L’Ile au Thé. Un’esplosione di note verdi per la nuova fragranza di Annick Goutal
Anche se l’estate è ancora lontana, non è mai troppo presto per immaginare meravigliosi viaggi in terre esotiche! Prepariamoci perché ad Aprile Annick Goutal, ci invita a un viaggio che forse pochi di noi si sarebbero aspettati: direzione isola di Jeju, nella Corea del Sud.
Sempre alla ricerca di mete inesplorate e insolite, la maison parigina oggi diretta da Camille Goutal, con la collaborazione del naso Isabelle Doyen, ad Aprile porta in profumeria L’Ile au Thé, la rappresentazione in eau de toilette del viaggio compiuto dalle due creatrici proprio nell’isola vulcanica di Jeju, patrimonio dell’umanità per l’incredibile ecosistema che presenta e per la straordinarietà della sua vegetazione.
L’Ile au Thé si apre con una ventata frizzante di mandarino, in un mix vivificante che unisce la delicatezza del fiore con l’energia della scorza. L’omaggio dell’apertura è agli alberi di mandarino che crescono sull’isola e che punteggiano di un arancio intenso le distese verdi dell’isola. L’apertura così frizzante e soave dichiara subito una composizione che vuol essere vivificante, solare, positiva… un’evasione ad ogni spruzzo, per farci sognare anche se poi dobbiamo correre in ufficio.
La scia lasciata dal mandarino, viene poi esaltata da un cuore che ruota attorno alla nota verde dell’assoluta di tè, declinata nella sua versione più rilassante, tutta orientata verso l’esaltazione delle note sottili che richiamano al verde profondo delle foglie. Un omaggio al tè, grande protagonista nella cultura orientale, ma anche al colore verde che impera sull’isola in una tonalità estremamente intensa.
Avvicinandoci al fondo dell’eau, siamo ricondotti verso una morbidezza che ci allontana dalla sferzata energica delle prime note, grazie all’osmanthus che, con le sue note che richiamano l’albicocca matura, dona rotondità alla composizione conducendola verso un coté di sensuale solarità.
L’Ile au Thé si chiude con una scia di muschi che ci cullano proteggendo il sorriso pacifico che l’eau de toilette ha dipinto sul nostro viso, abbiamo lasciato le distese di vegetazione lussureggiante e ci siamo avvicinati alle grotte di Jeju, altra meraviglia tutta da scoprire, ed ora ci godiamo i rumori della natura e la frescura della terra protetta dal sole.
Siamo di fronte a una composizione olfattiva che è quasi pittorica, dove le pennellate di colore sono sostituite da note olfattive, riuscendo a ricreare quell’aura di pace e fusione con la natura che ritroviamo nell’isola di Jeju e che cerchiamo spesso quando desideriamo relax e benessere.
Ancora una volta Camille e Isabelle, cuore e naso di Annick Goutal, sono riuscite a creare un profumo che è chiara interpretazione delle loro emozioni e che ci arriva diretto, soave, semplicemente perfetto. Non ci resta che attendere Aprile, intanto avete già deciso cosa mettere in valigia?
Concentrazione e Formato L’Ile au Thé – Annick Goutal
Eau de Toilette (flacone donna), 50 ml e 100 ml
Eau de Toilette (flacone uomo), 100 ml
Candela, 210 gr (edizione limitata in biscuit opaco)
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L’assoluta di tè mi intriga parecchio ma ancora un’altra eau de toilette?!
E già, sembra che la Goutal non sia più capace di lanciare una edp. Confesso, mi mancano lanci di un certo peso come Passion, Grand Amour, Songes…
mmhhh pure questo mi pare sia abbastanza tiepidino. Anch’io rimpiango gli anni di Songes e Ce soir ou jamais. Vent de Folie, boh, non mi è piaciuto, troppo asprigno nel cuore, senza sillage e il fondo si conclude in fretta. Mah, rimango sempre perplessa davanti a certe uscite senza senso. E’ proprio il caso di dire “non ci sono più i profumi di una volta”.
Sentita, è splendida!