermes e l’agrumato legnoso Fruta Amarga di Fueguia 1833 (2010), dove si lega al vetiver e al papiro.
Relegato, quindi, a mero ruolo di contorno per molto tempo, sembra che ora il mandarino abbia trovato il suo posto al sole grazie a Bois 1920 e alla sua nuova linea lanciata a Esxence 2016 – YOUTH – il cui nome predice il carattere sorridente, positivo e sognante delle fragranze che presenta. Rosa 23 e Ancora Amore sono dedicate a un pubblico che, a prescidere dall’età angrafica, vuol vivere ogni giorno con la felicità della scoperta e l’emozione che essa può dare.
Tra queste, Magia si connota come una creazione di tipo orientale e ha fatto del mandarino la sua nota dominante, giocando tutto su questo piccolo agrume. Il frutto si percepisce con forza nelle note di testa, e la fragranza si apre con la spinta gioiosa dell’esperide, molto vivace, sorridente, dolce e infantile. Strizzandoci l’occhio, ricompare nel cuore abbracciato al sandalo, con cui forma un duetto davvero curioso: saltellante e bling-bling il primo, tetragono e austero il secondo, ed è proprio questo accostamento così singolare a rendere “speciale” la creazione di Bois 1920.
Non pago, durante l’evoluzione di Magia l’enfant terrible gioca a nascondino con l’ambra e il gelsomino, mettendo a repentaglio la loro sicumera di materie nobili della profumeria. Burlandosi del loro alto lignaggio, si accompagna poi allegramente al muschio nel fondo, sempre presente e pronto a spuntare da dietro qualche accordo.
La fragranza ha una formula corta, dove il mandarino si percepisce in tutto il suo svilupparsi, e sembra giocare a nascondersi per poi apparire nuovamente in diversi passaggi della formula con il suo tocco solare e cristallino. Volatile come tutte le note citriche, in questo jus di Bois 1920 ci sorprende per la tenacia che dimostra sulla pelle rafforzando il carattere esotico della composizione, forte della sua provenienza dalla terra del Dragone e del Sol Levante.
Magia è un orientale delicato, come lo è l’arte dell’Estremo Oriente, dove tutto viene lasciato intendere e mai esplicitato con parole superflue, che ne appannerebbero il significato.
Magia è anche un orientale vivace e sbarazzino, che non si prende troppo sul serio, dove il piccolo agrume che ha sempre avuto il ruolo di comparsa nella profumeria di lusso, qui si prende la rivincita e spunta fuori con il suo trillo allegro, come quello di un bambino che è riuscito a non farsi scoprire nel suo nascondiglio segreto.
Ecco, forse è proprio questo l’incanto di Magia: niente di arcano ed esoterico, niente di cupo e misterioso, solamente l’allegria e la gioia che accompagneranno le giornate di chi lo indosserà, come quella che si prova sentendo ridere di cuore un bimbo piccolo e felice di scoprire il mondo.
Concentrazione e formato Magia – Bois 1920
Eau de Parfum, 100 ml
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