Lina e Totonno. Con Gabriella Chieffo la profumazione ambiente diventa pura poesia
C’era una volta il profumo ambiente.
Prima sono nate le candele con cere sature di essenze che mentre si sciolgono al calore della fiamma profumano e creano un’atmosfera magica. L’unico problema è che, con l’arrivo della bella stagione, arriva anche la voglia di aprire le finestre per far entrare gli odori della primavera. E le candele si mettono da parte, in attesa dei primi freddi.
Poi è stata la volta dei profumi ambienti liquidi, senza combustione, detti anche shangai e spray room. Comodi, sicuri e ideali durante l’estate. Peccato che i bastoncini necessitano di continue immersioni altrimenti smettono la diffusione delle essenze; le vaporizzazioni degli spray room precipitano sul pavimento dopo pochi secondi (maledetta forza di gravità); il più delle volte sono presentati in flaconi basic, terribilmente anonimi.
E infine è arrivata la moda dei diffusori elettrici. Profumano l’ambiente non-stop, non fanno fumo come le candele, chiedono il ricambio della cartuccia solo una volta al mese, ma appena attacchi la spina, zac… accendi il profumo e ammazzi la poesia! Sì, perché circondarsi di profumo, diffondere aromi nell’aria e condividerli con gli altri è un gesto d’amore verso noi stessi e chi ci sta accanto, un rituale antico appiattito e banalizzato dagli usi e consumi della società contemporanea.
Niente fiammiferi, pschhh e click per Lina e Totonno, i buffi e poetici protagonisti della collezione H_Room Fragrance di Gabriella Chieffo che presenta due diffusori ambiente che sono l’espressione di una creatività tutta italiana.
Ogni diffusore è un pezzo unico realizzato interamente a mano, reso unico dalle imperfezioni e dalle disomogeneità che testimoniano la sua produzione artigianale. Niente vetro, plastica, legno o interruttori. Come veicolo di dispersione del profumo Gabriella Chieffo ha scelto la terracotta, un materiale particolarmente assorbente e poroso che diffonde la fragranza senza l’impiego degli shangai; avviene tutto come per magia: la borsa dell’acqua calda di Lina e il libro di Totonno emanano la fragranza grazie ad un supporto che hanno legato all’estremità e che si trova immerso nel liquido prezioso.
Lina e Totonno diffondono una fragranza calda e avvolgente, H_Profumatore Ambiente, che trae la sua forza dalle note del legno di cashmere ed il suo fascino dal patchouli che si mescola con la vaniglia, un cuore di iris emoziona i nasi più esigenti che trovano nel bergamotto e nella salvia sclarea delle note di testa quell’intrigo pungente che solletica i sensi.
Il profumatore è un letto in terracotta realizzato dall’artista Bruno Maggio che su commissione della maison ha dato vita a due oggetti di puro design. Innamorati e litigati, ecco la storia di Lina e Totonno, personaggi dalla singolare vita matrimoniale:
Il fruscio delle lenzuola che scivolavano sui corpi caldi accarezzava il loro respiro rauco e liquido. Era ormai giunta l’ora di alzarsi e di abbandonare quel posto magico in cui ci si sente al sicuro e protetti, in cui la linea tra l’irrazionale e il razionale si fa meno marcata, il luogo dove i sogni lusingano la vita. Avevano risolto sempre tutto così, anche le cose più gravi: coricati l’uno affianco dell’altra respirando insieme la certezza del domani, il calore del presente.
Eh sì che a detta dei parenti Lina aveva un brutto carattere…
“La vedi timida e riservata ma è impastata con la furia…”. Lo avevano avvertito…
“E potrà solo peggiorare!”
Ma a Totonno quel profumo lo aveva stregato. Non erano stati la bocca sensuale e gli occhi da cerbiatta a colpirlo, né tantomeno quel seno grande, così pesante da sbilanciarla quando camminava, ma solo quel profumo. Lina sapeva di mandorle e miele, con una spolverata di cannella, aveva la fragranza del pane appena cotto ed era veramente irresistibile.
Totonno era convinto che la moglie lo avesse stregato.
Era brava a fare misture e pozioni con cui curava mal di pancia e raffreddamenti e spesso s’ingegnava a togliere “gli occhi”. Ecco perché avevano litigato.
A Totonno proprio non era andato giù che la sua Lina si fosse prestata a togliere “gli occhi” a quel Salvatore, il figlio del ricco del paese che credeva di potere tutto. Quel buono a nulla si era giustificato dicendo che quel mal di testa durava da giorni e non era passato con nessuna delle medicine che gli aveva consigliato il medico… doveva per forza trattarsi di un “affascino”.
Ma Totonno proprio non lo sopportava quel bellimbusto…come si era permesso di venire a casa sua, all’ora di cena poi e di chiedere una cosa simile? Roba da non crederci…
H_Room Fragrance – Gabriella Chieffo
Diffusore in terracotta realizzato a mano
Ricarica Fragranza 250 ml
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