Liqueur Charnelle. Un bouquet di Cognac firmato Huitieme Art Parfums
Liqurious is new gourmand. Cognac, brandy, whiskey, vodka, rum, acquavite, gin… Negli ultimi tempi le note superalcoliche e invecchiate in barrique entrano sempre più spesso nelle piramidi olfattive, dando vita ad una nuova categoria di profumi “i Liquorosi” che promette di ottenere lo stesso successo che ebbero le note da pasticceria qualche anno fa.
Ricordate gli anni d’oro dei profumi candy & gourmand? Ecco, adesso è il momento delle fragranze “adults only” dallo spirito infuocato e il sillage ambrato, per le quali vale la pena infrangere qualsiasi raccomandazione di un consumo responsabile. Ed è così che sempre più nasi mettono da parte l’arte della distillazione per applicarsi in quella del blending. L’ultimo in ordine di tempo è Pierre Guillaume che ha portato a Pitti la 12esima fragranza della collezione Huitième Art Parfums, Liqueur Charnelle.
Non tutti sanno che il carattere del liquore preferito da Napoleone e Winston Churchill è conferito da un bouquet di cinque aromi composto con vaniglia, caramello, arancio, albicocca e prugna. Ma sarebbe stato troppo facile per Pierre Guillaume riportare le stesse note in Liqueur Charnelle, limitandosi così ad una semplice riproduzione.
Il naso francese per Huitième Art Parfums invece ha scelto la strada della libera interpretazione componendo una fragranza speziata-legnosa, in cui le note di elemi, bacche rosse e pepe nero sono chiamate ad accendere il jus, accanto ad un “accordo Cognac” che Guillaume ha riempito con sentori colti tra i filari delle vigne francesi, note di tiglio, vaniglia, violetta e nuance speziate, fruttate e fiorite. Un profumo avvolgente e voluttuoso, che rimane caldo e confortevole a lungo, grazie ad un fondo di fava tonka, tabacco biondo, vetiver, reso sexy da un tocco di fixolide e frambinone, cloni aromatici di muschio e lampone.
Concentrazione e formato Liqueur Charnelle – Huitième Art Parfums
Eau de Parfum, 50 ml e 100 ml
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Altri profumi da enoteca: Dom Rosa Les Liquides Imaginaires (rosa e prosecco), Mon Nom est Rouge Majda Bekkali (Campari), Ambre Russe Parfum d’Empire (vodka ghiacciata e ambra)…Il rischio di queste fragranze è che se l’armonia delle note non è perfetta la componente alcolica sovrasta e prevarica, sono perciò molto “difficili” per me…Le sento meglio su pelle maschile comunque… Ma…confido in Guillaume e nella sua ottava arte in ogni caso…:-)
Snasata a Firenze e immediatamente ho deciso di darmi al vizio dell’alcool…. è sublimeeeeeee!!!!
Comunque, sempre meglio di una sbronza alcoolica
Aggiungo alla lista Apple brandy e Vodka love by Kilian, Bello anche il gin tonic di Miller&Bertaux ma se dovessi alcolizzarmi per bene sceglierei a vita Ambre Russe. Le fragranze HAP non mi hanno convinta mai del tutto (colpa anche del ciclope) ma stavolta PG ha fatto proprio un bel lavoro, lo promuovo a pieni voti!
Eh sì il flacone non è il massimo, non piace neanche a me e non solo l’unico che la pensa così ma è una vecchia storia, Se fino adesso Guillaume non è ricorso ad un restyling come ha fatto per Pahedon evidentemente sono pochi quelli a cui non piace. Il liquore è carino ma aspetto il freddo per considerarlo un possibile acquisto.
Boozy and fabulous and sexy!