L’Etrog Acqua e The Architects Club. Arquiste ritorna con una vaniglia dry e un super-citrus
In occasione della sesta edizione di Esxence appena conclusa, Arquiste ha presentato in anteprima due nuove fragranze che verranno lanciate sul mercato italiano a giugno.
La prima novità è L’Etrog Acqua che come il nome lascia intendere rappresenta una variazione sul tema de L’Etrog, il best seller di casa. Attenzione, non si tratta di un flanker, un pretesto per sfruttare il successo di un prodotto azzeccato, il jus è nato come una elaborazione che il naso Rodrigo Flores-Roux, già autore dell’Etrog originario e di buona parte della collezione Arquiste, aveva concepito per se stesso come versione ad uso unicamente personale da indossare nei caldi mesi estivi. L’esito di questa personalizzazione però è risultato così bello e diverso dalla fragranza di partenza che si è deciso di lanciarlo sul mercato, affidandogli anche il compito di introdurre nella collezione il formato 100 ml.
Un confronto diretto con la fragranza originaria mostra come nell’Etrog Acqua sia stata enfatizzata la componente esperidata: laddove avevamo un equilibrio molto dolce e vellutato dovuto ad un cuore di frutta secca e datteri (assente nella nuova versione), qui il tono è molto più pungente e aspro, rinfrescante ed estivo. Si nota anche una maggiore enfasi sulla componente legnosa che dona profondità ed eleganza a quella che rischia di diventare la più bella fragranza agrumata della stagione. La dicitura di “Acqua” nel nome presta il fianco ad un paio di fraintendimenti che è bene sfatare: innanzi tutto qui non c’è traccia di note ozonate/acquatiche; inoltre l’intensità e la concentrazione sono importanti, ben lontane dal territorio delle colonie, e infatti si tratta di una Eau de Parfum, anche piuttosto tenace, malgrado l’abbondanza di componenti esperidate. L’appellativo acquatico vuole semplicemente sottolineare la caratteristica di maggior freschezza di questa nuova versione. Le scarne informazioni trapelate sulle note olfattive riportano la presenza di foglie di mirto, cedro di Calabria, limone siciliano, mandarino italiano, petit grain, bergamotto, cisto labdano, legno di cedro e vetiver, a conferma del carattere agrumato-legnoso emerso nel test.
La seconda fragranza risponde al nome di The Architects Club ed è opera di Yann Vasnier, l’altra anima olfattiva della maison. Stavolta si tratta di una primizia assoluta che celebra una delle smoking rooms più accoglienti e fascinose di Londra (che è un po’ come dire di tutto il mondo), The Fumoir nel Claridge’s Hotel in Brook Street a Mayfair, ritrovo elegantissimo fin dagli anni ‘30 dell’high class cittadina, che ha mantenuto la sua raffinata atmosfera liberty con decori e vetrerie di Lalique, legni scuri, cuoio e velluti pregiati, che creano un ambiente soffuso, ovattato e piacevolmente isolato dal caos della City.
Questo santuario del lusso e del buon gusto ha ispirato le note olfattive del jus, che riportano olio di bacche di ginepro, limone, radice di angelica, arancia amara, guaiaco, pepe, quercia, legno di rosa, assoluta di vaniglia e ambra.
La prova in anteprima ci ha svelato una fragranza sofisticata e molto liberty, ravvivata dal contrasto che nasce da un’apertura asciutta di note di ginepro, foglie di mirto e agrumi (a evocare il senso di fresco, frosty, che si prova sorseggiando un martini dry) che evolve rapidamente verso un ampio bouquet di legni odorosi. Quest’ultimo prosegue la sua lenta progressione e va ad intrecciarsi al cuore morbido e caldo di vaniglia e all’ambra posta sul fondo, l’accordo più forte e tenace del jus che sopravvive a lungo alla scomparsa di tutte le altre note della composizione.
Il risultato è una bella vaniglia legnosa, di fatto la fragranza più woody dell’intera collezione Arquiste, raffinata e ricca di suggestioni dandy, capace di ricreare l’atmosfera accogliente e confortevole del Fumoir, carico dell’aroma dolce e fumoso di buoni tabacchi biondi aromatizzati gustati in pipe Dunhill e Peterson.
Non è un caso che The Architects Club abbia saputo conquistare il cuore dello stesso Carlos Huber, creatore di Arquiste, soppiantando la sua precedente favorita Fleur de Louis, e siamo certi che non appena arriverà sul mercato saranno in molti a seguire la sua decisione.
Concentrazione e Formato L’Etrog Acqua e The Architects Club – Arquiste
Eau de Parfum – 100ml
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Fragranze superbe!! L’etrog acqua è una bomba atomica di note citriche che quando ti esplode sotto il naso ti stende letteralmente, amo gli agrumati ma uno così potente non l’ho mai sentito, insieme a Orto Parisi è la novità più intrsante che ho sentito in fiera. La vaniglia è particolare, molto bella la corona di legni che vasnier le ha costruito attorno per dargli una struttura più asciutta ed evitare che viri verso lo sdolcinato… Un solenne chapeau ad Arquiste!